A. S. Agata sbarca la BioArchitettura. Proposte ed esempi concreti per un futuro sostenibile

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Come esordio ci si può ritenere soddisfatti. ‘Il foglio bianco’, la manifestazione di BioArchitettura che si è tenuta ieri pomeriggio presso la Sala ex cinema Italia a S. Agata de’ Goti ha voluto lanciare un amo nel mondo delle costruzioni. “Il titolo della serata ‘Il foglio bianco’ vuole essere un elemento che ci sproni ad fare qualcosa di nuovo in realtà come la nostra” – ha sottolineato Antonio Falco, l’architetto santagatese che assieme alla collega Carmen Maddaloni, sono stati gli ideatori della manifestazione. “Per tanto tempo, la BioArchitettura è stata solo l’oggetto di conversazioni, ma poi ci siamo resi conto che solo parlandone con gli altri colleghi e con i tecnici, avremo potuto creare un nuovo filone d’interesse anche a S. Agata”. D’altronde l’attualità dei giorni scorsi, come gli eventi catastrofici della Sardegna, impongono una riflessione su un modo di costruire che sia differente dal passato. Un intervento esemplificativo sull’argomento è stato quello di Virginia Gangemi, Presidente dell’Istituto Nazionale di BioArchitettura (INBAR) della sezione di Napoli che ha illustrato diversi esempi di interventi che sono stati realizzati a Napoli ed in provincia, come il progetto provocatorio dei tetti – giardino sui palazzi dei Quartieri Spagnoli piuttosto che la spiaggia sostenibile a Bacoli. “S. Agata potrebbe essere una realtà perfetta per applicare la BioArchitettura, molto più della città. Oggi è sempre più presenta la sensibilità al tema ecologico – ha sottolineato la Cangemi – ma ancora c’è molta strada da fare, poiché ad esempio si è andati avanti negli studi sul risparmio energetico, ma non su quello dei materiali”. Ha abbracciato l’idea della BioArchitettura anche il neo presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Benevento Michele Orsillo, che ha sottolineato il ruolo primario delle costruzioni in legno, materiale ecologico per eccellenza, ma anche estremamente duttile. Inoltre, ha sottolineato come già nel titolo la manifestazione santagatese generasse processi innovativi interessanti. La manifestazione, inoltre, è stata patrocinata oltre che dall’ordine degli architetti di Benevento e dall’Inbar, anche dal Comune di S. Agata de’ Goti che è stato al tavolo dei relatori con il sindaco Carmine Valentino e l’assessore all’urbanistica Giuseppe Izzo. “Quella di questa sera è l’occasione per conoscere tecniche e tecnologie innovative che potranno essere un punto di riferimento per il futuro e trovare terreno fertile a S. Agata, dove c’è ancora tanto da fare in questo campo” – ha sottolineato nel suo intervento il sindaco Valentino, che ha avuto parole di elogio e di apprezzamento per l’architetto Falco e per l’iniziativa che ha proposto. Sulla stessa linea si è mosso Izzo che ha sottolineato come la BioArchitettura è qualcosa di concreto e reale che “consente al luogo in cui si applica di diventare parte integrante della costruzione”. L’intervento di chiusura è stato quello di Marcello Lanza, ingegnere ed esperto in costruzioni in legno che ha portato l’esempio concreto di Flumeri. Infatti, nel paese irpino, nel corso di quest’anno, è stata completata la costruzione dell’info box, una struttura di circa 60 metri quadri costruito grazie ai volontari che ogni anno si occupano della realizzazione del famoso “giglio”. I volontari impegnati alla costruzione della casetta hanno dimostrato e fatto comprendere l’uso della paglia e del legno come elementi della tradizione locale di Flumeri, ma anche come materiali innovativi e come esempio di come si potrà costruire in futuro. La casa, infatti, ha una struttura a secco in legno e balle di paglia ed è posizionata al centro del paese, in modo da essere visibile a tutti. La peculiarità dell’info box sta nel fatto che è stata prodotta con materiali a chilometro zero, a basso impatto ambientale, è efficiente sul piano energetico, a basso costo ed è facile da costruire. Quello sulla BioArchitettura è stato l’evento zero, sostenuto da aziende che hanno fatto da sponsor, come la Lattoneria Cotugno e la ditta De Rosa Costruzioni di S. Agata, la Progemat di Benevento e la Calceforte, ma anche grazie alla collaborazione di Luisa Viscione per l’elaborazione 3D Render e di Giulio Iannotta per la parte grafica, ma che si spera possa diventare un appuntamento fisso, nell’ottica della sostenibilità ambientale anche a S. Agata.

Nella Melenzio



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