Centro sotico di Apice: Le critiche di Altrabenevento sullo Studio di Fattibilità

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Apice, il castelloApice, il castello

L'associazione Altrabenevento ha inoltrato al Comune di Apice una nota per riassumere i motivi delle critiche sullo studio di fattibilità da porre a base di gara per il Project Financing del Centro Storico del comune. Per oggi, infatti, è prevista la seduta della Conferenza dei Servizi proprio per la valutazione dello Studio approvato con Delibera di Consiglio n. 3 del 20 febbraio 2013.
L'associazione contro il malaffare ha, infatti, rilevato che l'Amministrazione Comunale di Apice “con l'approvazione di detto Studio assicura di essere proprietaria dell'80% dei beni pubblici e del patrimonio immobiliare di Apice Vecchia, ma tale assunto non trova riscontro in atti idonei a dimostrare tale titolo”.
A quanto riporta Altrabenevento, non sarebbero mai stati firmati gli atti di cessione di gran parte di quel patrimonio immobiliare dai proprietari al Comune a seguito di concessione di contributi post terremoto e/o di assegnazione di lotti di proprietà in Apice Nuova. “L'amministrazione comunale – affermano nella nota Gabriele Corona, Alessandra Sandrucci e Vincenzo Fioretti - solo di recente a seguito di avviso all'Albo Pretorio ritiene di poter iscrivere al patrimonio dell'Ente parte di quei beni con una procedura che sarà senz'altro oggetto di opposizioni ed impugnative”.
Verrebbe meno quindi il presupposto per il Project Financing perché – per l'associazione - l'Amministrazione di Apice non sarebbe in grado di indicare, neppure alla data odierna cioè a distanza di oltre due mesi dall'approvazione dello Studio di Fattibilità in Consiglio Comunale, i beni di proprietà che l'eventuale investitore privato dovrebbe tenere in concessione.
“Di conseguenza l'Amministrazione non è in grado di indicare nel bando del Project Financing quali diritti giuridici (diritti di prelazione, proprietà indivise, ecc..) gravano sui beni oggetto di intervento”, affermano gli esponenti di Altrabenevento che proseguono: “Insistiamo nel segnalare inoltre la difformità essenziale dello Studio di Fattibilità rispetto al Piano Territoriale Coordinamento Provinciale (PTCP) approvato con delibera del Consiglio Provinciale n. 27 del 26 luglio 2012 la cui verifica di compatibilità è stata approvata con Delibera di Giunta Regionale n.596 del 19/12/12 pubblicata sul BURC n. 68 del 29/12/12.
Infatti con l'approvazione definitiva di tale Piano è stata confermata la istituzione del Corridoio Ecologico per una fascia di 300 metri dalle sponde del Fiume Calore. E' evidente che tutta l'area di Apice Vecchia, che secondo lo studio di Fattibilità dovrebbe rientrare nel Project Financing, ricade in detto Corridoio Ecologico”.
Il secondo problema, quindi, riguarderebbe l'impossibilità di effettuare nuove edificazioni nei corridoi ecologici, così come previsto dalla legge, mentre “il Consiglio Comunale con la Delibera n. 3, quindi successiva all'approvazione del PTCP, ha approvato lo Studio di Fattibilità, che tra l'altro prevede nella relazione introduttiva la 'realizzazione ex novo di strutture di ampie superfici che ospiteranno contenitori per eventi culturali rivolti ad un più ampio pubblico.....'.”
Secondo Altrabenevento, la previsione di nuova edificazione è “confermata più volte dallo Studio di Fattibilità peraltro con la scelta di linguaggi progettuali e costruttivi in assoluta contraddizione con le caratteristiche architettoniche del Centro Storico”.
Per l'associazione, quindi, il Consiglio Comunale di Apice avrebbe “ignorato” l'esistenza del PTCP, assicurando, invece, che lo Studio di Fattibilità sarebbe conforme agli strumenti urbanistici vigenti.
“Invece – precisa l'associazione - proprio il PTCP obbliga i Comuni ad adeguare il proprio strumento urbanistico alle previsioni imposte dallo strumento sovraordinato. Del resto la Legge Regionale n. 16/2004 e succ. mod. impone anche al Comune di Apice di dotarsi del Piano Urbanistico Comunale”.
“Per questi motivi – concludono i tre rappresentanti di Altrabenevento - appare ancor più grave la decisione del Comune di Apice di non invitare la Provincia di Benevento alla Conferenza dei Servizi relativa allo Studio di Fattibilità in questione”.



Articolo di Hinterland di Benevento / Commenti