Tesauro, 'Sinistra al Lavoro': 'Istituire un registro per le unioni civili'

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foto E.Apice tratta dal blog 'sannioteatrieculture'foto E.Apice tratta dal blog 'sannioteatrieculture'

Istituire un registro per le unioni civili, è quello che chiede Giulia Tesauro, candidata per Sinistra al Lavoro al Consiglio Regionale della Campania.

Parla Giulia Tesauro, candidata al Consiglio Regionale per Sinistra al Lavoro, e si schiera a favore delle coppie omosessuali ed in vista del Benevento Campania Pride del prossimo 6 giugno. Lo fa dopo la manifestazione nazionale delle Famiglie Arcobaleno che si sono riunite a Salerno domenica 3 maggio.

“Istituire un registro regionale delle unioni civili, come è stato fatto in Sicilia, non può essere un'utopia né tanto meno uno dei tanti punti messi in fondo a un programma elettorale, ma dev'essere una priorità”. Ecco cosa chiede Giulia Tesauro che poi dice: “ A Salerno, i genitori omosessuali scesi in piazza per chiedere uguali diritti, per loro e per i loro figli. Alcuni di questi figli oggi sono adolescenti, il che indica quanto la legge sia in ritardo rispetto alle trasformazioni della società. La festa di Famiglie Arcobaleno è stata solo la prima di una serie di manifestazioni organizzate tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate dalle associazioni e dai collettivi LGBT della Campania”.

Il passaggio sul Benevento Campania Pride.

“Il 6 giugno sarà la volta del Benevento Campania Pride e l'11 luglio, infine, del Pride di Napoli. Un'onda arcobaleno che in questi mesi attraverserà la regione e che dimostra come la questione dei diritti civili sia attuale e urgente. La Campania non solo è pronta per un cambiamento, ma lo reclama a gran voce e questo grido non può essere ignorato, come invece gran parte delle forze politiche continua a fare”.

Poi conclude, dicendo che “bisogna riconoscere ad ogni cittadino pari diritti, indipendentemente dal suo orientamento sessuale, è un elemento basilare per la costruzione di una società che si dica veramente giusta e che tuteli il benessere individuale e collettivo. Non si può più aspettare, non si può più restare sordi davanti a una rivendicazione di diritti che in Campania si fa oggi più che mai viva”.



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