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30/01/2015 :: 16:50:6

Campese (Camera di Commercio): ‘L’Ente di Benevento tra i più virtuosi in Italia’


Antonio Campese, presidente della Camera di Commercio di Benevento
Antonio Campese, presidente della Camera di Commercio di Benevento

“Siamo tra le Camere di Commercio più virtuose d’Italia. La storia e la credibilità di quest’ente vanno difesi da accuse sterili e inspiegabili attacchi di bile” – è stato il commento del presidente Campese alla conferenza stampa di questa mattina in Camera di Commercio. “Chi non punisce il male comanda che si faccia. E’ un errore diffuso e popolare credere che coloro che si lamentano più rumorosamente a favore di un ente pubblico siano quelli più preoccupati del suo benessere, anzi di solito emerge il contrario. L'autorevolezza di un ente come la Camera di Commercio non può essere compromessa da soggetti che non hanno le carte in regola per pontificare sulla gestione finanziaria dell'ente. La provincia di Benevento merita di più e questa governance legittimamente e democraticamente eletta è impegnata giorno per giorno a fare il possibile per promuovere le eccellenze del nostro territorio con le risorse date. Sono stato democraticamente eletto e ho recuperato il consenso e l’apporto di tutte le sigle significative, affrontando di tutto, presentandomi con coerenza. Mi è stato insegnato che la parola successo solo nel dizionario viene prima della parola sudore”.
A chi chiede il commissariamento dell'ente, Campese ha risposto che “arrivano tardi. Manovre anti-Sannio e napolicentriche furono tentate già ai tempi del rinnovo degli organismi camerali. Un tentativo di sabotare ancora una volta l'autonomia del Sannio per farne una succursale di Napoli o Avellino che fallì. E se non c'erano allora le condizioni per un commissariamento dell'ente, figuriamoci adesso. Oggi ci sono i presidenti della Camera di Commercio degli ultimi 20 anni, i rappresentanti di tutte le organizzazioni che siedono in giunta e consiglio per difendere l'autorevolezza e la produttività di un ente che non merita di essere messo alla berlina da chi con le menzogne cerca di conquistare la visibilità smarrita o mai avuta. Noi siamo aperti al confronto con tutti, ma i numeri sono numeri, e quelli non mentono. Ci sono organizzazioni che hanno una rappresentanza certificata e altre che millantano numeri che non hanno. Sulle spese per il personale – ha continuato Campese - diciamo che quelle fornite dai detrattori di quest’ente erano inesatte. L'ente ha un certo numero di dipendenti. Quale sarebbe la soluzione che quelle sigle propongono? Il licenziamento? Che lo dicano apertamente. Ma gli stipendi si pagano. C'è una crisi economica in atto dal 2008 e le aziende chiudono a Benevento come a Milano. Ma come si può semplificare una questione di politica economica tanto complessa dicendo che è tutta colpa della Camera di Commercio di Benevento? Si sfiora il ridicolo. In questa fase di cambiamenti, occorre unire gli sforzi per tentare di salvare l'autonomia della Camera di Commercio di Benevento fino all’ultimo respiro. Il nostro territorio non può essere condannato al depauperamento istituzionale, ma le nostre associazioni devono essere credibili”.
Campese è poi passato a dare qualche dato sul Bilancio Preventivo. “Come tutte le Camere di Commercio, anche il Bilancio di previsione di questo ente ha subìto una contrazione delle entrate a seguito delle recenti disposizioni legislative che hanno ridotto il diritto annuale (35% in meno) per un importo di 1.715.000 euro. Ciò nonostante – ha continuato il presidente - la Camera ha coperto il minore introito per il diritto annuale con l’utilizzo di avanzi patrimonializzati degli anni precedenti. L’avanzo utilizzato è stato destinato alla copertura degli interventi economici pari a 1.800.500 euro. Si è potuto operare in tal senso grazie all’equilibrio economico, finanziario e patrimoniale della Camera che è collocata tra le 47 più virtuose d’Italia. La spesa del personale, pari a 1.550.000 euro, che potrebbe sembrare eccessiva rispetto alle minori entrate, in realtà tiene conto per circa 250mila euro dell’eventuale assunzione di unità lavorative previste dalla dotazione organica di 46 unità rispetto alle 25 effettivamente presenti che garantiscono il funzionamento dell’ente nella pienezza delle sue funzioni. La spesa del personale, inoltre, è determinata sulla base dei Contratti collettivi nazionali di categoria degli enti locali come Comune e Provincia ed è certificata dal Collegio dei revisori dei conti e nel conto annuale presentato dalla Ragioneria generale dello Stato – Corte dei Conti. Il Collegio dei revisori è peraltro composto da due dirigenti del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Economia e delle Finanze e da un rappresentante della Regione Campania. L’ente è soggetto altresì al controllo della Corte dei Conti cui va inviato annualmente anche il conto giudiziale dell’Istituto Cassiere. Ad oggi l’ente non ha mai ricevuto rilievi dagli organi di controllo. Il funzionamento ammontante a 1.840.000 euro tiene conto che circa 500mila euro rappresentano i versamenti dovuti allo Stato per le varie norme sulla riduzione della spesa pubblica nonché imposte (Ires, Irap), tasse e tributi (Tari e Imu) E CIRCA 350mila euro per quote associative obbligatorie dovute a UnionCamere nazionale e regionale. Se a tale importo aggiungiamo 200mila euro necessarie a garantire l’automazione dei servizi telematici alle imprese, il funzionamento delle due sedi camerali incide sul bilancio per soli 790mila euro circa (energia elettrica, riscaldamento, vigilanza, manutenzione, pulizia). Tutte queste informazioni sono reperibili nella Relazione al preventivo pubblicato sul sito della Camera di Commercio di Benevento” – ha concluso Campese.

A cosa serve questo ente inutile?? Solo a mantenere i nullafacenti e a spennare gli associati con l'ennesimo balzello. #chiudiamoletutte le camere di commercio!! Antonio   Picca -  - 

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