Unisannio: al via la Biennale di studi sulla Longobardia meridionale - FOTO

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Biennale LongobardiBiennale Longobardi

L’evento è organizzato dall’Università del Sannio in collaborazione con le Università “L’Orientale” di Napoli, Luigi Vanvitelli della Campania, Cattolica del Sacro Cuore di Milano e con il Centro Studi Longobardi.

Si è aperta ufficialmente questo pomeriggio a Palazzo San Domenico la Biennale di studi sulla Longobardia meridionale, sul tema Dal Ducato al Principato: i Longobardi del Sud. All’Università del Sannio per tre giorni, fino al 25 novembre, studiosi di fama internazionale alimenteranno nuove conoscenze e approfondimenti sulla Longobardia meridionale e su Benevento che ne fu capitale.

Ad aprire i lavori il prof. Aniello Cimitile che a nome del comitato direttivo dell’evento e in rappresentanza dell’ateneo sannita ha spiegato le finalità della biennale. “L’evento – ha detto Cimitile - intende proseguire il lavoro avviato con l’incontro del 2014 su Arechi II e il ducato di Benevento. Il fine è di promuovere la conoscenza dell’Italia meridionale fra la tarda antichità e l’inizio della dominazione normanna. Il tema scelto ripropone la centralità del periodo di massimo splendore della Benevento longobarda”.

Importante la partecipazione al convegno di giovani ricercatori: “Quasi un terzo dei contributi pervenuti e accettati dal comitato scientifico – ha aggiunto il prof. Cimitile - sono studi emergenti e da loro proposti. Questi giovani, con passione, alta qualità e rigore scientifico danno nuova energia e certezza di futuro agli studi sui Longobardi”.

A portare il proprio saluto anche il presidente della Provincia, Claudio Ricci. “Saluto gli insigni studiosi italiani e stranieri che hanno voluto onorare il Sannio e Benevento con la loro presenza animando con il loro contributo la Seconda Edizione della Biennale di Studi Longobardi. Nel ringraziare il prof. Aniello Cimitile, animatore dell’iniziativa, Ricci ha assicurato che la Provincia di Benevento, pur nei limiti delle proprie competenze e possibilità, non mancherà di sostenere gli sforzi dell’Ateneo sannita per approfondire gli studi sulla Longobardia meridionale. “Negli anni passati – ha aggiunto Ricci - la Provincia aveva assunto questa iniziativa proprio con il mio predecessore prof. Cimitile e con l’apporto del medievista prof. Marcello Rotili; oggi ci troviamo in un mutato contesto ordinamentale, ma questo non impedirà alla Provincia di sostenere la Biennale. Lo abbiamo già fatto nei giorni scorsi presentando al pubblico gli Atti della Prima Edizione, ma continueremo ancora su questa linea. Non possiamo infatti lasciare andare questo importantissimo filone di studi e di ricerche che vogliono portare sul proscenio internazionale ruolo e funzioni politico-economiche e culturali svolti dalla Benevento longobarda in epoca medievale e che avevano valenza in tutto il Paese ed oltre. Questa riscoperta – ha concluso il Presidente della Provincia - è peraltro indispensabile per lavorare oggi ad un futuro di rinascita del nostro territorio”.

I lavori si articoleranno in quattro sessioni con 29 relazioni che, con approccio multidisciplinare, attraverseranno per intero il mondo dei Longobardi del Sud, portandone alla luce spaccati di storia, di leggi e istituzioni, di assetti urbani e territoriali, di organizzazione sociale, di istituzioni religiose, di economia, di arte, cultura e politica. 



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