Agenzie della Provincia nella polemica: fusioni e trasferimenti in vista

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Nostro servizio - Non c'è pace per le Agenzie partecipate della Provincia di Benevento. Solo qualche giorno fa, il grido d'allarme di Art Sannio Campania, raccolto dapprima sulle pagine  del Quaderno settimanale e successivamente su quelle del portale online ilquaderno.it. L'agenzia in house, per i Beni Culturali, relativamente alla gestione del Musa (il museo della tecnica e del lavoro in agricoltura in Contrada Piano Cappelle), si era dichiarata 'abbandonata' dalla Provincia.

Di oggi, invece, la polvere sollevata da un articolo del Sannio Quotidiano, a firma di Teresa Ferragamo, dal titolo 'Agenzie: sede di lusso per l'Asea'. In esso, in parole povere, la giornalista analizza l'insolita promozione' dell'Agenzia per l'energia e l'ambiente visto il prossimo trasferimento in una 'supersede' a Pezzapiana. Di qui le riflessioni della stessa Ferragamo: “Una scelta in contraddizione con quanto emerso nel consiglio provinciale del 29 dicembre quando la maggioranza aveva portato in aula un piano di riassetto delle agenzie che prevedeva la cessione di quote minoritarie del Marsec; il mantenimento delle partecipazioni (al 100% della Provincia) in Asea e Samte; in Art Sannio detenuta per il 51% dalla Rocca e per il 49% dalla Regione e in Sannio Europa, partecipata dalla Provincia al 94,5%”.

La Ferragamo in ultima analisi ha denunciato la stasi della Provincia da allora, da quel 29 dicembre, insieme alla ritenuta contraddizione in termini di una nuova sede per l'Asea (nella foto l'attuale sede).

Trapela al riguardo molta irritazione alla Rocca dei Rettori sull’attenzione ritenuta eccessiva e fuorviante da parte dei media sulle società partecipate. Più che privilegiare l’una o l’altra la Rocca sta pensando a delle fusioni tra Asea e Samte e tra Art Sannio e Sannio Europa. Alla Rocca di Aniello Cimitile (nella foto) l’irritazione è profonda perché viene addebitata una decisione alla Provincia che invece sarebbe stata presa in autonomia dalla sola Asea.


Sul ruolo svolto dall’Asea il Quaderno ha nei giorni scorsi pubblicato un servizio nel quale emergevano discordi pareri sulla sua reale utilità. Molto critico il consigliere provinciale del PDL Luca Ricciardi, di tutt’altro avviso e prodigo di particolari il presidente Antonio Calzone. Di seguito il testo integrale tratto dal Quaderno settimanale n. 598.

"Energia e ambiente sono i due ambiti di cui si occupa l’Asea, l’agenzia in house della Provincia di Benevento. Produce realmente risultati positivi per la società e i cittadini? Da una parte ci sono i suoi detrattori (al pari delle altre società provinciali). Primo fra tutti il consigliere del Pdl, Luca Ricciardi che ha chiesto, a più riprese, l’annullamento dei Consigli d’Amministrazione. Dall’altra parte il presidente Antonio Calzone, così come il direttore Fabio Tamburrino e il segretario Giovanni Cacciano, che hanno ovviamente difeso l’operato dell’Asea. In particolare, per Calzone spesso chi parla male delle Agenzie ne vorrebbe in realtà fare parte. Cosa, per certi versi, ovvia, visto il miraggio dell'assunzione e i tempi di lavoro 'pubblici' garantiti. Intanto nel Consiglio provinciale del 31 dicembre la Provincia ha deciso il mantenimento della partecipazione in tutte le società eccetto nella Marsec le cui quote saranno cedute.

“Quello dell’Asea – ha detto Ricciardi - è un ennesimo consiglio d’amministrazione messo in piedi per creare spazio nella lottizzazione politica. In realtà, non ha funzioni peculiari tali da poter giustificare la sua nascita”. Vediamo quindi di cosa si occupa l’Agenzia. Le due attività principali affidategli dalla Provincia riguardano il servizio di ispezione e controllo degli impianti termici e il presidio e monitoraggio tecnico ambientale della Diga di Campolattaro. La prima attività è stata concessa nel 2008 in attuazione della legge 10/91 e viene svolta per i Comuni con una popolazione inferiore a 40mila abitanti.

A dover presentare ogni anno comunicazione di avvenuta manutenzione della caldaia, corredata a un bollettino da pagare all’Agenzia (di somma diversa a seconda della potenza dell’impianto), sono tutti i Comuni del Sannio, eccetto Benevento. Per il capoluogo, infatti, il servizio dovrebbe essere effettuato dal Comune. Ma non avviene. In caso di mancata dichiarazione, sarà la stessa Asea a effettuare il controllo (su un campione pari al 5%) con una prevista sanzione che va da 84 euro a 252 euro. Dal 2004 il medesimo servizio era svolto da una società privata, la Italgas.

Il passaggio di consegne, comunque, è stato definito da Calzone (nella foto) un passo in avanti utile per poter lavorare in sinergia con il territorio e tutelare l’incolumità dei cittadini e dell’ambiente. “Quando ci si trova – ha detto il presidente dell’Asea - in presenza di attività vere, anche se di proprietà pubblica, non ci si può credere e bisogna sfasciare sempre tutto. Purtroppo, anche questo fa parte della società e l’accettiamo come qualsiasi critica anche se queste lamentele dovrebbero essere suffragate da fatti”.



L’Agenzia, così come, non è utile a nessuno, a parere di Ricciardi, per il quale “l’Asea non riesce a camminare con le proprie gambe e ha sempre bisogno di nuove erogazioni e competenze sottratte alla Provincia”. “Anche la verifica degli impianti termici – ha aggiunto il consigliere provinciale del Pdl - è un adempimento che va osservato, ma non è giusto sovradimensionare e caricare di significati alcuni servizi solo per tenere in piedi un baraccone. Ci aspettiamo, piuttosto, idee forti rispetto alle fonti rinnovabili e a progetti qualificati da mettere in campo”.

Per Calzone chi parla male delle Agenzie (ma non ha fatto alcun nome al riguardo) “strumentalizza le situazioni a seconda degli interessi e spesso ne vorrebbe far parte”.
“L’Asea – ha sostenuto ancora il presidente - non ha un’organizzazione appesantita, ma snella e fatta da professionisti veri che altrimenti non potrebbero avere rapporti con istituzioni e università a livello europeo”. A lavorare con contratto a tempo indeterminato in essa sono in nove. Quattordici persone invece si occupano della Diga di Campolattaro, a tempo determinato (le medesime che svolgevano le mansioni per la cooperativa che prima si occupava del servizio), e poi ci sono gli ispettori (di numero variabile), scelti tramite short list. Restio nel concedere queste informazioni è parso il direttore Tamburrino, convinto poi dal fatto che i bilanci siano pubblici. Tutti possono consultarli sul sito della stessa agenzia (alla voce Documenti – Trasparenza). Nella medesima pagina è possibile reperire anche dati (aggiornati però al 16 febbraio 2009) circa i compensi spettanti ai componenti del Consiglio d’Amministrazione.

Come detto, dal 1° gennaio 2010, l’attività dell’Asea è concentrata anche presso l’invaso di Campolattaro. “I nostri dipendenti – ha detto Tamburrino - fanno assistenza all’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione deputato al monitoraggio tecnico. Da qualche anno la Provincia di Benevento ha deciso di puntare sulla Diga, nata come struttura idraulica per fini irrigui. Vorrebbe realizzare un grande impianto idroelettrico e l’Asea è pronta ad affrontare questa sfida”.

Un'altra attività dall’agenzia è quella concentrata sull’educazione alle buone pratiche ambientali negli istituti scolastici. Si chiami ‘Caravan 2.0’, ‘Ecodoccia’, ‘L’Energia va a scuola’ l’obiettivo è sempre far comprendere l’importanza del risparmio energetico e idrico. Ancora oggi, sono in distribuzione, presso la sede in Via San Massimiliano Kolbe, erogatori d’acqua a basso consumo che possono essere richiesti da strutture ricettive e sportive, dopo aver compilato un modulo scaricato dal sito www.aseaenergia.eu. Tramite esso è anche possibile reperire numerose informazioni sulle attività dell’agenzia. Il sito appare aggiornato con una certa frequenza.

Tra i progetti consultabili, ve ne sono alcuni approvati dalla Commissione Europea e di cui l’agenzia in house della Provincia di Benevento è partner. A illustrarceli è stato Cacciano. Essi dovrebbero dimostrare chiaramente, secondo i responsabili dell’Asea, come, a differenza di quanto molti affermino, la società non gravi sulle casse provinciali, ma riesca a essere apprezzata anche in contesti internazionali. Tra questi c’è ‘Gp Wind’ (biennale) il cui partner capofila è il Governo scozzese. Finalità è costruire e promuovere buone prassi per conciliare lo sviluppo dell’energia eolica (offshore e onshore) con la realtà ambientale nel suo complesso. Compito dell’Asea è la stesura di un caso studio sul territorio del Fortore; ‘Life + - Conservazione di habitat e specie nelle faggete del Sic Massiccio del Taburno’ (durata di 5 anni). Il soggetto capofila è in tal caso la Provincia di Benevento.

L’Asea si occupa pure della comunicazione, della redazione dei piani di pascolo, di marketing territoriale edelel comunicazioni con la Commissione europea. C’è, infine, ‘Learning to Live Sustainably’ (3 anni) “per la diffusione – ha sostenuto Cacciano - di informazioni agli studenti su risparmio energetico, riscaldamento, energie rinnovabili e utilizzo dell’acqua”. Sul filone, insomma, di ‘L’Energia va a scuola’. Fa parte, infatti, della Campagna Energia Sostenibile per l’Europa (See).

L’Asea, società per azioni a totale partecipazione della Provincia di Benevento, è nata nel giugno 2006 e ha iniziato la sua attività nel 2007".



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