Un calcio al razzismo ed alle discriminazioni. Nel Sannio tocca all'Atletico Brigante

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Rispetto, solidarietà, lealtà, aggregazione e trasparenza. Sono questi i valori del calcio popolare che, grazie all'Atletico Brigante, arriva anche nel Sannio.
Si tratta di una squadra di calcio a tutti gli effetti, che quest'anno farà il suo esordio in Terza Categoria girone B: il primo caso nel Sannio, dicevamo, ma sono già tante le squadre italiane autogestite "per recuperare l’essenza dello sport più amato al mondo". Il calcio popolare è ormai una bella realtà nel nostro Paese: a Roma sono attive l'Atletico San Lorenzo e l'Ardita San Paolo (quest'ultima finita sulle pagine di cronaca nelle ultime settimane perchè i calciatori della squadra sono stati vittime di un'aggressione da parte di un gruppo di neofascisti), in Campania esistono l'Rfc Lions Caserta, nel calcio a 5, il Partizan Matese, Stella Rossa e Quartograd.
Ora esiste anche l'Atletico Brigante, prima realtà sannita di calcio popolare, che è chiamata all'esordio in campionato sabato contro il Campolattaro. I "briganti" giocheranno il loro torneo sul campo sportivo comunale di Pago Veiano. Si tratta di una società dilettantistica composta da ragazzi (età media 25 anni) residenti tra Benevento, Pago Veiano, S.Giorgio la Molara, Molinara ed altri comuni del pre-Fortore. Ma non solo visto che ci sono anche ragazzi provenienti da angoli lontani del Mondo: due gambiani, un somalo ed un nigeriano. Poco più che diciottenni, bravi col pallone, fuggiti dai loro Paesi in guerra (dove sono discriminati) ed entusiasti di far parte di questa famiglia ma non è tutto così semplice come sembra: "Putroppo nessuno dei quattro potrà giocare la prima di campionato e, molto probabilmente, saranno costretti a saltare anche le prossime gare - rimarcano gli organizzatori - per intoppi burocratici. Tutti hanno ancora problemi di residenza nel Comune di Benevento e la Figc non può ancora prendere in considerazione i loro tesseramenti (tranne per il ragazzo nigeriano che ha la residenza ed ha inviato il carteggio alla Figc in attesa dal transfer per giocare) se prima non si risolvono le grane burocratiche all'Ufficio Anagrafe". I ragazzi sono o minori non accompagnati con lo status di rifugiati oppure richiedenti asilo e vivono nelle comunità operanti nel Sannio: "Non abbiamo capito perchè si tarda così tanto a sbrigare le loro pratiche all'Ufficio Anagrafe - hanno detto gli organizzatori - questi ragazzi sono il simbolo dell'Atletico Brigante e non vediamo l'ora di farli giocare e metterli alla pari con il resto dei compagni di squadra. E' nato un gruppo affiatato che si diverte e si rispetta. Meno male che abbiamo un gruppo di calciatori residenti a Benevento che accompagnano agli allenamenti anche i ragazzi che vivono nelle comunità. Noi odiamo il razzismo in tutte le sue forme, e perciò lo combattiamo con ogni mezzo necessario e possibile ed il calcio è uno di questi. Siamo contro ogni forma di discriminazione, la nostra squadra è aperta a tutti e tutte senza distinzione di sesso, identità di genere, razza, colore, altezza e religione. Noi crediamo nell'uguaglianza e ci battiamo affinchè tutti possano avere le stesse possibiltà di praticare lo sport che più ci piace". I ragazzi dell'Atletico hanno le idee ben chiare e hanno già preannunciato iniziative di aggregazione con tutte le squadre che incontreranno durante il campionato: "Crediamo che attraverso il calcio, l'aggregazione e la condivisione si possano abbattere stereotipi e pregiudizi imposti dalla società, oltre ai pregiudizi con i quali ci scontriamo quotidianamente. Ci emozioniamo ancora guardando i bambini giocare a pallone insieme nelle piazze, nei campetti e nei vicoli della nostra città e di ogni angolo del Mondo e crediamo davvero che il calcio è uno sport senza frontiere o nazioni e nessuno può rivendicarne la proprietà". L'Atletico Brigante resta comunque una società radicata sul territorio. Lo dimostra l'impegno nella battaglia contro le trivellazioni petrolifere: "Molti tesserati vivono dei comuni minacciati dallo spauracchio trivellazioni, conoscono il problema e lo vogliono combattere anche sul campo. Per questo motivo, oltre agli sponsor, sulle nostre maglie compare il logo 'No Triv'.
I 'gialloneri' (questi i colori sociali dell'Atletico Brigante) giocheranno a Pago Veiano: "La mancanza di strutture fruibili in maniera gratuita nella città di Benevento - spiegano gli organizzatori - ci ha costretti a pensare ad altri posti in cui allenarci e giocare le partite casalinghe. Ci siamo spostati in provincia ed abbiamo trovato a Pago Veiano, grazie a simpatizzanti e sostenitori del nostro progetto, un impianto sportivo in comodato d'uso gratuito". Nello stesso girone gioca anche lo Sporting Pago Veiano, squadra storica del comune sannita: "Ci sarà un derby ma sarà molto diverso da quello che si vede negli stadi italiani - assicurano - con lo Sporting abbiamo già consolidato un rapporto bellissimo. Condividamo gli allenamenti, siamo stati ospitati da subito, ci rispettiamo a vicenda. Non vediamo l'ora di giocare in campionato con loro, sarà una bellissima giornata". L'Atletico Brigante, per ripagare la fiducia, ha garantito l'autogestione dell'impianto sportivo: "I nostri calciatori provvederanno anche a pulire gli spogliatoi al termine di ogni allenamento e ogni gara di campionato".
Ma per affrontare una lunga stagione, l'Atletico Brigante ha bisogno di fondi e sostegno: "Chiediamo il supporto di tutti coloro i quali vogliano percorrere questa 'cattiva' strada insieme a noi. Abbiamo lanciato una campagna di sostegno, con un contributo minimo di 5 euro puoi diventare socio sostenitore dell'Atletico e garantire il prosieguo delle attività. Dobbiamo ringraziare gli sponsor che ci hanno dato fiducia a scatola chiusa: alcuni di loro hanno addirittura comprato le scarpette ai ragazzi delle comunità. Ci sono inoltre una decina di attività commerciali di Benevento e provincia che hanno aderito al progetto di autofinanziamento e ci stanno aiutando: sulla nostra pagina Facebook (Asd Atletico Brigante) ci sono tutte le info". Si comincia dunque, mister Arcangelo Mercuri è pronto a schierare il miglior undici possibile: intanto arriva una bella notizia dal fronte 'sostenitori' visto che è diventato supporter dell'Atletico Brigante anche Giovanni Impastato. Un gran bel goal.

Gaetano Vessichelli



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