Chiusura pronto soccorso Sant'Agata de' Goti, cittadini protestano. Mastella: "Troppe cose non vanno"

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Protesta contro la chiusura del pronto soccorso di Sant'Agata de' GotiProtesta contro la chiusura del pronto soccorso di Sant'Agata de' Goti

Sulla vicenda della possibile chiusura del Pronto Soccorso è intervenuto il sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Intanto, i cittadini protestano dinanzi la sede del nosocomio. 

È scoppiata questa mattina, a Sant’Agata de’ Goti, la protesta dei cittadini per la possibile chiusura – la data fissata sarebbe quella del 16 settembre prossimo – del Pronto Soccorso presso l’Ospedale Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Al momento, si tratta di voci anche se dalla direzione sanitaria non arrivano voci di smentita.

La mobilitazione è nata sul web ed in poco tempo nei pressi del nosocomio saticulano si sono radunate diverse decine di persone. Ad intervenire sulla vicenda, anche il sindaco di Benevento. “Quanto avevo detto si è verificato. Il pronto soccorso a Sant'Agata de’ Goti – scrive Clemente Mastella – è morto. Io credo che occorra una seria riflessione. I motivi non sono personali con la direzione ma oggettivi. Si vuole aprire un tavolo di discussione. Sono e siamo disponibili. Ma così non va. Troppe cose non vanno. Chi ne soffre è la popolazione, soprattutto quella più povera. E non è giusto”.

In pratica, dalle indiscrezioni che filtrano, il Pronto Soccorso potrebbe essere trasformato in un PPI (Punto Primo Intervento) che, dunque, vedrà la sola presenza di un infermiere – nella fascia oraria 20.00 /8.00 e il non supporto del laboratorio analisi e della radiologia che invece, nella fascia oraria 8.00/20.00 continuerebbero a funzionare. Ma chi trasferirà o trasporterà i pazienti? Dubbi, domande, interrogativi, che attanagliano i cittadini santagatesi che da questa mattina sono in presidio ed attendono risposte, certe. 



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