Uccisa con 30 coltellate, lui confessa: 'Minacciava di rendere pubblica la nostra relazione. E' stato un raptus'

12:58:21 12320 stampa questo articolo

Sarebbe stata un'altra scomparsa, una donna da cercare, una storia da scandagliare in profondità.
E, invece, grazie al lavoro dei Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento, il corpo di Aurora Marino è stato ritrovato a poche ore dalla morte. Ad ucciderla, l'uomo con il quale aveva instaurato una relazione da due anni e che si era intensificata negli ultimi mesi. Una relazione burrascosa, costellata forse da false promesse e tradimenti.
Lei, 50 anni, lui, Damiano De Michele, 35. Lei presidente di una Onlus a Morcone, lui disoccupato, con un matrimonio fallito alle spalle, due figli e uno in arrivo da una nuova compagna.
Un cuore diviso a metà che alla resa dei conti ha reagito nel peggiore dei modi. Un raptus, ha confessato ai carabinieri, quando non poteva più negare quel che era successo.
I militari, grazie ad una profonda conoscenza del territorio e delle dinamiche di un piccolo centro, lo avevano individuato subito, sapendo della sua frequentazione con la vittima.
Convocato in Caserma, a seguito della denuncia di scomparsa presentata dai familiari di Aurora, aveva fornito dichiarazioni contrastanti sull'ultimo incontro.
A quel punto, i carabinieri hanno chiesto di ispezionare l'abitazione dell'uomo. Lui li ha portati in uno dei due appartamenti che aveva in uso, dove tutto era in ordine. Nel secondo, invece, in Corso italia a Morcone, dove stava per trasferirsi, era stato occultato il corpo della povera Aurora. Le chiavi di casa erano in possesso dell'attuale compagna di De Michele, Miriam, che quando i militari hanno aperto la porta è scoppiata in lacrime, dicendo: "Il corpo è lì".
La vittima era stata avvolta in una coperta dall'omicida che si era anche occupato di bruciare nel camino gli indumenti sporchi di sangue e i telefoni cellulari. Altri effetti personali della donna, invece, erano stati occultati nel portabagagli dell'auto, una Fiat Punto. Secondo la ricostruzione, i due avrebbero avuto nella serata di martedì una lite molto accesa, cominciata all'esterno dell'abitazione e proseguita all'interno con una colluttazione. Aurora avrebbe minacciato di rendere pubblica la loro relazione. A quel punto, l'uomo, in un raptus, avrebbe preso uno dei coltelli che si trovavano in cucina, colpendo la donna nella regione dorsale e del tronco per 30 volte. L'aggressione è stata così violenta che la lama si è spezzata nella parte centrale. Aurora sarebbe morta tra le 21.30 e le 23.30 di martedì 13 gennaio, lo stesso giorno in cui i parenti ne avevano denunciato la scomparsa.
Verosimilmente, l'omicida, secondo i Carabinieri di Cerreto Sannita, era in procinto di disfarsi del corpo della malcapitata. E' quanto farebbero supporre le modalità di ritrovamento del cadavere.
Ad un certo punto, davanti ai militari, la giovane compagna Miriam si era assunta la responsabilità del delitto, ma in realtà era venuta a conoscenza del tragico accaduto solo la mattina del ritrovamento del cadavere.
Damiano De Michele è accusato di omicidio e occultamento di cadavere e si trova ora detenuto nella Casa circondariale del capoluogo sannita. Nessun provvedimento, invece, risulterebbe a carico della sua compagna.
I carabinieri parlano di "delitto efferato", per il numero dei colpi inferti. De Michele è stato arrestato dagli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia di Cerreto Sannita e quelli della Stazione di Morcone con l’ausilio della Squadra rilievi del Nucleo Investigativo di Benevento, a conclusione dell'attività investigativa coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica di Benevento, Marilia Capitanio.
Laura De Figlio



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