Università statali italiane. L'Unisannio è solo 42esima. Bene la ricerca, disastro didattica

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Unisannio 42esima università statale italiana (su 61), a pari merito con la 'Tor Vergata' di Roma. E' quanto è emerso dalla speciale classifica del giornale economico, il 'Sole 24 ore', pubblicata in giornata. Gli atenei italiani del Mezzogiorno sono in grave ritardo rispetto alle università del Nord del Paese, con quello beneventano che si trova nelle retrovie. Nella classifica generale degli atenei statali, primato a Verona: l'università veneta è a pari merito con quella di Trento, poi c'è il Politecnico di Milano, a seguire Bologna, Padova, UniMarche, Venezia, Milano Bicocca, Siena, Torino Politecnico.
La prima università del centrosud è quella di Viterbo (18esima), poi Salerno (Fisicano) e Roma Foro Italico che si assestano al 22esimo posto. Al 34esimo ci sono Foggia e Napoli Orientale, al 37esimo Roma Tre, poi Messina, Catanzaro, Potenza e dunque l'Unisannio di Benevento e Tor Vergata. Tra le università campane dunque, quella sannita è terza e fa meglio delle tre napoletane: Federico II, Seconda Università di Napoli e Parthenope.
"Fondamentale è stata quest’anno - si legge nel rapporto -la scelta di introdurre nuovi indicatori per didattica e ricerca, ciò al fine di rendere l’analisi quanto più oggettiva possibile rispetto ai punti di forza e alle carenze riscontrate in ogni singolo ateneo. Sul fronte didattica ad esempio, particolarmente importante si è rivelata l’introduzione dell’indicatore relativo agli stage, ossia alla capacità dell’ateneo di guidare i propri studenti all’esterno, offrendo nel contempo gli strumenti adeguati per rendere meno traumatico il passaggio dalle aule universitarie al mondo del lavoro. Altrettanto importante è l’indicatore dedicato al voto degli studenti, ma soltanto ai fini della classifica. Secondo la riforma, infatti, il giudizio dei laureandi sul corso frequentato avrebbe dovuto concorrere a determinare l’assegnazione dei “premi” agli atenei, una possibilità che finì per scomparire trascinando, ancora una volta, il voto degli studenti nel limbo delle buone intenzioni. Nel campo della ricerca scientifica invece, è stato determinante l’apporto dell’Agenzia nazionale di valutazione, che nel luglio scorso pubblicò la “VQR” (Valutazione della Qualità della Ricerca), accolta nelle classifiche nonostante i dati Anvur riguardino i lavori dei docenti strutturati fino al 2010, escludendo quindi i lavori più recenti. Sono complessivamente dodici gli indicatori sui quali si è calcolato il risultato finale: ad ogni ateneo è stato attribuito un punteggio basato sulla posizione conseguita.Una classifica per ogni singolo indicatore: sostenibilità, borse di studio, attrattività, stage, mobilità internazionale, dispersione, efficacia, voto degli studenti, occupazione, qualità scientifica, competitività nella ricerca e qualità dei dottorati. Si è proceduto dunque alla stesura di due classifiche parziali: didattica e ricerca. Il punteggio, calcolato sommando il risultato totale, è stato poi diviso per gli indicatori presi in considerazione per l’area didattica (nove) e per l’area scientifica (tre). La media dei punteggi ottenuti nella due classifiche ha determinato il formarsi della classifica generale, sulla quale didattica e ricerca hanno influito, ciascuna, per il 50% del punteggio complessivo".

L'ANALISI DEL PIAZZAMENTO DELL'UNISANNIO: 27ESIMA IN RICERCA, DISASTRO IN DIDATTICA
Analizziamo come e perchè l'Università degli Studi del Sannio si è assestata 42esima tra le statali. Cominciamo con la sostenibilità, ossia il numero medio di docenti nelle attività di base caratterizzanti per il percorso di laurea. Benevento è 58esima, tra le peggiori quindici, al quartultimo posto. Ancora peggio per quanto riguarda l'assegnazione delle borse di studio: in questo caso l'Unisannio è la peggiore statale italiana (61esimo posto), male anche in attrattività (ossia percentuale degli immatricolati fuori regione sul totale degli immatricolati): 54esimo posto, solo sei hanno fatto peggio. Benevento risulta invece essere nella media per quanto riguarda la percentuale di crediti ottenuti in stage, stessa cosa per quanto riguarda la mobilità internazionale e sul giudizio dei laureandi sui corsi di studio. L'Unisannio torna tra le peggiori quindici per quanto riguarda l'efficacia (media crediti formativi ottenuti in un anno per iscritto) dove si piazza al 52esimo posto, e per quanto riguarda la dispersione (e cioè la percentuale di immatricolati iscritti al secondo anno nella stessa università) dove non va oltre un 49esimo posto. Le note dolenti per l'ateneo beneventano continuano sotto la voce 'occupazione' (tasso di studenti in cerca di lavoro a un anno dal titolo): anche in questo caso Benevento è tra le ultime quindici statali italiane, 51esima su 61. Nella media invece per qualità produzione scientifica, competitività della ricerca e qualità dei dottorati. In conclusione: l'Unisannio è terzultima tra le statali italiane nella classifica generale della didattica (59esima su 61, peggio hanno fatto solo Catanzaro e Napoli Partheonpe) mentre è molto più incoraggiante il dato riguardante la classifica della ricerca dove Benevento è 27esima su 61. Ecco spiegato il 42esimo posto nella graduatoria complessiva.
G.V.



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