UDC tra delusioni e aperture ad NCD dopo lo strappo di De Mita

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La conferenza stampa di oggiLa conferenza stampa di oggi

Si è tenuta nel pomeriggio l’attesa conferenza della dirigenza UDC, dopo lo strappo con De Mita che a Marano lo scorso weekend ha deciso di recidere l’appoggio a Caldoro e sostenere De Luca. Una mossa che ha creato non poco scompiglio all’interno dell’UDC sannita, tanto da decidere di non presentare alcuna lista.

Si prova a fare chiarezza in casa UDC, il terremoto politico provocato dalla decisione del sindaco di Nusco che ha stravolto in zona Cesarini, la scala delle alleanze politiche in vista delle regionali di fine maggio.

La decisione, di voler appoggiare De Luca ha lasciato l’amaro in bocca alla parte di partito radicata sulle sponde del Calore. La mancata presentazione delle liste, è avvenuta però anche nelle province di Salerno e Napoli. Sul piatto ora c’è una decisione da prendere, dura tanto quanto quella già effettuata ed ovvero: confluire in NCD. Scelta questa già paventata nelle scorse settimane, in seno alla composizione o di una lista UDC o di una lista unitaria di Area Popolare.

Certo è che tale decisione sarà presa solo dopo un’invocata convention nazionale. Insomma sarà lo stato maggio dell’UDC a scegliere se la corrente Demitiana verrà legittimata o meno a favore o contro chi si è rifiutato – i lealisti fedeli a Caldoro – di appoggiare De Luca con il conseguente passaggio in quel centrosinistra in cui Ciriaco De Mita si sente a casa, come conferma lui stesso sulle colonne di Repubblica “Non sono certamente un uomo di destra” . Probabilmente di tutto ciò se ne parlerà dopo la tornata elettorale.

In casa sannita, le candidature erano ormai cosa fatta. I nomi prescelti erano quelli di Arturo Mongillo ed Eva Finizio. Ma secondo Gennaro Santamaria “le scelte fatte in questa fase preelettorale da alcuni dirigenti nazionali e regionali dell’UDC sono state incoerenti, immotivate, repentine e per certi aspetti illegittime provocando la impossibilità nella nostra provincia di presentare una lista e nelle altre province della Campania o l’allontanamento di alcuni importanti esponenti o il dissenso netto e dichiarato di altri rappresentanti del partito”.

“Se è vero – ha continuato poi il segretario provinciale - che sulle stesse scelte c’era l’avallo del segretario nazionale, giova ricordare che lo stesso non può agire in difformità del mandato ricevuto dagli organi nazionali del partito. Noi resteremo coerenti con il nostro percorso sostenendo il presidente Caldoro e scegliendo coerentemente tra le liste a suo supporto quale sostenere”.

Presenti alla conferenza anche i segretari provinciali UDC di Napoli e Salerno, Ciro Alfano e Vincenzo Inverso. A prendere la parola anche Arturo Mongillo apparso notevolmente scosso dall’evento, asserendo che: “gli accordi si fanno discutendo, sia chiaro questo ai dirigenti nazionali” mentre per Oberdan Picucci “è mancata trasparenza”. 

Michele Palmieri



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