Vertenza Daneco S.Arcangelo Trimonte. Fp Cgil: 'Arrivano le mensilità arretrate per i lavoratori'

10:14:24 2210 stampa questo articolo
La discarica di Sant'Arcangelo. Foto di Luigi Mastromarino, tutti i diritti riservati.La discarica di Sant'Arcangelo. Foto di Luigi Mastromarino, tutti i diritti riservati.

La Segreteria della Fp Cgil, con soddisfazione comunica il buon esito della ‘vertenza Daneco’. Si ricorderà che tutti i dieci dipendenti della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte subirono circa un anno fa, una procedura di licenziamento collettivo. A causa della fine della gestione della stessa, da parte dell’impresa milanese, e del subentro della Samte, società provinciale, responsabile giuridicamente della discarica, che ad un certo punto decise di gestire in proprio l’impianto per fare economia. Intento condivisibile se non fosse per il risvolto della medaglia: la perdita del posto di lavoro per dieci famiglie, per lo più monoreddito, di un territorio a dir poco depresso economicamente, e con possibilità prossime allo zero di offrire occasioni di lavoro a persone tra i quaranta ed i cinquant’anni. I dieci lavoratori iscritti tutti alla Fp Cgil, con grande soddisfazione della segreteria, decisero di fidarsi della strategia vertenziale proposta dal sindacato e dunque nella fase conciliativa regionale, presso l’Ormel, rifiutarono la proposta Daneco, di accettare il licenziamento in cambio di qualche migliaio di euro, e condivisero la proposta della segreteria FP di non sottoscrivere l’accordo rifiutando il ‘contentino’ economico. La FP-Cgil ha impugnato il licenziamento ritenendolo illegittimo ed all’esito della causa, il Tribunale di Benevento, ha condiviso le ragioni dei lavoratori, assistiti tutti dall’Avvocato Pasquale Biondi, fiduciario del sindacato, dichiarando l’inefficacia del licenziamento intimato dalla Daneco e l’obbligo per quest’ultima di pagare 14 mensilità di risarcimento a ciascun lavoratore. La vertenza ha un valore particolare per la FP in quanto è frutto di un proficuo rapporto di fiducia e stima creatosi tra i lavoratori, la segretaria generale ed il coordinatore. I lavoratori hanno ritenuto di fidarsi delle persone e dei professionisti che avevano di fronte, in virtù del rapporto umano prima ancora che sindacale costruito nel tempo, ed hanno deciso di rinunciare ai soldi che l’azienda milanese gli offriva volendo rischiare in prima persona, perché fiduciosi della strategia che gli veniva proposta, pur senza certezze.

Oggi i lavoratori ringraziano la Fp Cgil e l’avvocato Biondi per il lavoro svolto, ma in realtà siamo noi a ringraziare loro perché vertenze come questa ci danno forza per continuare in questo, che per noi, non è un lavoro ma una passione, e dunque si alimenta della stima e della fiducia che i lavoratori ripongono in noi, nonostante il forte vento contrario.



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