Telese Terme. Le opposizioni a Carofano, 'Quale futuro per il progetto Hachiko?'

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Cane Cane

I gruppi Telese Riparte e Telese Bene Comune interrogano l’Amministrazione Progetto Hachikō, randagismo e regolamenti mai approvati, che chiedono di discutere in Consiglio.

“Vogliamo conoscere quali siano gli indirizzi dell’Amministrazione in ordine alla prevenzione e contenimento del randagismo e all’attuazione del Progetto Hachikō. Attualmente sfuggono i motivi per cui non sono stati approvati il Regolamento diritti animali e il Regolamento di Polizia ambientale e rurale, condivisi da oltre un anno con i competenti Uffici comunali e ripetutamente sollecitati”

Così i gruppi consiliari di opposizione del centro termale che in una nota hanno chiesto di discutere in Consiglio il progetto Hachikō”.

“Chiediamo all’Amministrazione – continuano Aceto, Abbamondi, Fuschini e Alfano – se intende sottoporre tali provvedimenti alla Commissione consiliare competente e, quindi, alla discussione del Consiglio comunale”.

“Non sappiamo se è stato realizzato – precisano – il previsto monitoraggio delle azioni inerenti il Progetto Hachikō, e quali siano le risultanze, con particolare riferimento alle adozioni concretizzate, alla sperimentazione delle Guardie zoofile e ambientali, e all’avviata campagna di educazione zooatropologica. Ci importa sapere – asseriscono – quali siano i livelli di spesa del comune per il randagismo, secondo quanto richiesto ufficialmente dal CRIUV a tutti i comuni della Campania, così come chiediamo quali siano gli attuali rapporti con il CRIUV in ordine alla sperimentazione del canile dinamico regionale e all’attuazione delle buone pratiche veterinarie.
Volgiamo infine sapere come mai la convenzione con l’Università Federico II di Napoli non è stata sottoscritta, come da delibere già adottate”.

I gruppi di opposizione ricordano poi che il Progetto Hachikō – Piano Comunale per la gestione delle popolazioni animali domestiche e sinantropiche, per la prevenzione e il contenimento del randagismo, e per la promozione del rapporto tra cittadini e animali di affezione (zooantropologia), “è un piano organico di interventi predisposto insieme ad Asl, Istituto comprensivo, IIS ‘Telesi@’, Università Federico II, Centro cinofilo del Taburno, Liverini SPA, ENPA, ENCI e Legambiente Campania. Il progetto sembrerebbe essere boicottato dal sindaco, che probabilmente ha deciso di adottare le “linee” suggerite da “esperti” locali. Eppure le attività erano ormai iniziate: nell’autunno 2014 è stata avviata la sperimentazione delle Guardie zoofile e ambientali; nello stesso periodo si è provveduto a catture straordinarie dei branchi vaganti, anche in virtù della collaborazione con il CRIUV di Napoli e l’ENPA; nel gennaio 2015 sono iniziati i corsi di zooantropologia presso l’IIS Telesi@; nel febbraio 2015 sono stati sterilizzati tutti i cani ricoverati presso la struttura convenzionata, a cura del CRIUV e senza oneri per il comune; sono state sottoscritte le convenzioni con i medici veterinari liberi professionisti; nei mesi scorsi gli Uffici comunali hanno sottoscritto la convezione per la copertura assicurativa per i cani di quartiere; negli scorsi mesi è anche pervenuto l’assenso del Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria - Direzione Generale del Personale e della Formazione - Servizio Centrale Cinofili, che ha deciso di accogliere la proposta del Comune di sperimentare l’adozione di cani randagi da avviare ad attività di polizia. Tale sperimentazione è immediatamente proponibile anche ad altri Corpi di Polizia”.

“È davvero inspiegabile e colpevole – concludono – non aver capito la portata di quanto messo in campo. Il 19 gennaio 2015 si tenne una importante giornata di lavoro intitolata ‘L’esperienza della Regione Campania in materia di gestione delle popolazioni animali domestiche, sinantropiche e selvatiche con il modello della coessenzialità tra enti’. L’appuntamento si è tenuto presso la Regione Campania ed è stato organizzato dal CRIUV (Centro di Riferimento Regionale di Igiene Urbana Veterinaria) e dall’IZSM (Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno). Il modello campano rappresenta un riferimento non solo nazionale ma addirittura europeo. Nella zona di competenza dell’ASL Napoli 1, il CRIUV ha debellato il fenomeno del randagismo. Grazie al progetto Hachikō, il Comune di Telese Terme era la punta più avanzata di applicazione del modello su scala territoriale”. 



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