Valentino su Mastella: "Ad un sindaco non e' concesso sfilarsi dalla catena delle responsabilita' "

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Carmine Valentino Carmine Valentino

"Il Partito Democratico in questa Provincia ha sempre dato prova di coerenza e serietà dando consequenzialità alle proprie azioni ed alle proprie scelte".

"Per chi è abituato ad interpretare la propria esperienza politico amministrativa con serietà, coerenza e senso di responsabilità, tentare di comprendere le esternazioni del sindaco pro tempore di Benevento in merito alle importanti vicende politiche che stanno interessando l’organo consiliare cittadino risulta opera ardua, ai limiti dello scibile umano".

Queste le parole di Carmine Valentino segretario della federazione provinciale del Partito Democratico di Benevento che è intervenuto sulla riorganizzazione dei gruppi consiliari e sul Consiglio comunale del capoluogo sannita che ha sancito la nascita del gruppo di Alternativa Popolare che di fatto ha dichiarato il proprio appoggio esterno alla Giunta guidata da Clemente Mastella.

"Un susseguirsi di dichiarazioni confusionarie, superficiali, impudenti, quindi cerchio-bottiste e contraddittorie. Si tratta - spiega il segretario dei Democratici - evidentemente, del reiterato e mai riuscito tentativo di superare un limite costituivo della sua avventura sindacale, la mancanza di una chiara connotazione politica, di un quadro di riferimento locale e nazionale tale da permettere di iscrivere la (in)azione di governo di una città importante come Benevento all’interno di un disegno di più ampio respiro. Anche a questo gap, ma non solo, è da ascrivere l’inanellarsi di insuccessi amministrativi e politici occorsi nell’ultimo anno. Insuccessi che un sindaco, chiunque esso sia, non può che vedersi accollati. È la regola della democrazia rappresentativa, peraltro rafforzata dall’elezione diretta. A nulla valgono, in tal senso, i politicanti tentativi, evidentemente patrimonio di un certo modus operandi ultraquarantennale, di sfilarsi dalla catena delle responsabilità. Ad un sindaco non è concesso. Non è stato eletto per questo".

"Insuccessi che - aggiunge Valentino - purtroppo, finiscono per aggravare ancor più la crisi di una città che oggi, dopo un anno di proclami dalla esclusiva consistenza populistico-mediatica, necessita con urgenza di ponderate opportunità di partecipazione politica cui non difetti la chiarezza degli obiettivi e della prospettiva politica su larga scala. Comprensibile, quindi, la scelta di quei consiglieri comunali che aderiscono a partiti e movimenti per una evidente esigenza di avere un quadro politico di riferimento che, ad un tempo, trascenda e ponga argine alle velleità egoistiche e familistiche di taluni. Velleità rispetto alle quali si vorrebbe una maggioranza consiliare in posizione ancillare. Nascono probabilmente da qui le continue contraddizioni in cui cade il sindaco pro tempore di Benevento che prima condanna, disapprova ed offende, poi opera rettifiche politologiche (distinguendo giudizio politico ed amministrativo) al fine esclusivo di tenere insieme ciò che prima sembrava oggetto di irrimediabile condanna. Nel pieno della confusione politica ed amministrativa cui si è avvinto non escludiamo possa riesumare anche la categoria delle convergenze parallele".

Seondo Valentino: "Serietà imporrebbe, a questo punto, di prendere atto dell’imbarazzo cui si costringe la città, del fallimento totale di una proposta di governo che, benché largamente premiata alle ultime amministrative, registra oggi nella cittadinanza un grado di disillusione senza precedenti. Disillusione cui la politica ha l’obbligo di corrispondere con la trasparenza dei progetti e la coerenza delle scelte. Nessuno può sottrarsi, specie chi legittimamente e responsabilmente intende promuovere un nuovo e rinnovato impegno rispetto a condizioni di partenza divenute oggettivamente sterili se non dannose".

Poi conclude: "Il Partito Democratico in questa Provincia ha sempre dato prova di coerenza e serietà dando consequenzialità alle proprie azioni ed alle proprie scelte. Pagando, a volte, prezzi altissimi. Ma è la coerenza che lo impone. La credibilità e l’affidabilità sono principi che definiscono ogni organizzazione politica degna di questo nome. Così come ogni progetto politico necessita di confronto, partecipazione e chiarezza degli obiettivi da perseguire. Questo ciò che si impone. Non al PD, ma a chiunque abbia l’ambizione della Politica, la nobile arte che attende al Bene Comune".



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