Un paesaggio vitivinicolo da nomina Unesco. Il Sannio ci prova nonostante lo spauracchio trivellazioni

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È previsto per martedì presso la Camera di Commercio di Benevento, insieme al presidente della stessa Antonio Campese e Libero Rillo presidente del Consorzio Tutela Vini Samnium, l’avvio dei lavori per l’iter riguardante il riconoscimento “Unesco” del ‘Paesaggio Vitivinicolo del Sannio’. Un primo passo importante nell’ottica della tutela territoriale del Sannio però i comuni l’hanno già fatta, con la stesura del protocollo d’intesa firmato dagli enti locali contrari alla speculazione energetica che sta per abbattersi sul territorio e l’impegno d’inserire al centro dei PUC: la zonazione vitivinicola ed il paesaggio. I comuni firmatari sono: San Lupo, San Lorenzo Maggiore, Foglianise, Torrecuso, Telese Terme, Benevento, Paupisi, Vitulano, Castelvenere, Cerreto Sannita, Ponte. Il Sannio insomma ha già scelto che direzione prendere e Floriano Panza, primo cittadino di Guardia Sanframondi, lo aveva già annunciato nel corso del convegno “Il comparto vitivinicolo sannita (si) fa sistema per Expo 2015”, inserito nel cartellone di Vinalia, dove però al contempo espresse anche forti timori verso alcuni pericolosi attacchi che il territorio sannita potrebbe subire, attacchi che definì: “invasivi e speculatori”. A fare da chioccia all’ambizioso progetto è la legge regionale n. 20 approvata l’8 agosto 2014 riguardante: “la costituzione dei distretti rurali, dei distretti agroalimentari di qualità e dei distretti di filiera, ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo del 18 maggio 2001 n. 228. Panza, insieme ai suoi colleghi Alessandro Di Santo sindaco di Castelvenere, Erasmo Cutillo sindaco di Torrecuso, Antonio Santonastaso sindaco di Solopaca sta attuando un piano di sviluppo importante per l’intero comparto vitivinicolo. A preoccupare però i sindaci della Valle Telesina sono i continui attacchi, che cozzano con la suddetta legge, rivolti proprio a quel paesaggio rurale che essi vorrebbero difendere ottenendo l’ambito riconoscimento. Parliamo dei numerosi ‘parchi eolici’ che dovrebbero sorgere sparsi sul territorio come quello tra Morcone e Pontelandolfo della Eolica PM di Bolzano (gruppo FRI-EL SpA), già lambito dalla costruzione della centrale idroelettrica della Repower e quello di San Lupo proposto dall’omonima Eolica San Lupo srl. Timori che sembrano farsi ancora più fitti nel momento in cui si tocca il tasto delle trivellazioni e si accenna al fatidico progetto di ‘Case Capozzi’ o al fiume discarica: Calore. Ricevere l’ok da parte dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura – Unesco – non sarà facile e potrebbe essere d’esempio il svolto in Piemonte con il riconoscimento dello status di patrimonio dell’umanità del territorio vitivinicolo delle Langhe, Roero e Monferrato. Una battaglia quella piemontese, vinta dopo oltre dieci anni di attenti studi su un territorio di circa 30 comuni e oltre 10.789 ettari, che ha visto anche l’aiuto indiretto di personaggi come Fenoglio e Pavese che nelle loro opere hanno immortalato per sempre lo splendore di quelle colline. Elementi importanti – per il riconoscimento Unesco - sono i ‘criteri ufficiali’ e gli ‘indicatori’ mediante i quali i siti proposti sono esaminati e giudicati. Per essere inclusi nella lista del Patrimonio dell'Umanità i siti candidati devono avere valori di universalità, unicità ed insostituibilità.
I criteri di selezione che riguardo l’ambito culturale sono e devono: rappresentare un capolavoro del genio creativo umano; testimoniare un cambiamento considerevole culturale in un dato periodo sia in campo archeologico sia architettonico sia della tecnologia, artistico o paesaggistico; apportare una testimonianza unica o eccezionale su una tradizione culturale o della civiltà; offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione architettonica o del paesaggio o tecnologico illustrante uno dei periodi della storia umana; essere un esempio eminente dell'interazione umana con l'ambiente; essere direttamente associato a avvenimenti legati a idee, credenze o opere artistiche e letterarie aventi un significato universale eccezionale. I criteri di selezione che riguardo invece l’ambito naturalistico devono: rappresentare dei fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale; essere uno degli esempi rappresentativi di grandi epoche storiche a testimonianza della vita o dei processi geologici; essere uno degli esempi eminenti dei processi ecologici e biologici in corso nell'evoluzione dell'ecosistema; contenere gli habitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione. Gli indicatori, ovvero: gli strumenti in grado di dimostrare di caso in caso il livello qualitativo delle componenti del paesaggio in esame si divideranno in: indicatori fisico-geomorfologici, indicatori vegetazionali, indicatori faunistici, indicatori agricoli, indicatori insediativi,indicatori infrastrutturali, indicatori storico-culturali.
Michele Palmieri



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