De Luca rivendica il rilancio della sanita' campana. Nel Sannio Polo Oncologico e Centro Diabetologico

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Vincenzo De Luca all'Ospedale G. Rummo di BeneventoVincenzo De Luca all'Ospedale G. Rummo di Benevento

E' arrivato oggi a Benevento, per parlare del nascente Polo Oncologico sannita, il presidente della Regione campana Vincenzo De Luca.

L'unione dell'Ospedale Sant'Alfonso Maria de' Liguori di Sant'Agata de'Goti con l'Ospedale Gaetano Rummo di Benevento, non ha solo salvato da chiusura certa il primo, ma ha sancito la nascita di un polo sanitario a vocazione oncologica. Il termine "annessione", usato sulla stampa per definire l'operazione, è disdegnato sia dal  sindaco di Sant'Agata dei Goti, Carmine Valentino, che dal direttore generale dell'Asl di Benevento, Franklin Picker.

Valentino parla di una sfida lanciata da De Luca che è stata raccolta, per garantire la vita dell'ospedale con una specializzazione, assicurando al contempo, quindi, servizi sanitari al territorio. In modo simile Picker, che dice di non aver perso nulla, poichè la gestione del Sant'Alfonso sarà ora in ottime mani e perchè è al cittadino che bisogna dare risposte.

Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, in proposito ha rinnovato la richiesta rivolta alla Regione Campania di avere maggiori attenzioni per le aree interne, il che vuol dire destinare più risorse al fine di eliminare disuguaglianze  tra i cittadini, tirando in ballo il modello americano come un modello di sanità che non si vuole e si è detto pronto a collaborare al fine di garantire che il nuovo Ospedale possa diventare un'eccellenza.

Per la svolta che ha sancito un futuro al nosocomio saticulano sono in molti, durante l'incontro, ad aver espresso gratitudine al governatore De Luca, dal presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci, al consigliere regionale Erasmo Mortaruolo, al Direttore Generale dell'Ospedale Rummo, Renato Pizzuti.

Cosa significhi, sul piano pratico, l'unione dei due ospedali, lo chiarisce proprio Pizzuti, che ha parlato di un aumentano posti letto. Inoltre, spiega che ogni anno il 17% dei pazienti oncologici sanniti ricorre a cure fuori regione, così come avviene anche a Caserta. Il polo oncologico diventa quindi strategico. Nel ridisegno delle competenze del nascente Polo,  l'organizzazione vedrà il presidio Rummo come Hub e il presidio di Sant'Agata come Spoke per l'assistenza oncologica

Il modello Hub & Spoke (letteralmente: mozzo e raggi) parte dal presupposto che per determinate situazioni e complessità di malattia siano necessarie competenze rare e costose che non possono essere assicurate in modo diffuso ma devono invece essere concentrate in Centri regionali di alta specializzazione a cui vengono inviati gli ammalati dagli ospedali del territorio ( “servizi ospedalieri periferici”). Il modello prevede quindi la concentrazione dell’assistenza di maggiore complessità in “centri di eccellenza” (hub) e l’organizzazione dell’invio a questi “hub” da parte dei centri periferici dei malati che superano la soglia dei complessità degli interventi effettuabili a livello periferico.

"Uno degli elementi di svolta a cui abbiamo puntato è equilibrio tra territori" - ha chiarito nel proprio intervento il presidente De Luca - "non sulla base del «facimm' ammuina», ma su ciò che è giusto fare, come garantire il diritto alla salute  ai cittadini, ovunque vivano".  Lo scopo, chiarisce De Luca, non è solo quello di garantire lo sviluppo di tutti i territori, ma anche anche quello di creare un'identità regionale ed evitare che i campani vengano identificati ed associati solo a delinquenza e rifiuti. "Se invece ci identificano come una Regione all'avanguardia allora per noi scatta l'orgoglio - chiarisce - "vogliamo dare alle aree interne le opportunità che in genere vengono garantite sollo nelle aree urbane. Qui vogliamo mantenere una buona qualità della vita e dell'ambiente, aggiungendo delle opportunità, come ad esempio portando la banda larga, incrementando i trasporti e bloccando la desertificazione". L'obiettivo prioritario, per il governatore, è portare lavoro.  De Luca ha voluto ripercorrere anche le problematiche vissute dal comparto della sanità campana, con il commissariamento. Un elemento che ha significato vincoli finanziari, la perdita di 12 mila posti di lavoro per sopperire ai quali si è dovuto far ricorso al lavoro straordinario, ma questo ha significato 40 milioni di ore di straordinari da pagare per tenere aperti gli stessi reparti. 

In tale situazione si era arrivati ad avere, nella città di Napoli, un solo pronto soccorso - al Cardarelli - con barelle nei corridoi e costi per 250 milioni di euro. Un vero disastro insomma. La cura, ricorda ancora, è consistita nel riordino finanziario che ha consentito di recuperare fondi, poi l'assunzione di nuovo personale e la regolarizzazione dei precari. "Ora col nuovo piano ospedaliero - dichiara con convinzione -  combatteremo per avere personale, e credo che avremo risultato storico". Quindi, con il piglio decisionistico che lo contraddistingue, rivendica lo sblocco dei fondi per l'edilizia ospedaliera dichiarando che andrà avanti "a carrarmato" per evitare blocchi e veti. Annuncia inoltre un altro intervento che interesserà Cerreto Sannita, con la specializzazione in campo diabetico, in modo da avere un presidio ogni 100 mila abitanti, mentre adesso ve n'è uno ogni 200 mila. Obiettivo finale l'accorciamento delle liste di attesa ed evitare di dover ricorrere a cure fuori regione.

L’incontro di questa mattina presso l’Azienda Ospedaliera “G. Rummo” di Benevento, ha inteso suggellare il passaggio sotto la guida del Nosocomio sannita del Presidio Ospedaliero “Sant’Alfonso Maria dei Liguori” di Sant’Agata dei Goti, destinato a diventare un Polo Oncologico di alta specializzazione. Il progetto, che fa parte di un più ampio programma di ristrutturazione in chiave moderna della rete ospedaliera regionale - precisano dal Rummo - fortemente voluto dal governatore De Luca, mira a realizzare una qualità dell’assistenza ai migliori livelli della sanità europea. Nel garantire nel proprio territorio cure di standards elevati si cercherà di contrastare la mobilità passiva verso nosocomi di altre regioni, dolorosa e dispendiosa per l’utenza e gravosa assai per il bilancio della sanità campana.

Le risorse recuperate, come pure quelle riuscite ad ottenere dall’Amministrazione centrale, consentiranno di incrementare ulteriormente i servizi presenti e lo sblocco delle assunzioni, tanto necessario, considerata una cronica carenza di personale.  La diligente azione della Regione, di cui il DCA 54/2017 rappresenta solo un tassello, - ha osservato il Presidente De Luca - ha consentito di scongiurare la chiusura del Presidio di Sant’Agata dei Goti, recuperato funzionalmente come Polo Oncologico, ed il declassamento di uno dei due DEA di II° livello tra Avellino e Benevento. Obiettivo della Regione – ha continuato De Luca – è quello di garantire un equilibrio territoriale che consenta al cittadino, ovunque risieda, un’identica efficiente ed elevata assistenza sanitaria. In quest’ottica, somma importanza riveste – ha sottolineato il governatore – una forte sinergia con la medicina territoriale, alla quale spetta il compito fondamentale della prevenzione, della cura di alcune patologie e di filtrare l’utenza verso l’ospedale, onde evitare il congestionamento dei punti di emergenza e l’inappropriatezza delle prestazioni erogate.

La fase esecutiva della realizzazione del Polo oncologico santagatese è affidata al Direttore Generale del “Rummo”, dottor Renato Pizzuti, per il quale la visita del Presidente De Luca rappresenta una testimonianza viva dell’impegno della Regione verso il fondamentale settore della Sanità. Il Manager del Rummo si è soffermato sulla pari dignità dei Presidi Ospedalieri di Benevento e di Sant’Agata, la cui intesa sinergica nella rispettiva connotazione consentirà, unitamente alla professionalità ed abnegazione degli operatori che vi lavorano, di intercettare l’utenza proveniente non solo dalle province limitrofe ma anche da altre regioni.

Il dottor Pizzuti ha espresso un vivo ringraziamento al Direttore Generale dell’ASL di Benevento, Dott. Franklin Picker, definendolo interlocutore collaborativo, professionale e competente, col quale si è avviato un percorso d’integrazione ospedale-territorio, suggellato circa un anno da un apposito protocollo d’intesa.
Una collaborazione fattiva che è risuonata puntualmente nell’intervento del Dott. Picker. In precedenza, il Direttore Regionale della Sanità, Avv. Antonio Postiglione, aveva parlato di un’autentica rivoluzione positiva in atto nella sanità campana, i cui effetti, in parte già tangibili, andranno a dispiegarsi con la concretizzazione delle riforme avviate dal Presidente De Luca.

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