Caro fitti, esenzione su imposte. Del Vecchio disegna una "Zona franca" per il rilancio del commercio

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Corso Garibaldi Corso Garibaldi

“Zona Franca e azioni contro il caro fitti per rilanciare il commercio nel centro storico”. Il candidato sindaco Raffaele Del Vecchio ha incontrato gli esercenti del corso Garibaldi.

“Zona Franca Urbana per il centro storico di Benevento e per altre aree commerciali della città. Si tratta di una misura già sperimentata, con successo, al rione Ferrovia e al rione Libertà, dove sono state ben 425 le imprese che hanno usufruito di questa opportunità, ottenendo agevolazioni significative: esenzione dalle imposte sui redditi, sull’Imu e dall’imposta regionale sulle attività produttive ed esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. Un percorso, questo, da condividere con il Ministero per lo Sviluppo Economico. Per quello che riguarda invece ciò che è di esclusiva competenza del Comune, da Sindaco promuoverò azioni volte a calmierare i costi di affittodei locali commerciali, una delle problematiche più sentite tra gli operatori del corso Garibaldi”.

Così il candidato sindaco di Benevento per il Partito Democratico alle prossime elezioni amministrative di giugno Raffaele Del Vecchio che, presso un locale cittadino, ha incontrato i commercianti del corso Garibaldi.

“Molteplici le cause che hanno determinato questo stato di crisi per il commercio, non tutte di natura locale: perdita del potere di acquisto dei cittadini, spostamento degli acquisti sul web, apertura dei grandi centri commerciali. Lo spopolamento del commercio nei centri storici sta interessando tutte le città medie, non solo Benevento, come segnalato da uno studio effettuato da Confcommercio e Unioncamere. I centri storici stanno mutando pelle: spariscono gli esercizi tradizionali e compaiono iniziative specializzate nel ‘free time’, il tempo libero”.

“È il caso del corso Garibaldi, storicamente specializzato nel settore dell’abbigliamento e delle calzature, tra i comparti più colpiti in assoluto dal commercio via internet. E se è vero che fa male vedere i negozi chiusi lungo il corso, è altrettanto vero che occorre il coraggio della riconversione. Alcuni lo stanno facendo, basti pensare a chi sta puntando sulla vendita di souvenir e di prodotti tipici locali, oggi possibile grazie ai turisti che giungono in città dopo il riconoscimento Unesco”.

“Saremo al fianco dei commercianti – conclude Raffaele Del Vecchio – anche con progetti specifici, per difendere chi già opera e per attrarre nuovi investimenti. Il percorso di rigenerazione economica del centro storico va costruito insieme: imprese e amministrazione”.



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