Vicenda Samte, Alla Rocca l'Assemblea dei sindaci: "Lo Stir non chiude"

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L’Assemblea ha deciso di istituire un Tavolo tecnico presieduto dal presidente della Provincia.

Si è svolta alla Rocca dei Rettori l’Assemblea dei Sindaci del Sannio convocata da Claudio Ricci presidente della Provincia di Benevento, per discutere sulla decisione della Società partecipata Samte di chiudere l’impianto di trattamento rifiuti, lo Stir di Casalduni, il prossimo 17 luglio, bloccando dunque l’intero ciclo gestionale sul territorio.

A conclusione del dibattito protrattosi per alcune ore, unanimente, l’Assemblea ha deciso di istituire un Tavolo tecnico composto dal Presidente della Provincia, che lo presiederà; dai sindaci rappresentanti le diverse forze politiche presenti in Consiglio provinciale, nonché dal Capogruppo della Lista “Noi Sanniti per Mastella”, dalla presidente dell’Ato rifiuti e dall’amministratore unico della Samte, per affrontare i nodi relativi alle tariffe per i conferimenti. E’ stato infine preso atto che il prossimo 17 luglio l’impianto Stir di Casalduni non sarà chiuso.  Alla riunione dell’Assemblea sono intervenuti 51 Sindaci o loro delegati in rappresentanza di 155mila cittadini.

Ha assistito una rappresentanza dei 54 lavoratori presso lo Stir di Casalduni della Società Samte, nonché i loro rappresentanti sindacali. Erano presenti anche l’Amministratore unico ed il direttore tecnico della Samte, rispettivamente Nicolino Cardone e Liliana Monaco, nonché la presidente dell’Ato rifiuti di Benevento, Giovanna Tozzi.

Dopo la discussioni di pregiudiziali iniziali dibattute tra il Sindaco di Sant’Agata de’0 Goti e quello di Bucciano Domenico Matera, circa il fatto che fosse assente, in particolare, il Comune che con le sue 9.000 tonnellate di conferimenti contribuisce per il 35% all’ammontare del costo della gestione dei rifiuti sul territorio provinciale, il Presidente Ricci ha svolto la propria relazione iniziale.

“Con la delibera n. 123 del 23 giugno 2015 - ha detto Ricci - stabilii in € 199,03/ton. oltre IVA il costo di conferimento agli impianti di smaltimento e trattamento rifiuti indifferenziati della Provincia di Benevento (Stir di Casalduni) per l’anno 2014 (costo definitivo) e per l’anno 2015 (costo provvisorio). La tariffa era principalmente determinata dalle seguenti voci di costo: A) obbligo di provvedere, ai sensi di legge, alla copertura delle spese degli impianti di discarica aperti sul territorio sannita dal Commissariato per l’emergenza rifiuti (anni 1993 – 2009) e cioè: Sito Di Stoccaggio Ecoballe Casalduni - Area Stir; Sito Di Stoccaggio Ecoballe Casalduni – Loc. Fungaia; Sito Di Stoccaggio Ecoballe Fragneto Monforte Toppa Infuocata; Discarica San Bartolomeo in Galdo – Serra Pastore; Discarica Montesarchio Località Tre Ponti; Discarica Sant’Arcangelo Trimonte – Loc. Nocecchie; Discarica Consortile Sant’Arcangelo Trimonte; Impianto Di Compostaggio di Molinara. B) copertura del costo di conferimento al termovalorizzatore di Acerra (NA) della frazione secca tritovagliata (lavorata dallo Stir di Casalduni) pari ad € 70,00/ton., come stabilito da un Decreto dirigenziale della Regione Campania. Rispetto a questo, alcuni Comuni (Benevento, Foglianise, Paupisi, San Lorenzello, Tocco Caudio e Vitulano) presentarono ricorso innanzi al Tar Campania avverso la predetta delibera n. 123 del 23 giugno 2015 del Presidente: -il Tar Campania accolse i ricorsi proposti. Il mancato pagamento da parte dei Comuni della tariffa allora determinata creò un mancato introito nelle casse di Samte pari a circa € 4.500.000,00 oltre Iva, portandola sull’orlo del default. Per la Società Samte in data 26.04.2016 si è dunque avviata la procedura di Concordato Preventivo presso il Tribunale Fallimentare di Benevento. Successivamente con la delibera n. 74 del 29 aprile 2016 del Presidente della Provincia si stabiliva in € 175,03/ton. oltre IVA il costo provvisorio di conferimento per l’anno 2016 agli impianti di smaltimento e trattamento rifiuti indifferenziati della Provincia di Benevento (Stir di Casalduni). Gli stessi Comuni proposero ricorso innanzi al Tar Campania anche avverso la delibera n. 74 del 29 aprile 2016 del Presidente: anche in questa occasione il Tar Campania (pronunce n. 201703322 e 201703313 del 15.6.2017) ha accolto i ricorsi. Tali pronunce del Tar Campania hanno comportato ad un ulteriore grave decremento per Samte degli introiti per il 2016 e il 2017 pari ad € 1.850.574,36 oltre Iva. In data 28 giugno 2017 l’Assemblea della Samte, convocata d’urgenza, in relazione a quanto innanzi descritto, ha deliberato che la Società, allo stato, “con il venir meno della integrale copertura finanziaria anche per il 2016, non è più nelle condizioni di poter osservare le disposizioni di cui al Contratto stipulato e pertanto dal giorno 17 luglio 2017 verrà interrotto il servizio del trattamento del rifiuto indifferenziato presso lo Stir di Casalduni, procedendo esclusivamente nelle sole attività produttive ai fini dello svuotamento definitivo dell’impianto e della chiusura dello stesso. Contestualmente verranno avviate le procedure di restituzione alla Provincia dei siti dismessi. Ho quindi chiesto con una mia lettera alla Regione Campania un contributo finanziario straordinario per far fronte alla situazione di default della Samte e venivano restituiti alla Regione i siti dismessi. Poche ore dopo tuttavia la situazione è cambiata con sentenza del Consiglio di Stato - Sezione IV n. 03229/2017 del 30.6.2017 venivano ribaltate le pronunce del Tar Campania e confermata in via definita la tariffa di smaltimento presso lo Stir di Casalduni per il 2014 e 2015 in euro 199,03 oltre Iva, chiudendo il contenzioso con i Comuni. Dunque, in poche ore le prospettive dell’Assemblea sono cambiate: ora occorre capire cosa fare per assicurare la corretta gestione del ciclo rifiuti in attesa che l’Ato rifiuti entri nella pienezza dei poteri e dunque le competenze in materia vengano trasferite dalla provincia al nuovo organismo”.

Si è dunque aperto il dibattito nel corso del quale sono intervenuti: Fernando Errico sindaco di San Nicola Manfredi; Rossano Insogna sindaco di Melizzano; Mauro De Ieso sindaco di Pago Veiano, Erasmo Mortaruolo in rappresentanza del sindaco di Torrecuso; Clemente Di Cerbo sindaco di Dugenta; Giovanna Tozzi, presidente dell’Ato, ma anche rappresentante del sindaco di San Leucio del Sannio; Mena Laudato sindaco di Arpaise; Domenico Matera, sindaco di Bucciano; Michele Caso della UIL; Gianserena Franzè della Cgil; Michele Napolitano sindaco di Airola; Francesco Rubano in rappresentanza del sindaco di Puglianello e vice presidente della Provincia; Antimo Papa sindaco di Tocco Caudio; Carmine Valentino sindaco di Sant’Agata de’ Goti.

Il presidente Ricci ha tratto così le conclusioni della discussione: “1) il 17 luglio prossimo non chiuderà l’impianto Stir di Casalduni; 2) sarà istituito un Tavolo tecnico di lavoro che definisca come rapportarci nei confronti delle altre vertenze che sono al vaglio della Magistratura; 3) come avviare in concreto il passaggio di consegne all’ATO; 4) il nodo delle tariffe. Il prossimo lunedì 10 luglio alle ore 11 è già convocato tavolo: presidente o suo delegato della Provincia, oltre alla presidente designata dell’ATO, alcuni sindaci (facendo riferimento alle forze politiche presenti in Consiglio provinciale: il sindaco di Sant’Agata de’ Goti, il sindaco Fernando Errico, Paolo De Ieso in quanto Segretari provinciali), nonché il capogruppo in Consiglio provinciale di "Noi Sanniti" Luigi De Nigris. Saranno inoltre presenti i rappresentanti della Samte”.



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