Beneventani confusi e infelici: Alle prossime politiche? Cambiare ma non troppo

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Bersani più di Renzi e Vendola, Beppe Grillo meglio dell'astensionismo, vecchi nostalgici della Democrazia Cristiana. Il Pdl? Solo se si candida Berlusconi. Questo quanto è emerso da una "due giorni" di domande ai cittadini di Benevento e San Giorgio del Sannio. Oltre un centinaio le persone fermate in strada ed interpellate a pochi mesi da una campagna elettorale che si preannuncia infuocata e tutta ancora da definire. Ci sono da affrontare le primarie di centrosinistra, c'è da capire quando realmente terminerà il Governo dei tecnici guidato da Mario Monti, c'è inoltre da decifrare quale saranno i movimenti del centrodestra e, sopratutto, con quale legge elettorale si andrà alle urne. A poco meno di due mesi dalla fine di questo tribolato 2012, in molti già hanno le idee abbastanza chiare al riguardo.

BERSANI, RENZI E VENDOLA. DUBBI E CERTEZZE NEL SANNIO
Dal nostro "campione" di intervistati emerge una sostanziale attenzione per quello che succede nel centrosinistra anche perchè manca davvero poco alle primarie di coalizione che decreteranno il candidato premier tra Bersani, Renzi, Vendola, Tabacci e la Puppato. Per i sanniti interpellati questa non è cosa da poco, visto che in molti vedono di buon occhio il trionfo di Pierluigi Bersani: "Sinceramente per me è simbolo di sicurezza rispetto a Vendola e Renzi - ha ammesso Angela, commessa 27enne in un negozio di un noto centro commerciale - andrò di sicuro a votare alle primarie ma proprio non ce la faccio a votare Renzi: non lo trovo sincero". Bersani incassa anche l'ok di Antonio, 74enne pensionato: "Non vedo alternative valide a Bersani, non è che mi entusiasma molto ma è un politico che conosce il fatto suo". Per Antonio, 45enne impiegato "Bersani è uomo di spessore e può continuare il lavoro di Monti limitando però quelle esasperazioni che sono state accentuate nell'ultimo periodo". Ma il popolo di sinistra del Sannio ha spiccate simpatie anche per Matteo Renzi e Nichi Vendola: il sindaco di Firenze ed il governatore della Regione Puglia sono le due speranze di chi vede in Bersani qualcosa di già visto. E' il caso di Luigi, 29enne, disoccupato: "Sono ancora indeciso ma credo che alla fine voterò Renzi. Lo trovo accattivante, preparato, non bada a fronzoli ed evita quelle critiche distruttive che hanno inguaiato la sinsitra nell'ultimo ventennio". Renzi è simpatico anche ad ex elettori di centrodestra: "Ho votato sempre Berlusconi - ammette Pierpaolo, 35enne dipendente in un negozio - ma la delusione è grande. Renzi mi piace, può essere davvero la soluzione per questo Paese. Non avrò problemi a votare centrosinistra per la prima volta". Anche Vendola ha i suoi seguaci: "Serve come il pane Nichi - affermano entusiasmati un gruppo di ragazzi - e poi non è vero che non è in grado di governare, quello che fa in Puglia è positivo specialmente per noi giovani. Ci speriamo proprio". Anche Annalisa, 44anni, di professione "mamma" come ci tiene a precisare, voterà Vendola: "C'è necessità di politiche sociali in questo Paese e lui è l'unico che può davvero pensare a noi. Gli altri li vedo distaccati, sono dischi rotti".

IL FENOMENO GRILLO, L'ASTENSIONISMO ED IL FASCINO DI SILVIO
Non solo centrosinistra. E' forte anche nel Sannio l'ondata di antipolitica. Sono in tanti che glissano la domanda e tirano avanti esclamando frasi del tipo: "Sono tutti uguali, non ci fidiamo" e poi l'espressione più in voga del beneventano: "E' una vergogna". Insomma, l'effetto Sicilia potrebbe accadere in minima parte anche nel Sannio: "Ma se non devo andare a votare a questo punto voto Beppe Grillo - ammette Luigi, un commerciante di S.Giorgio del Sannio - via tutti, cambiamo tutto e poche storie!". Grillo piace anche a chi non sembra disposto a votarlo: "Sicuro non lo voto - ci dice Marco, studente universitario - perchè ho deciso di disertare le urne. Però, se costretto, vado a votare Grillo: anzi, quasi quasi ci ripenso...". Perde colpi Antonio Di Pietro, non attrae più Gianfranco Fini mentre Casini non convince gli intervistati: "Va dietro a Monti - ha proseguito Luigi - non ha capito che Monti è antipopolare?". C'è anche chi ha nostalgia della Balena Bianca: "In uno stato "scassato" come questo - aggiunge solennemente Antonio - mica è da buttare via il ritorno della Democrazia Cristiana". Restano tanti a votare convintamente la coalizione di centrodestra: "Alfano va bene - afferma Mariagrazia, commessa 23enne - non mi piace la Santanchè e neppure la Mussolini. Ma stiamo scherzando? Però sempre meglio Berlusconi di Alfano". Giovanni, 34enne disoccupato è più categorico: "Ho sempre votato a destra - specifica - e continuerò a farlo però dei nomi fatti fin qui non mi piace nessuno. Spero torni Silvio". Berlusconi è il candidato più richiesto tra le persone intervistate da noi che voteranno la coalizione di centrodestra: "Mi auguro che faccia di nuovo Forza Italia - ammettono Giuseppe e Antonio - e vince di sicuro. Resta l'unico in grado di comandare". Solo domande in quello che non può essere definito assolutamente un sondaggio, ma è certo lo specchio del clima politico incerto in cui vive questo Paese.

Gaetano Vessichelli



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