Coltivazione di canapa sativa in Europa: ecco dove è proibita (e dove è legale)

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Coltivazione di canapa sativa in Europa:Coltivazione di canapa sativa in Europa:

Oggi come ieri, la coltivazione di canapa è una questione che desta discussioni in tutta Europa. Infatti, non tutti gli Stati ne consentono la coltura per uso personale o medico.

Per chi fosse interessato, a oggi è possibile trovare erba legale di qualità online a base di cannabidiolo (CBD), sostanza che non ha alcun effetto psicoattivo sul cervello e non provoca dipendenza, diversamente dal tetraidrocannabinolo (THC).

Questo articolo ha l’obiettivo di fornire un quadro generale in merito alla coltivazione legale di cannabis in tutta Europa, ponendo l’accento su quegli Stati membri che consentono il possesso di piante in casa e l’uso per scopo personale e medico.

Marijuana legale in Europa: sono pochi gli Stati membri in cui è concessa la coltivazione per uso personale

Canapa legale: cosa dicono gli Stati membri UE

La legislazione sulla coltivazione di cannabis in Europa non è unitaria. In altre parole, alcuni Stati membri hanno dato il via libera per il consumo, altri per la coltivazione, mentre altri ancora hanno adottato politiche più restrittive. 

A partire da dicembre del 2021, il Lussemburgo è la prima nazione che ha legalizzato la produzione domestica e il consumo di cannabis per scopo ricreativo. In Olanda invece, ne è consentita la vendita ma solo nei luoghi autorizzati, ossia i tanto conosciuti coffee shop.

La marijuana è invece illegale nei seguenti Paesi dell’Unione europea:

  • Francia;
  • Grecia;
  • Regno Unito;
  • Germania;
  • Finlandia;
  • Irlanda.


In altre nazioni come Spagna, Svizzera e Belgio la coltivazione è consentita dalla legge.

Diversa è poi la questione dell’impiego di canapa per scopi terapeutici.

Per esempio, il Regno Unito e la Danimarca hanno reso la cannabis medica legale a partire dal 2018, ma sono effettivamente pochi i pazienti che riescono ad accedere al programma, rispetto a Paesi come Francia e Italia.

Malta e Lussemburgo: primi Stati UE a dire sì alla coltivazione di canapa

Insieme al Lussemburgo, Malta è un altro dei pochi Stati membri che ha legalizzato la cannabis, depenalizzando addirittura la coltivazione per uso personale.

I cittadini che abbiano raggiunto la maggiore età dunque potranno coltivarla nelle proprie abitazioni fino a un massimo di quattro piante di canapa.

In più, il Paese ha dato l’ok anche per il trasporto di un quantitativo non superiore ai sette grammi, ma permane il divieto di fumare marijuana in pubblico e davanti ai bambini.

Dopo il Granducato è la volta di Catalogna, Paesi Bassi e Belgio a legalizzare la cannabis (ma con le dovute limitazioni)

La Catalogna è un altro caso interessante. Nel 2017, la regione autonoma spagnola aveva legalizzato la cannabis, inclusa la coltivazione. Tuttavia, la capitale ha contestato la legge regionale, dichiarandola incostituzionale. Ma, per fortuna dei sostenitori della cannabis catalani, questa legge è in parte ‘sopravvissuta’.

A oggi, è possibile infatti coltivare delle piantine in casa, purché queste non siano visibili dalla strada o da luoghi considerati pubblici. Come detto nel precedente paragrafo, anche i Paesi Bassi consentono il consumo e la vendita di cannabis. Per quanto concerne la coltivazione, è possibile purché non si superi il massimo di cinque piante in un’abitazione.

Ad ogni modo, la critica mossa all’Olanda riguarda principalmente la mancata chiarezza nella legislazione, che ha portato a un fenomeno di vero e proprio commercio illegale.  Questo ha fatto sì che il Paese assumesse una connotazione fortemente negativa agli occhi degli altri Stati membri.

Ultimo è il Belgio, in cui la coltivazione per uso personale è legale. Tuttavia, chi possiede due piante rischia di essere severamente punito dalla legge. Da ciò ne consegue che la coltivazione di una pianta è consentita e rientra nel pieno rispetto della normativa.

In più, il governo belga ha recentemente approvato la coltivazione di canapa per scopi medici all’interno dello Stato membro stesso, foraggiando la ricerca sul cannabidiolo (CBD) e sul tetraidrocannabinolo (THC).

Conclusioni

Questo articolo aveva l’obiettivo di sottolineare le forti differenze tra i diversi Stati membri dell’Unione Europea in merito alla coltivazione di canapa. Se da una parte, nazioni pioniere e all’avanguardia come Lussemburgo e Malta hanno dato il via libera per la sua coltura, non tutti i Paesi sembrano dello stesso avviso.

Si è visto infatti che ci sono delle nazioni, come Germania, Regno Unito, Finlandia, ecc. che la proibiscono severamente. In altri Paesi invece, come Olanda e Belgio, è consentita la coltivazione a uso personale, con un limite massimo di piante per ogni abitazione.

C’è poi il curioso caso della regione autonoma spagnola, la Catalogna, in cui viene approvata una legge – dichiarata poi incostituzionale dalla capitale – in cui viene dato l’ok per la legalizzazione della marijuana light. In linea generale, è possibile affermare che l’Europa non sia un continente tendenzialmente favorevole alla coltivazione di cannabis per uso personale e che quindi la strada da percorrere sia ancora lunga.

Certo è che sono numerosi gli studi condotti in merito ai vantaggi della cannabis medica, seppur permangano tanti medici di tutta Europa scettici sulla sua efficacia.

Per concludere, ad oggi è possibile acquistare dell’ottima cannabis legale su siti come Justbob, considerato dai più del settore un punto di riferimento per la vendita di prodotti nel pieno rispetto della normativa.



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