Eolico. Cerreto Sannita ratifica una scrittura privata, Fronte Sannita Difesa della Montagna: "E' legale?"

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Giuseppe Fappiano - Fronte Sannita per la Difesa della MontagnaGiuseppe Fappiano - Fronte Sannita per la Difesa della Montagna

Forte denuncia del Fronte Sannita per la Difesa della Montagna.

Secondo l'associazione ambientalista la delibera n° 181 del 23/10/2018 del Comune di Cerreto Sannita, in cui si approva una scrittura privata con la società “Eolica San Lupo s.r.l.” di Rovereto (provincia di Trento), si approva una non bene precisata ”scrittura privata” con la società “Eolica San Lupo s.r.l.” di Rovereto (provincia di Trento), sarebbe stata "stranamente pubblicata all'albo pretorio solo il 14/02/2019, ben centoquindici giorni dopo l'adozione".

Con la delibera viene autorizzato l'attraversamento delle strade vicinali di Cerreto Sannita dei mezzi super-articolati della ditta eolica impegnata alla costruzione di un impianto eolico industriale ai confini di Cerreto Sannita in comune di San Lupo. Per questa disponibilità la società eolica si è impegnata a corrispondere al comune di Cerreto Sannita un risarcimento per “compensazioni ambientali” pari a 80.000 euro.

Poichè l'attività di costruzione e di funzionamento di un impianto eolico genera - a parere dell'associazione - "un'infinità di gravissimi danni", la società Eolica San Lupo s.r.l., costretta ad attraversare il territorio di Cerreto Sannita, propone all'amministrazione la sottoscrizione sulla suddetta “scrittura privata” con cui, a fronte dei preventivati e sicuri danni, propone un risarcimento economico per “danni ambientali” ma richiede:“ l'autorizzazione al transito in deroga alle limitazioni di massa limite complessiva a pieno carico sulle strade vicinali denominate “Serre Monte Coppe, Monte Coppe, strada vicinale Sant'Angelo n. 1”.

L'associazione sottolinea un passaggio della scrittura privata che giudica importantissimo: ”Si richiede una deroga alle limitazioni di massa limite complessiva a pieno carico”.  Quindi, per esempio, si autorizza il passaggio del ponte sul Cappuccini o su canali di scolo che attraversano le strade, tombini ecc… possono essere sollecitati oltre il massimo consentito. Nella “ scrittura privata” però, non si fa menzione delle strade del centro storico del paese.  E non poteva essere altrimenti poiché per questo tipo di lavori e per le dimensioni e l'abnorme tonnellaggio degli automezzi e del loro carico, è vietato l'attraversamento sistemico delle aree urbane. Infatti i progetti eolici devono prevedere precisamente i tipi di mezzi, la sommatoria dei chilometri percorsi da tutti i mezzi ed il consumo del carburante per contabilizzare il tonnellaggio di CO2 emesso in atmosfera".

"Il comune di Cerreto Sannita - spiega l'associazione - non era coinvolto nel progetto altrimenti la Regione Campania sarebbe stata obbligata a convocare, in conferenza di Servizio dove il comune avrebbe dovuto esprimere il proprio parere ed in quella sede chiedere le eventuali compensazioni ambientali. Invece l'Eolica San Lupo s.r.l. vista l'impossibilità e le difficoltà incontrate nell'utilizzare il percorso previsto nel progetto approvato (utilizzo della Strada Provinciale 182- ex SS 87- tra San Lupo e Pontelandolfo all'altezza dell'edicola votiva) ha optato nel corrispondere un “obolo” all'amministrazione comunale di Cerreto Sannita che, lo ha accettato pensando di aver fatto un affare con l'eolico".

L'Associazione giudica che l'attraversamento del centro abitato di Cerreto Sannita dai grossi mezzi esporrebbe i cittadini "a danni irreversibili sulla loro salute poiché le emissioni pericolose non si vedono ma si respirano e si accumulano subdolamente negli organismi fino a che questi non produrranno i loro malefici effetti".

Giuseppe Fappiano, presidente del Fronte Sannita della Montagna, afferma: "Ci sembra che sia un'azione politicamente ed amministrativamente inconcepibile esporre i cittadini ad agenti inquinanti o derivanti dagli scarichi di questi mastodontici mezzi di cui gli effetti devastanti sulla salute umana sono noti accettando un'obolo di 80.000 euro senza fare un benché minimo ragionamento o, almeno informarsi, su queste ricadute".

Poi passa a porre una serie di quesiti all'Amministrazione comunale. "Resta da chiarire alcune cose - aggiunge infatti - che ci sembrano alquanto importanti. Cosa c'entrano con le “compensazioni ambientali” il contributo di 10.000 euro (già corrisposti) per sponsorizzare un evento di natura culturale? Con quale delibera di Consiglio Comunale è stata approvata la variazione al bilancio e su quale capitolo sonno state iscritte le suddette somme? Quale evento culturale è stato sponsorizzato e con quale delibera è stata autorizzata la spesa? Su quali capitoli saranno iscritte le successive somme pari a 70.000 euro?". 

Fappiano, infatti, precisa che "le compensazioni ambientali, come recita perfettamente il D.M. 10/09/2010 non possono essere somme da iscrivere in bilancio come somme meramente patrimoniali o economiche ma sono somme ed opere che devono essere effettuate o commissionate alla stessa ditta che ha provocato i danni ambientali di cui il Comune ne chiede il ripristino. Non sappiamo quanto sia legale approvare con una delibera di giunta, resa immediatamente eseguibile senza i poteri del consiglio, con la quale si ratifica una “scrittura privata” tra l'amministrazione comunale di Cerreto Sannita ed una ditta privata. Ed allora è necessario un chiarimento e chiedere preventivamente l'intervento del Prefetto e denunciare alla magistratura ed alla Corte dei Conti di appurare la liceità dell'atto".
 



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