All'Asilo31 assistenza legale e scuola d'italiano per migranti

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Protesta migranti QuesturaProtesta migranti Questura

L’altro giorno il blitz della Cgil in una delle strutture che accolgono i migranti nel centro sannita, nello scorso week le proteste dei rifugiati nei pressi della Questura di via De Caro per chiedere condizioni di vita migliore ed il rilascio dei documenti. Il L@p Asilo31 propone una serie di eventi come sportello gratuito per l’assistenza legale e una scuola d’italiano, per dimostrare vicinanza a chi fugge da guerre e carestie.

“Le lotte dei migranti esplose nelle ultime settimane presso i centri di accoglienza della città non possono di certo rimanere inosservate e continuare a lasciare indifferente il mondo politico ed istituzionale della nostra comunità”.

Così, Pasquale Basile del L@p Asilo31 interviene sugli ultimi eventi che in città hanno visto i migranti, prima vittime di una scritta indegna cancellata dai cittadini del quartiere e poi al centro di alcune proteste.

“I richiedenti asilo – dice l’attivista – non votano e per questo, soprattutto in fase pre - elettorale, non è fonte di interesse per le forze politiche locali tutte prese nel commentare gli ultimi sondaggi come se fossero quest’ultimi ad essere determinanti per migliorare le condizioni di vita della nostra città. Certo sarebbe bello capire se le forze politiche comprese quelle che nell’immaginario collettivo detengono il copy right del cambiamento come il M5s, avessero un’idea rispetto al funzionamento di tali centri ma soprattutto avessero un’idea su come praticare un’accoglienza degna di questo nome nei confronti di persone che piaccia o non piaccia diventeranno membri della nostra comunità”.

“Le lotte dei rifugiati di questi giorni – fa notare il L@p Asilo31 – danno alla nostra città una grande lezione di civiltà e dignità perché in primo luogo svelano un primo grande inganno che è quello dei 35 euro al giorno che, secondo una credenza errata e diffusa strumentalmente, i richiedenti asilo prenderebbero. I 35 euro al giorno vanno invece ai centri che gestiscono l’accoglienza di queste persone, accoglienza che in gran parte dei casi non è finalizzata ad una vera integrazione. I rifugiati vengono ammassati in tanti in casermoni lontani dai centri abitati, senza alcuna prospettiva, senza mediatori culturali, senza documenti, senza alcuna assistenza legale, abbandonati a se stessi a vagare lungo le arterie che collegano le periferie e le contrade preso il centro cittadino. Bene ha fatto la Cgil, in maniera solitaria e con coraggio, a mostrare alla città quello che accade in questi centri e soprattutto ad interpellare il Prefetto che nella gestione di tali strutture gioca un ruolo decisionale centrale in concerto con le istituzioni locali”.

“La Prefettura di Benevento – conclude – deve farsi carico delle sue responsabilità in materia di accoglienza e integrazione e soprattutto in merito all’accesso ai documenti per favorire la libera circolazione dei rifugiati”.

Poi l’annuncio, “ora all'Asilo sarà aperto uno sportello gratuito per l’assistenza legale e dal 18 ottobre partirà anche la scuola di italiano, a mettersi a disposizione per le lezioni, sono stati gli alunni del quinto anno del Liceo Linguistico Guacci di Benevento”.



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