Torna ‘AmoTe’ ad Amorosi e Castelvenere, dove il teatro unisce due comunità

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La finzione teatrale che entra nella vita reale, la quotidianità che si misura con l’eccezionalità. Un rito collettivo che aiuta a recuperare il senso di comunità perché accomuna in libertà, fa sognare, ridere, piangere, sentire, sfogare, svuotare, agire e reagire. Del resto è proprio questa una delle opportunità più intriganti offerte dal teatro, riuscire a mettere a confronto e delle volte a nudo, allo scoperto, relazioni, sentimenti, personalità, solitudini individuali e disagi collettivi. L’idea è quella di raccontare conflitti, separazioni, affanni, identità negate, riscoperte, dando voce a storie di libertà e d’amore. Storie di libertà e d'amore che sono proprie di due comunità, Amorosi e Castelvenere. Storie di libertà e d'amore che ritornano per chi in fondo ha la possibilità di viverle, di scriverle, di costruirle. AmoTe, Amorosi Teatro Festival, due comunità unite nel portare avanti un progetto che è al tempo stesso passione e sogno, impegno collettivo che va ben al di là della singola iniziativa. Un impegno che nasce da lontano, anticipato da un progetto sperimentale e divulgativo dedicato al teatro. PERFORMARE, una pratica di ricerca e d’indagine sul campo, ma allo stesso tempo un?attività formativa, culturale e sociale innovativa che si basa sulla partecipazione attiva e dal basso. In altri termini il messaggio che AmoTe, Amorosi Teatro Festival, da cinque anni prova a costruire, a plasmare. Un messaggio condiviso con chi è impegnato, attivo, in questi territori, ogni singolo giorno, al di la di tutto e tutti, ben al di la di qualsiasi altra cosa. Un atto d’amore, espressione di passione e ragione. Il desiderio di ritrovarsi insieme, in un bel luogo, Palazzo Maturi, il teatro comunale di Castelvenere, che appartiene al vissuto di un’intera comunità, che da sempre ama il teatro e lo pratica. Una sollecitazione all'incontro con un teatro povero e autentico nel cortile di un centro cittadino che diventa luogo della rappresentazione e della scena. La trasposizione di un'emozione unica e autentica in questo piccolo angolo di entroterra campano, così lontano, così vicino, da tutto e tutti, nel cuore di una comunità che ha imparato e ha fatto sua quella che è l'essenza stessa del teatro e dell'arte, unica e autentica. Un'emozione che abbraccia i comuni di questo straordinario comprensorio con l'iniziativa Viaggiando s'incontra, promossa dall'assessorato regionale al turismo, mirata alla valorizzazione e alla promozione degli eventi promossi in questo piccolo angolo di Campania. Festival che partirà ufficialmente mercoledì 2 luglio dal carcere di Secondigliano con lo spettacolo dei Maniphesta Teatro e Giorgia Palombi con gli uomini del carcere di Secondigliano, studio di un particolare. In serata, a Palazzo Maturi ad Amorosi, la festa di apertura della quinta edizione di AmoTe. Eduardo... l'altro, una festa conviviale, di comunità, con l'eccellenza della grande tradizione enogastronomica e dolciaria sannita condita dal buon vino di Castelvenere.



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