Benevento. Sfila per le vie del Corso Garibaldi il Corteo del 25 Aprile

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Corteo 25 aprile 2018Corteo 25 aprile 2018

Ha sfilato lungo il Corso Garibaldi il corteo del 25 Aprile, vi hanno preso parte ACLI – ANPI – ARCI – CGIL – CISL – LIBERA - L@P ASILO 31 – MDP-ART.1 – PARTITO DEMOCRATICO – POSSIBILE – SINISTRA ITALIANA – SOGNI DI UN MONDO DIVERSO – UIL – UISP e il sindaco di Sant'Agata de' Goti Carmine Valentino.

L'Italia sembra dimenticare i simboli. Abbiamo avuto purtroppo per troppo tempo chi ha teorizzato la cancellazione di uno dei momenti fondanti della nostra esistenza. Se oggi siamo qui e possiamo dirci liberi, lo dobbiamo alla lotta per la resistenza al nazifascismo e la vittoria con la liberazione quel fatidico 25 Aprile 1945.

Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate. Il Comitato di Liberazione Nazionale, il cui comando aveva sede a Milano, era presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani.

Purtroppo anno dopo anno le fila dei cortei, i momenti delle celebrazioni sono sempre meno partecipati. A ciò ha contribuito la cultura dell'ultimo ventennio che ha stigmatizzato la ricorrenza, facendola passare come una retorica di parte che volesse fagocitare tutti gli altri. Ma questa argomentazione capziosa ha mirato invece a nascondere l'essenza della ricorrenza. Il 25 Aprile segna la rivincita della libertà sulla tirannia. La rivincita di un intero popolo sull'oppressione interna e sull'occupazione nazista. Non è il tempo che determina la perdita di significato di quei momenti, ecco perchè vanno alimentati con le ricorrenze e con i simboli delle celebrazioni.

Per non dimenticare chi siamo, per non dimenticare da dove veniamo. Per saperci orientare nel nostro percorso, futuro, di nazione libera. Per saper fare le scelte di campo, avendo imparato quali furono nel nostro passato quelle sbagliate. Perchè le scelte politiche di oggi, diventeranno i bivi della storia che studieranno un domani le generazioni future. La festa della Liberazione è e deve essere momento di unione, e tale è stata agli inizi e poi durante tutta la cosiddetta "Prima Repubblica".  Così come il 4 Luglio in USA o il 14 Luglio in Francia. Ricorrenze queste ultime che si protraggono da secoli, eppure non sono meno sentite o abbandonate. Facciamo in modo di non far sparire un nostro simbolo, o smarriremo noi stessi.



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