Daniela, precaria, con la cugina Nunzia deputata che non s'è fatta sentire...

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Nostro servizio - Sono ancora su quel tetto pieno di bitume, le insegnanti precarie che protestano per i tagli di posti di lavoro nella scuola. Circa 8.200 in Campania, 850 in provincia di Benevento (compreso il personale Ata e del settore amministrativo). Erano salite in sette sabato, ma una di loro è scesa giù per problemi familiari. Hanno trascorso la scorsa notte dormendo su un materassino in un pianerottolo prima della porta di accesso al terrazzo. "Faceva molto freddo, stanotte" hanno detto, qualche coperta di pile è stata d’aiuto. Questa mattina, tuttavia, si sono svegliate ancora più cariche e, dalla balconata dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Benevento, hanno visto in basso un folto gruppo di sostenitori. Tra di loro anche qualche bambino che gioca tra gli striscioni colorati. Sulla ringhiera del solaio occupato campeggia un nuovo slogan: “Arrampichiamoci tutti”.

La protesta tutta al femminile continua, quindi, in sei: Mariolina e Silvana, docenti di Lettere, Elvira ed Elisa, insegnanti di scuola primaria, Pina, di matematica e la più agguerrita Daniela, professoressa di francese. Diplomata al Liceo Linguistico nell’86, poi la laurea in lingue e letterature straniere conseguita all’Istituto Orientale nel 1991. Una lunga carriera quella di Daniela Basile, promotrice del CIP (Comitato Insegnanti Precari), diventata oramai il simbolo di questa protesta. Come tanti insegnanti, ha percorso le strade di tutta la provincia di Benevento a bordo della sua auto: San Bartolomeo in Galdo, Airola, Pietrelcina, San Salvatore Telesino e Benevento.

“Per ottenere una seconda abilitazione – ha dichiarato al Quaderno.it - andavo la mattina a scuola e il pomeriggio, dal lunedì al venerdi, in treno a Napoli per un anno e mezzo. Giornate davvero massacranti riempite anche dall’attività di mamma”. L’insegnante “occupante” ha due figli, uno di sedici e una di 12 anni". Il primogenito – ha confidato la Basile – sta per concludere la sua carriera scolastica e si è offerto di aiutare la famiglia a far quadrare lo stipendio in caso di difficoltà prolungate nel tempo. L’ultimo incarico per lingua francese, l’anno scorso, alla scuola media di San Giorgio del Sannio e al Conservatorio di Benevento. Il contratto è scaduto il 30 giugno e per quest’anno è “tutto fermo”. “Le ore di seconda lingua comunitaria sono finite grazie ai tagli del Governo Berlusconi - ha aggiunto la precaria -".

Sabato scorso si è tenuta una riunione straordinaria della Giunta Comunale di Benevento sul luogo della protesta, in presenza dei sindacati e del Comitato Insegnanti Precari. Patrizia Lepore, una delle docenti attiviste, ha elencato le richieste, tra cui la convocazione di un tavolo regionale per sollecitare un cambio di rotta. Le manifestanti sono ancora in lotta, in attesa di una risposta.

Lì sopra, hanno anche un frigorifero per le bibite ma, assicurano, che il caldo, soprattutto nelle ore del pranzo, è difficile da sopportare. Ieri un malore per Silvana dovuto a uno sbalzo di pressione. Dopo le cure prestate dal Servizio 118 dell'Asl, ha rifiutato il ricovero e ha continuato la protesta. La vita da occupanti è difficile, l’unico refrigerio è una fontanella che le donne usano per lavarsi. “Non è un albergo a 5 stelle – ha dichiarato sorridendo Basile - , ma abbiamo anche un frigorifero portatile, qualche bibita, sacchi a pelo e coperte a sufficienza. L’unico problema è la toilette, è davvero dura abituarsi...”.

Il Comitato chiede l’intervento urgente della deputazione sannita, in prima fila il sottosegretario al Lavoro, Pasquale Viespoli. Tanti gli attestati di solidarietà incassati dai precari in questi giorni, a partire dalle istituzioni locali: Comune e Provincia. La vicinanza assidua dei sindacati Rdb e Cgil sempre presenti sul posto e il partito della Rifondazione Comunista con il segretario cittadino Pasquale Basile, fratello di Daniela.

Ma di legami parentali, in politica, ne ha altri e  “alti”. La cugina di Daniela è la deputata beneventana del Pdl, Nunzia De Girolamo, nonché coordinatrice provinciale del partito. L’onorevole è quindi a portata di telefono della manifestante ma, per ora, assicura Daniela, nessun contatto: “Mia cugina è sempre impegnata a Roma, l’ultimo incontro lo abbiamo avuto negli inizi di luglio presso la segreteria del Pdl a Piazza Castello, in presenza di Viespoli. Lei conosce la nostra battaglia e, spero, la condivida. Mi auguro che intervenga presto, aspettiamo un cenno da parte sua”.
Lorenzo Palmieri



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