Verifiche chieste dal Consiglio di Stato. Abbamondi: "Attendiamo l'esito del processo"

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Angela Abbamondi candidato sindaco per la lista 'Telese Riparte'Angela Abbamondi candidato sindaco per la lista 'Telese Riparte'

Continua a tenere banco nel dibattito politico il caso dello scioglimento del Consiglio Comunale di Telese Terme. Dopo Pasquale Carofano è Angela Abbamondi a parlare in merito alle verifiche svoltesi ieri in Prefettura.

“Lo scorso 8 febbraio sono state avviate le attività istruttorie delegate dal Consiglio di Stato al prefetto di Benevento, all'esito delle quali il Dirigente incaricato ha ritenuto necessario acquisire ulteriori istruzioni da parte del Consiglio di Stato. Questi i fatti che, ritengo, vanno rispettati alla stessa stregua della sentenza del Tar e della ordinanza del Consiglio di Stato che non ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dall'ex sindaco Carofano”.

Stamani Pasquale Carofano ex sindaco del centro termale, era intervenuto dopo che nella mattinata di ieri, si erano avviate in Prefettura le necessarie verifiche richieste dal Consiglio di Stato, prima della prossima udienza del 19 maggio, al quale l’ex primo cittadino aveva inoltrato ricorso dopo la sentenza del Tar Campania che aveva di fatto sciolto anticipatamente il Consiglio comunale. Sulla questione è anche intervenuta Angela Abbamondi, candidata nella passata tornata elettorale alla carica di sindaco per il gruppo Telese Riparte.

“Non credo, quindi – continua l’esponente della ex minoranza – vi sia granché da commentare, atteso che tali decisioni vanno semplicemente accettate, in quanto assunte nel pieno rispetto delle regole processuali. Chi parla di «cavilli legali», di «verità e libertà», di «dilatazione dei tempi», prefigurando addirittura pregiudizi per il «bene per Telese», a mio parere, è completamente fuori strada, atteso che l'udienza del Consiglio di Stato è stata fissata per il prossimo 19 Maggio, data ampiamente utile per effettuare tutti gli approfondimenti necessari. Certo, fa meraviglia constatare tanta agitazione su un «riconteggio delle schede» che non risulta espressamente menzionato nell'ordinanza emessa e che non è stato mai processualmente richiesto dall'ex sindaco Carofano, né al Tar, né al Consiglio di Stato.

Ritengo, pertanto – ha concluso Abbamondi – che l'atteggiamento più corretto sia quello di attendere serenamente l'esito del processo, evitando prese di posizione che non collimano con l'attività processuale e che sono più consone ad un clima di campagna elettorale, di là da venire. Spero che su questo argomento si recuperi serenità, accettando qualsiasi decisione processuale e qualsiasi esito dell'intera vicenda”.



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