"Aprire i porti", Cgil, Cisl e Uil contro Salvini: presidio a Benevento

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Foto: SOS MediterraneeFoto: SOS Mediterranee

I sindacati lanciano manifestazione dinanzi la Prefettura contro la decisione del Ministro degli Interni di chiudere i porti. Hanno aderito: Anpi, Acli, Libera, Alilacco e Liberi e Uguali.

Cgil, Cisl e Uil prendono posizione rispetto alla decisione assunta da Matteo Salvini, leader della Lega e ministro dell’Interno del Governo Conte, rispetto alla chiusura dei porti italiani. Decisione avallata anche da Danilo Toninelli(M5S) e a capo del dicastero delle Infrastrutture e Trasporti.

Come noto, la nave Aquarius di SOS Mediterranee ha accolto a bordo 629 naufraghi, presenti anche donne in stato di gravidanza e bambini, ed era diretta verso le acque italiane. Da qui la decisione di Salvini, scaturita anche dalla volontà di lanciare un messaggio ‘forte’ sul tema dell’immigrazione all’Europa che avrebbe lasciato sola l’Italia ad affrontare la questione. Una scelta discutibile, quella di Salvini, che ha sprigionato una valanga di critiche.

I sindacati, hanno deciso di mettersi al fianco di chi chiede che i diritti e l’umanità venga rispettata e per questo il prossimo 14 giugno, alle ore 10.00, terranno sotto la Prefettura di Benevento un presidio per chiedere di riaprire tutti i porti, non si può fare politica sulla pelle della povera gente.
“Uomini, donne e bambini che scappano dalle proprie terre – spiegano Cgil, Cisl e Uil – per chiedere il rispetto delle proprie condizioni, dei propri diritti, più di tutto, il diritto alla libera esistenza. Noi non ci stiamo alle politiche scellerate varate da questo governo che fa il forte con i deboli e il debole con i forti, infatti non parla mai di lotta alla corruzione, alla evasione fiscale, alla camorra. Noi, non ci stiamo ad alimentare un clima di odio verso i migranti, la civiltà di un popolo si misura sul grado di accoglienza che é in grado di mettere in campo”.

Questo invece l'appello lanciato dalle organizzazioni sindacali e al quale hanno aderito Libera, Anpi, Alilacco e Acli. 

"Si tratta di non perdere i nostri valori fondanti che sono ideali di giustizia sociale, di dignità, di libertà, di rispetto per ogni vita umana, indipendentemente dal colore della pelle, del credo, della cultura, non possiamo voltarci dall’altra parte. Sono mesi che si sta alimentando un forte odio verso i più deboli, in questo caso, i migranti, alimentando un clima di paura, xenofobia e razzismo.

Siamo Sanniti, un popolo orgoglioso e solidale, che ha sempre accolto, che non ha avuto paura di contaminarsi, di colorarsi, di mescolare culture, usi e costumi. Siamo la più piccola Provincia della Campania, del Sud, quel SUD che l’altra sera attraverso i Sindaci di Napoli, Reggio Calabria, Messina e Palermo ha gridato APRIAMO I PORTI, quel Sud che nonostante le mille difficoltà, la fame di lavoro e di diritti, ha fatto prevalere la sua più grande ricchezza, un Cuore immenso. Aprite i porti a quei bimbi, neonati e donne incinte, sono nostri fratelli e nostre sorelle, sfidando questo Governo fascio-leghista.

Sono donne, uomini e bambini che meritano di avere una speranza, quella di ricostruire il proprio futuro fatto non più di guerre, di carestie, di fame.
...Perchè ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto...i giusti gli risponderanno 'Signore quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare o assetato ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto ad uno solo dei miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a me' Matteo...non Salvini..".

Liberi/e Uguali Sannio ha aderito convintamente al presidio indetto da CGIL, CISL e UIL: #apriteiporti .
"Saremo presenti - spiegano - per non perdere i nostri valori fondanti che sono ideali di giustizia sociale, di dignità, di libertà, di rispetto per ogni vita umana, indipendentemente dal colore della pelle, del credo, della cultura. Da italiani, meridionali e sanniti, non ci voltiamo dall’altra parte".



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