Non una di meno. Striscione a Palazzo Paolo V: al via la mobilitazione per "Lotto Marzo" - VIDEO

12:4:2 1759 stampa questo articolo
Lotto MarzoLotto Marzo

Atto simbolico questa mattina che segna l'inizio della mobilitazione verso l'otto marzo. 

30 giorni. Tanto manca all’8 marzo ed a quello che sarà lo “sciopero globale delle donne”. Un momento promosso dalla rete “Non Una di Meno – Benevento” che è al lavoro per sensibilizzare e promuovere non solo l’iniziativa ma anche i temi della condizione della donna.

Come primo atto, questa mattina, da Palazzo Paolo V, lungo il centralissimo Corso Garibaldi, è apparso uno striscione: “Che fai lotto marzo?”. Un atto simbolico – svolto anche in altre città del Paese – ma allo stesso tempo forte, che segna l’inizio della mobilitazione, condita anche da un fitto volantinaggio per chiamare a raccolta tutti.

Questo l’appello

«Anche quest’anno ricorre l’otto marzo e anche quest’anno ci prepariamo ad incrociare le braccia e a liberare il nostro tempo! Facendoci forza di un movimento femminista globale che ha saputo mettere al centro, dell’agenda e del dibattito politico, la questione di genere, trasformandola nell’elemento propulsore di una tensione trasformatrice totalizzante, anche quest’anno, ri-significhiamo l’otto marzo con lo sciopero globale delle donne, uno sciopero dalla produzione e riproduzione sociale, dai ruoli di genere, da una normalità sempre più disumana ed escludente, da una normalità che ci vittimizza e strumentalizza.
Scioperiamo da ogni attività lavorativa, formale od informale, gratuita o retribuita. Scioperiamo dalle dimissioni in bianco, dal lavoro nero, scioperiamo dalla disparità salariare tra uomo e donna (che varia tra il 20% il 40% in base all’ambito professionale), dai ricatti sessuali e dalle molestie sui luoghi di lavoro, da quel lavoro di cura disconosciuto cha ancora troppo spesso grava sulle nostre spalle. Scioperiamo dai ruoli di genere, quelli che ci imprigionano e che, in un cerchio che si chiude quasi naturalmente, alimentano la violenza e si nutrono della violenza stessa; dalla sempreverde cultura dello stupro;
Scioperiamo contro la violenza di genere, che è strutturale, perché attraversa sistematicamente ogni ambito e spazio della nostra vita, dal lavoro alla scuola, dalla famiglia agli ospedali, dalle relazioni ai tribunali. Scioperiamo contro la violenza che subiamo in quanto donne, che non ha colore della pelle e da chi vorrebbe convincerci del contrario, contro chi specula sulla nostra pelle per legittimare politiche securitarie e razziste;
Scioperiamo contro il Governo del “Cambiamento” e le sue manovre liberticide, che “cambiano”, ma in peggio, la vita delle donne e di tutte le marginalità sociali; scioperiamo contro la circolare Salvini sullo sgombero delle occupazioni, la Legge Sicurezza, il DL Pillon, le mozioni antiabortiste targate Lega, perché vi riconosciamo un complessivo disegno patriarcale, razzista ed autoritario, un piano in cui riecheggia l’avanzata delle Destre Reazionarie, in Europa come nel mondo.
Insomma: Scioperiamo tutto! Spezziamo, per 24 ore, una consuetudine che ci opprime, che ci fagocita, che ci vorrebbe mansuete e silenziose. Produciamo una piccola crepa, tutte insieme! Stringiamo relazioni per produrne di nuove, più significative! Scioperiamo contro l’indirizzo politico espresso chiaramente dal nuovo esecutivo e proviamo a dettarne un altro, più umano, egualitario, femminista. A partire da questo otto marzo, a partire da noi, a partire dalla nostra città».



Articolo di Attualità / Commenti