Vigili del Fuoco, per il 9 dicembre indetto sciopero nazionale

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Livio Cavuoto - Segretario del Conapo BeneventoLivio Cavuoto - Segretario del Conapo Benevento

I Segretari Provinciali CONAPO di Avellino e Benevento, rispettivamente  Omar Tretola e Livio Cavuoto, annunciano che il prossimo 9 Dicembre è stato indetto uno sciopero nazionale a cui aderiranno anche i vigili del fuoco delle province di Benevento ed Avellino. 

Lo sciopero è stato indetto per chiedere ulteriori fondi nella legge di bilancio per perequare il trattamento retributivo e pensionistico dei Vigili del Fuoco con quello degli altri Corpi dello Stato – una ripartizione degli aumenti retributivi derivanti dal fondo per l’operatività del soccorso pubblico di cui all'art. 15 del D.Lgs n. 97/2017 che tenga conto del personale in divisa e della necessità di equipararlo agli altri corpi – un riordino delle carriere dei Vigili Fuoco che riconosca le peculiari funzioni del personale in divisa, specialisti compresi e istituisca un ruolo tecnico sul modello della polizia – l’adeguamento urgente delle retribuzioni dei n. 1859 CRE e dei n. 3066 CSE promossi ad “esperto” con D.M. n. 3475 datato 26/07/2017 (riconoscimento retroattività giuridica ai fini delle promozioni) – l’incremento del numero delle assunzioni straordinarie per il 2018 e per gli anni successivi.

Per i due sindacalisti del CONAPO, "Ad oggi le risorse nella legge di bilancio destinate al rinnovo del Contratto di Lavoro (bloccato da 9 anni) dei Vigili del Fuoco, non sono sufficienti per equiparare gli stipendi a quelli della Polizia (Stesso Ministero). Una inaccettabile ingiustizia che penalizza i Vigili del Fuoco elogiati e celebrati a parole dal Governo e dal Parlamento che nel momento dei fatti rimangono sordi alle nostre rivendicazioni".

I due segretari aggiungono: "Analogamente la ripartizione del  Fondo per l'operatività scaturita dallo scellerato protocollo di intesa sottoscritto tra l’Amministrazione e CGIL, CISL, UIL CONFSAL, DIRSTAT e SINDIR, penalizzante per il personale operativo non consentirà di allineare gli stipendi agli altri Corpi dello Stato, ma vedrà, stando alle tabelle diffuse, aumenti per il personale amministrativo in alcuni casi superiori a quelli di chi indossa la divisa e che rischia la vita. Anche il riordino delle carriere scritto male e in fretta (dopo 2 anni dalla legge MADIA) rischia di essere l’ennesima occasione perduta. Si insiste per la soppressione di qualifiche e il disallineamento con gli altri corpi (per evitare ricorsi), l’ assenza di meritocrazia, la mancata istituzione del ruolo tecnico come in polizia (ove inserire tecnici, informatici e personale operativo con ridotta idoneità). Non si pone la dovuta separazione tra chi rischia la vita e chi sta dietro una scrivania. Si parla ancora di mettere soldi per istituire Dirigenze amministrative mentre vengono disattese anche le aspettative degli specialisti. Antonio Brizzi e il CONAPO si sono battuti dentro e fuori le stanze del Viminale per rimuovere queste scelte sbagliate volute da Governo e Amministrazione, e in diverse occasioni siamo stati messi in minoranza dal cartello degli altri sindacati".

"Adesso - concludono - è venuto il momento di dare voce al popolo dei vigili del fuoco, di far sentire la propria indignazione per respingere queste proposte e per chiedere il dovuto riconoscimento per chi rischia la vita. La legge di bilancio è in discussione ora in parlamento, diamo un segnale del nostro malessere".



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