Accordo quadro tra Unisannio e Comunita Montana del Taburno

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Piazza Guerrazzi, la sede dell'UniversitàPiazza Guerrazzi, la sede dell'Università

Lunedì 23 febbraio, presso la sede del Rettorato di piazza Guerrazzi, è stato firmato l’accordo quadro tra l’Università degli Studi del Sannio e la Comunità Montana del Taburno, rappresentate dal Rettore Filippo de Rossi e dal presidente Carmine Montella.
L’accordo prevede l’impegno da parte dell’Ateneo a compiere studi idonei ad accompagnare la transizione della Comunità Montana nella nuova forma istituzionale di Unione di comuni prevista dalla riforma del Titolo V della Costituzione che attribuisce alle regioni la potestà legislativa in materia di enti locali associativi. Le Unioni dei comuni (più grandi e meno numerose) hanno ereditato dalle Comunità montane tutte le funzioni svolte per lo sviluppo socio economico del territorio in tema di bonifica e tutela del territorio, politiche forestali e infrastrutture a servizio dell’economia. Si tratta di un’accelerazione nella gestione, ottimizzata e in forma associata, delle funzioni comunali che, in attesa che la Regione Campania le trasformi in legge, necessita urgentemente di una vera e propria ingegnerizzazione delle modalità operative in materia di coordinamento, cooperazione e strategia.
“La nostra Regione è costituita per tre quarti da zone montane molto fragili che presentano varie criticità come la tutela e la bonifica della montagna, la lotta agli incendi e al dissesto idrogeologico, il sostegno alle attività produttive e i problemi di spopolamento – ha dichiarato il Rettore de Rossi.
Rendere gli enti locali protagonisti dello sviluppo del proprio territorio significa cercare di mettere a punto un sistema che li doti di strumenti e modalità operative come la messa in rete dei servizi, il potenziamento delle infrastrutture informatiche, la scelta di strategie di sviluppo. L’Università degli Studi del Sannio ha queste competenze e l’accordo quadro sottoscritto con la Comunità Montana del Taburno, che prevede il coinvolgimento diretto dei nostri Dipartimenti in base alle loro specificità scientifiche, prosegue e rafforza la nostra politica di terza missione sul territorio.



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