Al via in Campania i saldi 2017. Informazioni e consigli per fare buoni affari

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Saldi invernali 2017 al via. L’ora X è scoccata questa mattina con un giorno in anticipo rispetto allo scorso anno e si concluderà il 2 aprile in Campania.

L’evento è atteso tanto dagli esercenti quanto dai consumatori. Da ambo le parti si ripongono speranze per i buoni affari. Al momento è difficile fare previsioni attendibili, siamo solo all’inizio e molti negozianti preferiscono non sbilanciarsi. Altri, sfoderando un sorriso, ammettono di essere scaramantici e ci invitano a ripassare tra qualche giorno per un riscontro oggettivo. Sul fronte dei consumatori c’è meno reticenza. I dati di Confesercenti rivelano che un italiano su due, il 58%, si dichiara interessato o molto interessato agli acquisti. Due su tre aggiungono di essere intenzionati ad acquistare abbigliamento.

Lo scorso anno le previsioni si attestavano su una spesa media di 346 euro a famiglia per capi d'abbigliamento, calzature e accessori. Secondo l'Adoc (Associazione difesa orientamento consumatori), invece, nel 2017 la cifra sarà più bassa e si attesterà sui 250 euro a famiglia, con acquisti che si concentreranno soprattutto nell'ultimo periodo delle promozioni. Un cliente su quattro, inoltre, farà acquisti online, l’ultimo spauracchio temuto dagli esercenti.

Nonostante i dati Istat diano in crescita il potere di acquisto delle famiglie italiane, di fatto stamattina i negozi di Benevento non sono stati presi d’assalto come qualcuno poteva ritenere. Non erano così speranzosi i commercianti però, quasi rassegnati all’andamento acquisti degli ultimi anni. "Ci aspettiamo movimento, ma non un afflusso esagerato" - commenta,  non senza una nota di rammarico e di rassegnazione, Stefano Calandra, titolare di un negozio di calzature del Corso Garibaldi - "Conosciamo già la realtà della città e sappiamo cosa aspettarci. Ci sono condizioni avverse e non sono solo quelle atmosferiche”.

Lamenta quanto la clientela sia difficile da accontentare, anche in periodo di saldo, quando invece ci si aspetterebbe un atteggiamento diverso. Comprare in saldo dovrebbe comportare la scelta tra quello che rimane della vendita stagionale, ma così non è. “I saldi attivati subito dopo le festività natalizie non ci aiutano” - continua ancora Calandra che ricorda come in passato gli stessi partissero a fine febbraio. “Noi da negozianti abbiamo acquistato la merce da poco tempo e tagliare già il 30% sui prezzi certo non è una buona prospettiva in sé”. Dello stesso parere è Giuseppe Pastore, altro commerciante del Corso Garibaldi, titolare di un negozio di pelletterie. “Quest’anno non si prospetta migliore dello scorso anno. I saldi servono solo a recuperare i soldi investiti. Non ci aspettiamo di più”.

Di poco più ottimista è Annalisa Iarrusso, che gestisce un negozio di intimo uomo-donna. Spera di recuperare l’invenduto delle feste natalizie, ma aggiunge con molta franchezza che la crisi non lascia molte speranze. “I clienti ti spingono ai saldi…prematuri, in quanto già prima delle date ufficiali passano ad informarsi sulla data di apertura della stagione dei saldi e si è in qualche modo costretti ad operare sconti anzitempo”.

Alla crisi economica si deve aggiungere anche quella climatica. Il clima particolarmente mite dell’autunno non ha invogliato il consumatore all’acquisto di capi invernali. E’ da supporre pertanto che i clienti dei prossimi saldi avranno a disposizione un assortimento di prodotti superiore alla media da acquistare a prezzo scontato. Ma stamattina la pioggia e la neve in alcuni paesi limitrofi hanno ulteriormente procrastinato le attese degli esercenti.

In attesa di un clima più favorevole ecco una lista delle informazioni basilari cui fare riferimento per gli acquisti in saldo. Si tratta di indicazioni diramate dalle maggiori associazioni di consumatori.

Le regole dei saldi. Consigli utili

Tutti le associazioni dei consumatori mettono in guardia dai finti saldi. L’Intesa dei consumatori (che riunisce Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) ha aggiornato il decalogo per il cliente con regole per fare buoni affari e prevenire possibili trabocchetti. Il consiglio è sempre lo stesso: rivolgersi al negozio di fiducia o tenere d’occhio l’oggetto ambito prima e dopo l’inizio dei saldi per essere certi che il prodotto sia davvero scontato. L’esercente deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto.

E’ opportuno conservare lo scontrino per aver diritto alla sostituzione dei capi (regola che vale anche per ciò che si acquista in saldo) e per denunciare eventuali vizi della merce entro due mesi dalla data in cui si scoprano eventuali difetti.  I commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. In merito alla collocazione, gli articoli in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale. Se ciò non fosse possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli. Consentire al cliente di provare i capi è una scelta del negoziante. Altro dovere del rivenditore è quello di accettare i pagamenti con carte di credito e bancomat anche durante i saldi, se nel suo negozio è esposto l’adesivo che indica queste forme di pagamento.

Sonia Caputo - Carmen Chiara Camarca

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