Benevento, inchiesta Udeur: Carlo Camilleri dall’ospedale al carcere. Scocca ai domiciliari, Cardone e Lombardi in libertà
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Ulteriori sviluppi nell’inchiesta sull’Udeur. Carlo Camilleri è stato tradotto nel carcere di Capodimonte dall’ospedale Rummo dov’era ricoverato dal 15 gennaio. Il giorno dopo anche lui, noto imprenditore cittadino e consuocero di Clemente e Sandra Mastella, era stato destinatario di un provvedimento di arresto analogamente ad altri dirigenti dell’Udeur, amministratori e funzionari pubblici. Camilleri si era ricoverato per un malore al Rummo. Lì la mattina del 16 è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Francesco Chiaromonte, su richiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Camilleri è stato accusato di una serie di gravi reati che vanno dalla corruzione, alla turbativa d’asta, concussione, distruzione di atti. Ed è stato addirittura individuato come il capo di un’associazione a delinquere, legata strettamente all’Udeur. L’imprenditore è rimasto piantonato fino a oggi in ospedale dove è stato anche interrogato il 20 gennaio, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Intanto cambia la situazione, ma in meglio, per altri indagati nella stessa inchiesta, oltre Sandra Lonardo Mastella di cui parliamo in altra news di questo portale. Antonello Scocca, collaboratore di studio di Camilleri, uno dei tre finiti il 16 in carcere, ha ottenuto sempre oggi pomeriggio gli arresti domiciliari per la decisione dello stesso Tribunale del Riesame. Tornano invece in libertà dagli arresti domiciliari Nino Lombardi, presidente della Comunità Montana del Titerno, Francesco Cardone, presidente dell’Ordine degli Ingegneri del Sannio e Letizio Napoletano, responsabile dell'ufficio tecnico comunale di Cerreto Sannita.