UniSannio. Due incontri per l’insegnamento di ‘Diritto e Letteratura’

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Martedì 14 ottobre, alle 13, presso il plesso didattico di via Calandra, l’insegnamento di “Diritto e Letteratura”, tenuto da Felice Casucci, nell’ambito del Corso di Studi in Giurisprudenza dell'Università degli Studi del Sannio, ospiterà il contributo di Maria Paola Mittica, dal titolo “L’esilio e la forma giuridica”.
A partire dell’osservazione di alcuni tra gli elementi caratteristici del fenomeno, la condizione e l’esperienza dell’esule, l’intento della lezione è di elaborare categorie interpretative per ragionare più in astratto e in generale sulla dimensione dell’alterità e su come possa trovare riflesso nel giuridico. Con quest’obiettivo si porranno alcune considerazioni sul concetto di forma.
Maria Paola Mittica insegna Filosofia del diritto presso l’Università di Urbino ed è coordinatrice della ISLL (Italian Society for Law and Literature) dal 2008. I suoi ambiti privilegiati di ricerca riguardano la teoria sociologico-giuridica; l’analisi delle forme giuridiche e politiche della società greca antica; nonché metodologie e temi di Law and Literature e Law and Music. Tra le sue pubblicazioni: Raccontando il possibile. Eschilo e le narrazioni giuridiche (Giuffré 2006); Cantori di nostoi (Aracne 2007); Diritto e Costruzione narrativa (“Tigor” 2010); Ragionevoli dissonanze, in Arte e Limite. La misura del diritto (Aracne 2012); Tra-Discipline, in Diritto, linguaggio, e letteratura (Guerra 2013); Tacitarsi e ascoltare, in Il silenzio del diritto (ESI 2013).

Giovedì 16 ottobre, alle 14, presso il plesso didattico di via Calandra, ci sarà l’intervento di Maria Zarro, dal titolo “L’esilio come dono”. L’esilio come luogo privilegiato per lo scoprirsi della Patria è la consegna di Maria Zambrano del “non-luogo” in cui si trova “l’io che pensa”, topos privilegiato dei filosofi collocato in una “sorta di tempo senza tempo”. Un non-luogo atemporale che consente di varcare la soglia tragica della storia perché solo l’esiliato incarna la “storia autentica” essendo più vicino a una creatura della verità che a un “personaggio” della storia. La voce che ogni esiliato custodisce “come un pegno mentre guarda il cielo senza interrogativi e senza pianto” può rivelare “la luce dell’aurora”. Tale paradosso topologico (si diviene per Legge fuori-legge) sarà indagato- configurandone lo spazio politico e la legge che ne discende- con le riflessioni sull’origine dell’abbandono di Nancy, le argomentazioni sull’ospitalità di Derrida e la dimensione esiliata e resa afona ne “Una relazione per un’accademia” di Franz Kafka.
Maria Zarro è docente di Storia e Filosofia, attualmente nel Liceo Scientifico Rummo di Benevento.



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