Benevento, Zamparini: la Procura ottiene il sequestro delle azioni del Palermo calcio per 17 milioni. Dura reazione dell'imprenditore

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La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento ha comunicato che "in data 11 maggio il Tribunale di Benevento - sezione del Riesame, ha disposto il sequestro preventivo delle azioni, fino alla concorrenza di euro 17.500.000, della società di calcio Us Città di Palermo di cui risulta titolare Maurizio Zamparini, noto imprenditore friulano. Il decreto d sequestro ha origine da meticolose e complesse indagini avviate nel 2006 e delegate alla Digos di Benevento".

La nota della Procura continua sottolineando che la decisione è avvenuta "nell'ambito delle indagini disposte e coordinate da questo ufficio sulle gravi irregolarità urbanistico - edilizie e ambientaliste relative alla costruzione e apertura del Centro Commerciale 'I Sanniti' a Benevento, a seguito della recente sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato il provvedimento del Gip e del Tribunale del Riesame che, a loro volta, avevano rigettato l'istanza di sequestro preventivo dei beni di proprietà d Zamparini richiesti da questo ufficio".

Prima del comunicato della Procura, giunto in serata, nel pomeriggio a dare questa notizia era stato Gabriele Corona, presidente dell'associazione Altrabenevento che da anni denuncia le modalità con cui la struttura è stata aperta. "La Procura della Repubblica di Benevento - ha detto Corona nella nota - ha sequestrato questa mattina 17 milioni e mezzo di quote del Palermo Calcio intestate a Maurizio Zamparini per la vicenda giudiziaria del centro commerciale 'I Sanniti' aperto a Benevento nell'ottobre 2006. il provvedimento emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Antonio Clemente è stato notificato questa mattina".

La conferma è avvenuta, poco dopo, dal vice presidente della società rosanero Guglielmo Miccichè, riportata dal sito siciliaonline.it :"Il presidente Maurizio Zamparini è oggetto di un procedimento giudiziario presso la Procura di Benevento, a seguto del quale oggi il pm che segue l'inchiesta ha ritenuto di effettuare un sequestro conservativo di azioni del Palermo calcio". Miccichè è intervenuto sull'emittente 'Radio Radio', aggiungendo: "oggi il presidente Zamparini fará una conferenza stampa per chiarire alcuni aspetti di una vicenda che vede coinvolto il Palermo Calcio ma in maniera indiretta. Sono state sequestrate azioni di proprietá di Maurizio Zamparini, ma il Palermo come societá non c'entra niente. Siamo molto dispiaciuti perché questa vicenda ha radici lontane ai danni di Zamparini e comunque il Palermo Calcio é oggetto di questa iniziativa ma solo indirettamente. Non credo che per il Palermo e per i nostri tifosi ci saranno problemi, mi dispiace per Zamparini che vede coinvolto il suo gioiello, il suo giocattolo che è il Palermo in questa situazione".

La Corte di Cassazione, sezione II penale, con la sentenza n. 531/204 del 25 febbraio 2011, depositata in cancelleria il 16 marzo scorso, aveva accolto il ricorso del Sostituto Procuratore della Repubblica di Benevento, Antonio Clemente, contro le decisioni del GIP e del Tribunale del Riesame di Benevento che non avevano riscontrato ipotesi di truffa a carico di Maurizio Zamparini per la costruzione e l’apertura dell’Ipermercato I Sanniti.

"La Suprema Corte ha stabilito - scriveva Corona il 5 maggio nel darne notizia - che nei capi di imputazione formulati dal PM sono indicati chiaramente gli elementi dai quali si desume il danno derivante al Comune di Benevento, cioè alla cittadinanza, per gli artifici e i raggiri ipotizzabili (non così nel testo originale NDR) a carico di Zamparini”. Sosteneva Corona che Zamparini “aveva sottoscritto un impegno per cedere un’area Parco di 21.330 metri quadrati che in realtà ha una estensione di gran lunga inferiore perché in parte di proprietà demaniale. La Cassazione precisa, tra l’atro che quei terreni, promessi al Comune, sono già stati venduti da Zamparini a due società finanziarie, come Altrabenevento segnalò fin dal 2005”.

Corona rivelava anche che “La Corte ha pertanto disposto il rinvio degli atti al Tribunale del Riesame di Benevento affinchè proceda a valutare quali beni possono essere sequestrati a Zamparini, tenuto conto che il Centro Commerciale dal valore di oltre 17 milioni di euro non è più suo. Per questo motivo il PM Clemente aveva indicato, tra i beni aggredibili, le azioni di proprietà dell’imprenditore friulano nelle varie società di famiglia, per 880.000 euro e le quote del Palermo Calcio per altri 25 milioni di euro”.

La reazione di Zamparini
Dura la reazione di Maurizio Zamparini, durante una conferenza stampa odierna presso la sala stampa del Renzo Barbera. Le dichiarazioni sono state riportate da Stadionews.it.

"A Benevento ho costruito un centro commerciale, come quello che sto facendo a Palermo e altri 20 in Italia. Il Pm di Benevento ha chiesto sequestro e arresti domiciliari. Per gli arresti non è stato fatto appello, quello per il sequestro è stato rigettato. In Cassazione però è stato mandato a Benevento. E' stato disposto il sequestro preventivo delle quote di maggioranza del Palermo calcio. Se durante la prossima assemblea questo venisse apporovato, le quote di maggioranza del Palermo apparterrebbero alla Procura di Benevento.

Io sono un imprenditore correttissimo, non ho mai evaso. A Benevento hanno costruito falsità e questo è quello che mi viene regalato dopo 50 anni di imprenditoria. Le quote del Palermo hanno grande risalto in Europa , ho parlato coi miei legali, per preparare un ricorso voluminoso anche a Strasburgo, e per quello che succede nel nostro paese, questo è l'unico modo per avere giustizia.

Ho acquistato un centro commerciale già autorizzato, ho dato lavoro a 300 persone e avevamo la piena legalita' su tutto. "Avrei portato il Principe a Roma per la finale (di Coppa Italia, NDR) e al 90% sarebbe entrato in societa' con me.

Presenterò ricorso e, qualora questo non verrà, accettato mi dimettero' dalla carica di presidente e uscirò dal mondo del calcio. Qui si presenterebbe il Pm di Benevento con il 70% delle quote del Palermo. Penso che i tifosi e tutta la città non accetterebbero tutto questo, ma sarebbe inevitabile una mia uscita da questo mondo del calcio.


Prosegue la conferenza stampa di Zamparini. "In Cassazione non hanno dato ragione a queste accuse, hanno detto di ritornare indietro e rivedere, ma a quel punto è stato cambiato il collegio. Io oggi annuncio che farò ricorso a Strasburgo, per chiedere tutti i danni. Un'altra cosa che io chiederò e' di ipotecare altri miei beni da 17 milioni e non proprio queste quote del Palermo che recano un grave danno al nostro club".



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