Voci di corridoio, conferme e smentite. Le Primarie Pd si faranno o vince Caldoro

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Le primarie del PD a BeneventoLe primarie del PD a Benevento

NOSTRO SERVIZIO - Lo avevamo detto e ce lo aspettavamo: le Primarie di centrosinistra, valide per scegliere il candidato di coalizione pronto a sfidare Stefano Caldoro alle Regionali della Campania, tornano ad essere in bilico. La quiete prima della tempesta ha dato i suoi frutti e si è concretizzata martedì sera, quando è arrivata ai vertici locali e nazionali del Pd la convocazione dell'assemblea regionale che, in soldoni, significa chiedere il dietrofront a De Luca, Cozzolino, Migliore, Di Nardo e Di Lello a cinque giorni dal voto, mettersi l'anima in pace e confluire tutti a sostegno dell'attuale presidente del Cnr, Luigi Nicolais, in qualità di candidato unico di coalizione. Colpo di scena, l'ennesimo. I vertici proprio non si rassegnano e la prima domenica di marzo preferiscono fare altro e non chiedere agli iscritti ed ai simpatizzanti di affollare i gazebo delle piazze campane. Un segnale forte che, secondo noi, non porterà da nessuna parte: ormai è tardi e non ci sono i presupposti per un rinvio, le Primarie si faranno anche se il dubbio resta.
E allora che si fa? Nelle prossime ore ci sarà il verdetto finale anche perchè ormai il tempo stringe e non ci sono più i presupposti per l'ennesimo e sconsigliatissimo rinvio. Se le Primarie si faranno allora si voterà domenica 1 marzo, diversamente, sarà passata la linea dei vertici regionali (e nazionali) e la contesa sarà tra Caldoro e Nicolais con tutte le conseguenze che questa decisione comporterà. Sì, perchè è chiaro che questa "prova di forza" dei vertici democrat scontenta più di un iscritto, mutilando il lavoro già fatto dai due maggiori competitor delle Primarie, ossia Vincenzo De Luca ed Andrea Cozzolino che sono da mesi in campagna elettorale ed hanno girato il territorio (molte le loro puntate a Benevento e nel Sannio) con tanto di inaugurazione di comitati elettorali. Il sindaco di Salerno, saputa la notizia dell'ipotesi Nicolais, ha liquidato la stampa con un concetto facile facile: "Sono stufo dei soliti giochetti, io vado avanti e poi valuterò...". Cozzolino, che ieri era a Benevento, reagisce diversamente e tira dritto all'appuntamento di domenica prossima: "Superare antichi rancori e andare tutti uniti verso una nuova stagione di Governo". Caustico anche Gennaro Migliore: l'ex vendoliano reputa Nicolais "ottimo presidente Cnr che non c'è come candidato alla presidenza regionale".
A poche ore dal verdetto le ipotesi sono due. Se le Pimarie si faranno ecco allora che i cinque competitor si daranno battaglia con i rappresentanti territoriali già sguinzagliati ed interessati a fare bella figura. Nel Sannio, ad esempio, Cozzolino puà contare sul sindaco Fausto Pepe e sul gruppo di lealisti a Palazzo Mosti; nutrita anche la rappresentanza dei sostenitori di De Luca, mentre Migliore avrà il supporto di diversi vertici del Pd provinciale. Se invece si andrà, come sembra, verso l'annullamento delle Primarie ed il partito individuerà in Luigi Nicolais candidato unico, ecco che il quadro potrebbe cambiare radicalmente con scossoni facilmente immaginabili: il gruppo Migliore dovrebbe rientrare nell'ordine senza particolari traumi, diversa la posizione di Cozzolino e, sopratutto di De Luca: il sindaco di Salerno è pronto a rompere tutto e candidarsi da solo con una lista civica, mentre Cozzolino e Di Lello potrebbero "disobbedire" e non votare il candidato unico. Risultato? Regione Campania in mano a Stefano Caldoro che non aspetta altro se non questo regalone. Tutto chiaro dunque, le Primarie si faranno. A rafforzare questa ipotesi le dichiarazioni della segretaria Pd, Assunta Tartaglione che in un'intervista rilasciata al quotidiano online irpino, "Il Ciriaco", ha espressamente detto che "le Primarie non salteranno perchè non è giunta in segreteria nessuna richiesta di annullamento".



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