Benevento 2 giugno 2019. Le celebrazioni della Festa della Repubblica

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Festa della Repubblica. Cerimonia del 2 giugno 2019Festa della Repubblica. Cerimonia del 2 giugno 2019

Si avvicina il 75° anniversario della Festa della Repubblica. Motivo ancora maggiore per celebrare ancora e sempre, con momenti solenni come quello di oggi, il 2 giugno.

Perchè non si dimentichi e si rinverdisca nella memoria collettiva il collante e la spinta propulsiva che i nostri nonni, dopo aver patito anni di guerra, con tragedie e privazioni, prima tra tutte quella della libertà, si diedero come obiettivo per ricostruire il futuro. Quello che noi viviamo oggi, con tutti i suoi difetti. Eppure liberi di autodeterminarci, continuamente, grazie agli appuntamenti periodici delle elezioni, scegliendo chi di volta in volta vogliamo ci rapresenti, guidi e governi. 

Diamo forse per scontato queste libertà, eppure non si può mai abbassare la guardia. Mai pensare che questa non possa esserci sottratta, perchè in tante latitudini, ogni volta che appare l'uomo forte all'orizzonte, le libertà possono essere compresse. Non è necessario che ciò sia fatto in modo vistoso o con violenza, ma nondimeno ciò può essere ottenuto in modo subdolo. Con la derisione, l'emarginazione, il disprezzo e il pubblico ludibrio del potente di turno ai danni di chi dissente. Questa è sempre coercizione e limitazione della volontà. Riportiamo di seguito, i messaggi che il presidente Mattarella ha indirizzato, per l'occasione alle Forze Armate ed ai prefetti. Non c'è modo migliore per comprendere il perchè della giornata di oggi e il perchè vada sempre coltivato il ricordo delle nostre radici Repubblicane e Costituzionali.

Il messaggio del Presidente Sergio Mattarella alle Forze Armate

"Ricorre oggi la data di fondazione della Repubblica: la Festa degli italiani.

Sono stati, questi, settantatré anni di pace per il nostro Paese, garantiti dai valori di libertà, giustizia e democrazia su cui si fonda la nostra Carta costituzionale, riferimento per ogni cittadino e guida per chiunque sia chiamato a responsabilità a favore della collettività.

Sono i valori che ci accomunano ai popoli d'Europa con i quali condividiamo la costruzione di un percorso basato sui medesimi principi di rispetto dei diritti umani, di vigenza dello stato di diritto, di solidarietà e coesione fra popoli, rivolte all'interno e all'esterno dell'Unione Europea.

Le Forze Armate, con abnegazione, professionalità, senso delle istituzioni e spirito di servizio verso la comunità, hanno concorso, ieri, alla liberazione dell'Italia e contribuiscono, oggi, tanto sul territorio nazionale quanto nelle numerose e diversificate aree di crisi, alla realizzazione delle finalità indicate dalla Costituzione, costituendo un prezioso presidio di stabilità e sicurezza, risorsa per il progresso pacifico della comunità internazionale.

Nel ricordo di quanti, operatori in questo spirito, hanno dato la loro vita per costruire, difendere e diffondere tali valori, rivolgo un pensiero commosso ai caduti e alle loro famiglie, gravate da dolore incolmabile. Il loro sacrificio rappresenta esempio e monito per le giovani generazioni dei soldati, marinai, avieri, carabinieri e finanzieri, ai quali la Repubblica affida il compito di preservare e rafforzare oggi e per il futuro le stesse condizioni di pace e libertà che ci hanno donato.

Nel giorno della festa della Repubblica mi è grato formulare alle donne e agli uomini delle Forze Armate di ogni ordine e grado, il più fervido e riconoscente augurio.

Viva le Forze Armate, viva l'Italia".

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica, ha inviato un messaggio ai Prefetti d'Italia


«Cari Prefetti,

desidero rivolgere il mio saluto a voi e a quanti, ricoprendo pubbliche funzioni, festeggiano oggi il 73° anniversario della fondazione della Repubblica: a tutti voi, consapevoli dell’onore e della responsabilità di rappresentarne le istituzioni, è affidata la testimonianza viva e praticata dei valori di libertà, democrazia e uguaglianza posti alla base della nostra Costituzione.

La pluralità e diversità, che la Carta repubblicana ha voluto garantire, vive nella leale collaborazione fra lo Stato e le autonomie, nella sinergia fra i livelli di governo, nell’esercizio quotidiano dei principi di solidarietà e sussidiarietà, finalizzati ad assicurare l’unità della nazione insieme all’efficacia dell’azione pubblica.

Ai Prefetti, attori di coesione sociale e istituzionale, spetta il compito di favorire un’efficace sintesi delle complessità e di porsi al servizio delle istanze dei territori, non solo per farsene interpreti presso le autorità centrali di governo, ma anche per offrire soluzioni stimolando intese e collaborazioni in sede locale.

Oltre alla vigilanza che i Prefetti sono chiamati a garantire sul sereno e regolare svolgimento delle competizioni elettorali, resta fondamentale l’azione rivolta alla prevenzione di possibili forme di condizionamento delle amministrazioni locali da parte della criminalità organizzata. A tutela della libera determinazione degli organi elettivi, permane attuale l’esigenza di combattere i fenomeni di mafia e corruzione che sottraggono illecitamente risorse alle collettività e alle loro prospettive di crescita, alterando gli equilibri di mercato e le dinamiche competitive fra operatori economici.

Nel vostro costante impegno a tutela della sicurezza e serenità della convivenza, vi orienta lo spirito della Costituzione repubblicana, dei diritti e doveri dei cittadini che essa proclama così come dei limiti che pone alle autorità, nel segno del primato della legalità. Il coordinato impegno delle Forze di Polizia rappresenta una leva fondamentale per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche e affrontarne le paure, prevenendo possibili spinte irrazionali alla violenza e al rifiuto delle regole.

Il sentimento di appartenenza ad una comunità coesa e solidale si cementa, altresì, attraverso l’equilibrato contemperamento degli interessi, essenza della funzione di mediazione che i Prefetti esercitano in più ambiti, alla ricerca di un punto di incontro che anteponga il bene generale alle convenienze particolari.

È un compito tanto più delicato nel momento in cui, specie in alcune aree del Paese, le incertezze del ciclo economico sembrano non offrire solide prospettive a molti lavoratori, soprattutto giovani, ed alle loro famiglie. La condizione di donne e uomini in difficoltà – che richiama ciascuno all’adempimento degli inderogabili doveri costituzionali di solidarietà – è alleviata dalle reti di protezione sociale attive sui territori, spesso con il concorso generoso del volontariato e dell’associazionismo, che meritano la stima e il sostegno delle istituzioni.

Con questi auspici, confidando che il 2 giugno possa essere momento di rinnovata riflessione sul significato profondo del pubblico servire, rinnovo i più cari auguri di buon lavoro a voi Prefetti, alle istituzioni locali ed a quanti condividono con voi la celebrazione dell’anniversario repubblicano».
 



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