Una nuova visione per il Sud. Maroni concorda con Viespoli sul nuovo patto

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Nord Sud. Un nuovo patto. Un altro racconto - Covegno di Mezzogiorno Nazionale con Roberto Maroni e Pasquale ViespoliNord Sud. Un nuovo patto. Un altro racconto - Covegno di Mezzogiorno Nazionale con Roberto Maroni e Pasquale Viespoli

Si è concluso da poco il convegno “Nord Sud. Un nuovo patto. Un altro racconto”, promosso da Mezzogiorno Nazionale e svoltosi  nell’auditorium “G. Vergineo” del Museo del Sannio.

Il racconto diverso, invocato da Viespoli, riguarda il modo di vedere il Mezzogiorno da parte non solo del Governo, ma anche dell'Europa. Innanzitutto, la sua analisi lo porta a vedere un Paese, frammentato e privo di coesione, per questo fragile e incapace di competere adeguatamente a livello internazionale. Inoltre il Sud sembrerebbe uscito dalle priorità di Governo.

L'analisi della realtà dei fatti, secondo l'ex senatore, serve per affrontare un percorso di realtà e di verità, per rivendicare la centralità del Mezzogiorno, in termini economici, politici e geopolitici. Di qui l’esigenza di un nuovo patto e di un altro racconto. Un nuovo patto tra meridionali, tra politica, cultura e impresa, in nome del merito, della qualità, della bellezza, della legalità come valore essenziale per lo sviluppo.

Un nuovo patto fondato sull’autonomia, sulla responsabilità e l’equità, per realizzare l’unità sostanziale del paese, che va dalle pari opportunità e dai diritti fondamentali alla salute, all’istruzione, alla mobilità, alla sicurezza, al avoro.

Gli fa eco Maroni. Che proprio nel campo della sanità rivendica il modello virtuoso della Lombardia. "La sfida che vedo per le regioni del Sud" - afferma il governatore lombardo - "è quello dei costi standard per la sanità, non quello del costo storico. Perchè solo così si imbocca un modello virtuoso che porta al risparmio. Un modello che non mi sono inventato io, ma che ho adottato in Lombardia ed è sicuramente vincente".

"Se tutte le regioni adottassero il modello lombardo" - ha aggiunto - "a livello nazionale risparmieremmo 23 miliardi di euro. Molto più di una manovra! Con Pasquale,  nella nostra esperienza di governo, insieme, al ministero del lavoro,  abbiamo investito molto nei territori. Noi abbiamo investito qui a Benevento volendo qui la sede Isfol, quindi è importante che questa rimanga e se si pensa di non aver voce, sarò io a darla andando a parlare con Poletti", (l'attuale ministro del Lavoro NDR).

"Se questo è il nuovo racconto, io ci sono", ha affermato in chiusura Maroni. Viespoli ricorda infine un'altra iniziativa comune con Maroni, a cui avevano dato avvio nel 93, un'idea di sviluppo per il Sud che passava attraverso l'idea progetto della via Traiana. Quindi, conclude la serata con una riflessione "Penso - dichiara - "che alle volte siamo troppo piccoli, come realtà municipali, forse anche come realtà regionale. Nei confronti dell'Europa pesiamo poco. Penso che quindi, forse è meglio un'Europa mediterranea che un'europa delle regioni". Insomma una dimensione in cui il Meridione possa avere una sua centralità, anche geopolitica. Uno spostamento di baricentro più favorevole anche allo sviluppo economico.

Con Maroni e Viespoli, sul tema del dibattito si sono confrontati anche Ruggero Cappuccio, direttore di Napoli Teatro Festival e Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Confindustria Campania, moderati dal direttore di barbadillo.it, Michele De Feudis.



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