Unisannio. Con Imeko in arrivo 300 ricercatori internazionali nel campo delle misure

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Domani venerdì 12 settembre ha inizio, presso l'Università degli Studi del Sannio, il 57° General Council dell’International Measurement Konfederation - IMEKO (www.imeko.org), l’organizzazione federale non governativa composta da 38 organizzazioni-membro che si occupano di scienza e tecnologia nel campo delle misure. Le riunioni si terranno presso l’ateneo sannita e presso la Sala del Consiglio del Comune di Benevento. Al General Council dell'IMEKO si aggiungono due eventi paralleli, che si terranno dal 15 al 17 settembre: l’IMEKO TC-4 Symposium on Research on Electrical and Electronic Measurements for the Economic Upturn e l’IMEKO TC-4 Workshop on ADC and DAC Modelling and Testing. Gli eventi richiameranno in città oltre 300 ricercatori da diverse parti del mondo. È la prima volta che il General Council dell'IMEKO si tiene presso l’Università del Sannio ed una delle poche volte che si tiene in Italia. Fondata nel 1958, IMEKO ha il “consultative status” con l’UNESCO e UNIDO. I suoi obiettivi sono la promozione dello scambio internazionale di conoscenza scientifica e tecnica nel campo della misurazione e della strumentazione di misura, e lo sviluppo e l'estensione della cooperazione fra scienziati ed ingegneri impegnati nella ricerca e nell'industria. Per il triennio 2012-2015, Presidente dell’IMEKO è il professore Pasquale Daponte, ordinario di misure elettroniche presso l’Università del Sannio. Con la presidenza italiana dell’IMEKO, il nostro Paese, ha assunto una posizione preminente di guida nei prossimi anni nell’organizzazione. L’Italia aveva espresso fino ad ora un solo presidente dell’IMEKO, il prof. Giuseppe Zingales dell’Università di Padova, nel triennio 1991-1994. Oltre all’Unisannio e al Comune anche la Provincia di Benevento patrocina l’evento. Maggiori informazioni sui due eventi sono disponibili all'indirizzo: http://www.imeko-tc4-2014.org/
Ancora, torna per il settimo anno, l'insegnamento di Diritto e Letteratura presso il corso di studi in Giurisprudenza, tenuto da Felice Casucci, ordinario di Diritto comparato, il cui tema è l'Esilio. Come sempre, le attività didattiche si articoleranno in 20 lezioni di 2 ore, che si svolgeranno a settembre, ottobre e novembre presso il plesso Via Calandra. Il modello sperimentato con successo da Casucci prevede, in ciascuna lezione, tranne che in quella introduttiva, la presenza di un relatore esterno, riservando al titolare dell'insegnamento il ruolo di discussant. Ciò allo scopo di conseguire risultati formativi caratterizzati dal punto di vista dialettico-culturale che offrano agli studenti spazi di riflessione non precostituiti, sui quali essi siano posti in condizione di contribuire attraverso la stesura di piccoli saggi di approfondimento giusletterario, orientati ben oltre gli schemi metodologici del manierismo, assai diffuso nello studio del diritto. I migliori saggi saranno pubblicati alla fine del percorso didattico. La lezione introduttiva, tenuta da Casucci alle 9 di lunedì 15 settembre, Aula 54, avrà ad oggetto il tema dello "sradicamento" e del campo metaforico della ricerca giuridica come viaggio protratto in una terra di nessuno occupata da molti abusi. Casucci si occuperà, in proposito, di quella che Angelo Mario Ripellino definiva la "praghità": Franz Kafka e la letteratura slava di lingua tedesca di inizio secolo scorso saranno utilizzati a modello di una progressiva perdita di senso a cui induce il vagare nell'ordine/disordine del "labirinto" e delle metamorfosi che vi si determinano. Da qui, il paradigma del "Poutnik", il Pellegrino, continuamente sottratto alla dimensione territoriale che gli è propria. Da qui la figura dell'agrimensore, continuamente escluso dal "Castello", presidio di una legalità occulta e allegorica. L'esito della ricerca condurrà, in Kafka, alla condanna dell'innocente e al suo rendersi complice dell'accusa ingiustificata. Questo, sarà dimostrato, è l'esito ultimo di un sistema giuridico inadeguato allo scopo di giustizia che esso pure si prefigge come valore costitutivo. L'Esilio, dunque, come risposta ad un oltraggio irresistibile. Dall'In-giuria, argomento tematico dello scorso anno, all'Esilio il passo è breve.



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