Una volta in Italia le avviavano alla prostituzione. Sgominata banda: 1 arresto a Castelvenere

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Era parte integrante di un sodalizio criminale coinvolto nella tratta di donne destinate alla prostituzione.

Un 20enne nigeriano è stato catturato alle prime luci dell’alba di ieri in un centro di accoglienza di Castelvenere dagli uomini della Squadra Mobile sannita e di quella perugina. Il giovane, secondo gli agenti, faceva di un gruppo criminale che operava nella tratta delle donne. 

L’ordinanza di custodia cautelare emessa e notificata nei confronti del giovane è frutto di un’articolata attività d’indagine condotta dagli investigatori umbri, avviata nel giugno del 2016, dopo la denuncia di una giovanissima nigeriana che in Questura aveva denunciato di essere stata costretta a prostituirsi per pagare una elevata somma di denaro, circa 10.000 euro, dovuta agli organizzatori della tratta di esseri umani che dalla Nigeria, dopo uno “stoccaggio” nei cosiddetti ghetti della Libia, portava in Italia, su barconi sovente fatiscenti, i clandestini.

L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Perugia ha consentito l'identificazione di un sodalizio criminale, operante a Perugia, composto da cittadini nigeriani e dedito alla tratta di esseri umani, fatti giungere sulle coste italiane attraverso gli sbarchi dalla Libia e il successivo sfruttamento della prostituzione, effettuato anche con il ricorso a minacce ed aggressioni fisiche nonché alla intimidazione attraverso i riti voodoo.

I capi di imputazione attribuiti ai sodali contemplano l’associazione a delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani ed alla riduzione in schiavitù, aggravata dalla transnazionalità del reato; il favoreggiamento e lo sfruttamento della immigrazione clandestina; lo sfruttamento della prostituzione; la rapina e l’estorsione in danno delle connazionali riottose a prostituirsi per il pagamento del c.d. “debito d’ ingaggio”; il procurato aborto in danno di una giovane prostituta. L’attività d’indagine ha permesso di sgominare l’intera banda, composta appunto da 8 cittadini nigeriani.



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