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14/02/2013 :: 13:1:1

La protesta dei fortorini: 'Psaut trappola. S.Bartolomeo ha bisogno di un ospedale non di spot elettorali'


nella foto de 'Il Quaderno.it' ecco come si presenta il saut di Foiano Valfortore dal 13 febbraio 2013
nella foto de 'Il Quaderno.it' ecco come si presenta il saut di Foiano Valfortore dal 13 febbraio 2013

"Siamo delusi? Secondo lei? Solo un grande spot elettorale, un'apertura ad orologeria e non si sono neppure resi conto che, così facendo, hanno peggiorato la situazione". Ieri l'inaugurazione in pompa magna del Psaut di San Bartolomeo in Galdo, tra sorrisi e un leit motiv: "Dopo 50 anni abbiamo ridato dignità alla comunità fortorina". Basta spostarsi di soli quattro chilometri e constatare, come spesso accade, che a riflettori spenti la realtà è un'altra. Foiano Valfortore, poco più di un migliaio di abitanti, comune sannita collocato nel bel mezzo della vallata: "Proprio per questo motivo dovremmo essere un punto di snodo del Fortore - ci fa notare un anziano del posto - siamo in posizione baricentrica anche se è vero che siamo penalizzati dalle strade e dai collegamenti". Se a San Bartolomeo in Galdo si festeggia l'apertura del Psaut, a Foiano si decreta la chiusura del Saut: "Stamattina hanno messo i sigilli, il personale è stato spostato a San Bartolomeo. Non abbiamo più nulla". Non si parla d'altro nei bar o in piazza S.Giovanni dove fanno capannello un nutrito numero di pensionati. La verità è che l'apertura del Psaut non è andata giù a nessuno, ma i foianesi non vogliono certo puntare il dito contro gli abitanti di San Bartolomeo in Galdo: "Ci mancherebbe! - esclama un 50enne del luogo - i nostri vicini meritano ben altro però. Il Psaut è una farsa bella e buona, hanno combinato un papocchio, si sono fatti l'autogol". Cerchiamo di capire qualcosa in più: "Il problema viene dal Piano Regionale Sanitario (giugno 2009) - ci spiega un altro residente attirato dalle lamentele degli anziani - che è sbagliato e non tiene conto delle esigenze del territorio. Il Psaut, a distanza di chilometri da un ospedale vero e proprio può trasformarsi in una vera e propria trappola. Metti caso che un abitante di Montefalcone si sente male e chiama i soccorsi, parte l'ambulanza dal Psaut, va a prelevare il paziente, poi se prende atto dopo una cura che l'uomo ha bisogno di un ricovero in ospedale, cosa fa? Va a Benevento e, dunque, torna indietro, perdendo tempo prezioso e percorrendo strade dissestate quando c'è un ospedale a 15 minuti da San Bartolomeo, per la precisione a Lucera, che si raggiunge facilmente". Perchè non andare direttamente a Lucera dunque? "Perchè è in provincia di Foggia, ed il Piano Regionale Sanitario prevede che l'ospedale di competenza è quello di Benevento. Molto meglio, a questo punto, affidarsi alla Misericordia che è dotata di mezzo di soccorso per raggiungere la più vicina Lucera". Insomma, si rischia di non fare affidamento al Psaut di San Bartolomeo, ma affidarsi ai volontari. In questo modo la nuova struttura rischia di venire buona solo per futili medicazioni: "E non era meglio, a questo punto - mi fa notare un'altra persona - tenere in vita i Saut? San Bartolomeo in Galdo ha bisogno di un ospedale vero e proprio, oppure di un Saut". In pratica, secondo gli abitanti di Foiano Valfortore, il papocchio è l'apertura del Psaut. La differenza tra i due presidi sanitari è la seguente: il Saut è un servizio di assistenza ed urgenza territoriale , mentre il Psaut è per l'attività di primo soccorso ambulatoriale territoriale. Ecco perchè i foianesi parlano di trappola: secondo il loro ragionamento la struttura comporterebbe dei rischi, per i pazienti in primis ma anche per gli operatori. Un cittadino, in pratica, si sente male e si reca al Psaut ignorando però che la struttura in questione non è un Pronto Soccorso, non è dotata di un cardiologo, di un rianimatore, di un radiologo e, sopratutto, non c'è la sala operatoria: si rischia di perdere tempo prima di giungere in una struttura sanitaria appropriata, cioè a Benevento. Con il Saut questo iter non è previsto. Ecco il paradosso.

LA CURA: SPOSTARE I MEDICI DI BENEVENTO IN ZONA. DAL PDL MOSSA ELETTORALE
Messaggio recepito insomma, ma quale può essere la soluzione? Come già anticipato dal sindaco di Molinara, Giuseppe Addabbo che si recò assieme ad altri primi cittadini lunedì scorso al Palazzo del Governo di Benevento, una scelta plausibile dell'Asl e del direttore generale Michele Rossi, poteva essere quella di dotare anche San Bartolomeo di un Saut o lasciare quello esistente a Foiano Valfortore, oppure, spostare dodici medici dal presidio di Benevento (ritenuti superflui per la città capoluogo che può contare su due ospedali con rispettivo Pronto Soccorso) da trasferire nel Fortore e non "sacrificare" i dodici medici del Saut appena chiuso: "Siamo pieni di problemi - hanno assicurato gli anziani in piazza S.Giovanni - ma questo servizio, paradossalmente, ha sempre funzionato. Tante volte è stato decisivo per la nostra salute, anche per molti di noi che ora sono qui a discutere". No alla guerra tra poveri però: "Abbiamo massimo rispetto per i sanbartolomeani - hanno assicurato i "vicini" di casa - e meritano una grande struttura sanitaria. L'inaugurazione del Psaut è una farsa, fatta dal Pdl in piena campagna elettorale. Anche lo spostamento della guardia medica a Castelfranco in Miscano, dove c'è un sindaco candidato con il Pdl, è campagna elettorale. Chi non conosce bene la situazione e non abita qui leggerà sui giornali che è stato aperto l'ospedale a San Bartolomeo in Galdo dopo 50 anni. Non è così, hanno inaugurato una struttura dotata di una sola ambulanza, decentrando i servizi di soccorso. Avete idea di cosa significa per noi superare la montagna per raggiungere Benevento? Il valico Casone Cocca è di difficile accesso, specie nei mesi invernali. Dall'altra parte, grazie all'Amborchia, possiamo raggiungere un ospedale vero e proprio in poco tempo. Non ci resta che affidarci alla....Misericordia". Attendiamo le prime settimane di gestione del Psaut per capire se le cose sono cambiate in peggio.
Gaetano Vessichelli

Ultima modifica 14/02/2013 alle ore 13:1

Tutti i politici che sono venuti in passerella dovevate farli passare sotto " Le Forche Fortorine " Peccato.....avete perso una buona occasione. tremendo   63 -  - 
Voglio complimentarmi con Lei per l'artiocolo il quale rispecchia la realtà dei fatti.COMPLIMENTI antonio   cilenti -  - 
qua il problema è uno, non ci stanno soldi e si devono accentrare i servizi se no si perdono. La struttura cosi grande di S.Bartolomeo si deve usare , dopo 50 anni e tanti milioni spesi :troppi saut sono dispersivi e non si possono tenere (situazione economica campana a livello sanitario è critica ,ma davvero e si deve sperare che non chiudono altri presidi).A mio avviso la soluzione è che il Psaut deve avere personale molto qualificato dove giungono le emergenze, li in caso di complicazioni ttraverso la centrale operativa 118 far partire verso ospedale attrezzato piu vicino disponibile sia per posto che per patologia della complicazione ( che non è detto sia Lucera o Foggia o Benevento), in caso sia grave fal partire l'eliambulanza che ricordo esiste,dunque un eliporto funzionante, e far collaborare centrali operativi di BN,FG,CB. Poi avere diposponibile una ambulanza rianimativa per il solo Fortore,ripeto rianimativa..Dunque ad abbaiare e scannarsi tra vittime si rischia di perdere tutto( anche quel poco che si ha) e sulla carta paesini di 2-3mila abitanti residenti sulla carta e in realta molto meno soprattutto vecchietti ( che se muore facile a dire causa natuaale)sono un nulla in confronto alle criticità di intere città e Napoli detta legge,I sindaci e cittadini lottino insieme per avere un eliporto funzionante,una ambulanza in piu e che sia rianimativa e collaborazioni a tre province sul 118 il resto è solo campanilismo e danno per tutti mario   n -  - 
Il fatto che vi siano stati molti sindaci a festeggiare all'inaugurazione non può che far inorridire, prima chiedono la sospensione della delibera del dirigente Rossi e poi a festeggiare l'apertura. Dobbiamo dire che lo staff del Psaut si sono ritrovati senza riscaldamenti, in uno scantinato, non prendono i telefoni e mal organizzato...un fiore all'occhiello!!! Giovanni   Fac -  - 
Da Foiano non si raggiunge in 15 minuti Castelvetere. Da Ginestra non si raggiungono altri paesi in 15 minuti. Da San Bartolomeo si raggiungono circa 5 paesi, compreso Castelvetere che ha diritto alla salute come gli altri. Con una postazione a San Giorgio la Molara si raggiungono gli altri paesi in 15 minuti. Quindi, carte alla mano, la miglior soluzione è questa, per non parlare delle statistiche e del fatto che San Bartolomeo è il paese più grande con più aziende e quindi (probalisticamente)con maggiore bisogno. Allo stesso modo dovrebbero disporsi i Vigili del Fuoco. Non dimentichiamo, tra l'altro, che il 118 come i pompieri il Giudice di Pace e altro erano tutti presenti a San Bartolomeo! Senza pensare al nostro orticello, dovremmo rivedere un pò tutti i servizi, ad esempio, a San Giorgio la Molara dovrebbe istituirsi un Saut e la sede dei vigili del fuoco, ma nello stesso tempo dovrebbe cedere il giudice di pace ad esempio a San marco che perderebbe i pompieri.A San Bartolomeo, servono i Pompieri e quest'ultimo potrebbe cedere qualche servizio a Foiano che ha perso il 118. E' giusto che se si sente male qualcuno a Castelvetere l'ambulanza (da Foiano) ci mette almeno 35 minuti?E un'incendio? I cittadini di Castelvetere hanno diritti minori dei Foianesi? Se vogliamo il progresso, smettiamola con questi inutili e dannosi campanilismi! citt   adino -  - 
signor Gennaro, il pronto soccorso,come dice lei dovrebbe stare vicino a un ospedale.non so' se lei e' della zona,io si e le dico che era meglio il saut a Foiano che e' centrale,e a Ginesta che copriva il resto del territorio.....se non conosce le strade e la realta' del territorio sarebbe meglio nche lei non esprimesse giudizi e poi non mi venga a dire che non sono manovre politiche per favore maria   servodio -  - 
Sangregorio ha portato a casa il risultato per la sua rielezione il prossimo anno. Alberto   Facchiano -  - 
Il Saut è come se fosse un servizio esclusivo di Pronto Soccorso con ambulanza disponibile. Il Psaut, invece, è un bel po' più grande e fa un passo in avanti. Esso in pratica è un posto di primo soccorso dove i pazienti che vi giungono possono essere trattati per la fase acuta, in questo caso anche per complicanze cardiologiche o respiratorie, e poi, una volta stabilizzati, avviati verso strutture di più alto impegno assistenziale. Insomma, un bel passo avanti rispetto al Saut. Tutto il resto sono solo proteste dannose al nostro territorio gennaro   masullo -  - 
Bah,le critiche politiche ci stanno, ma dire che a San Bartolomeo ci vuole l'Ospedale!!! Chiudono quelli esistenti, figuriamoci se aprono un ospedale in un paesino di 5000 anime!Il Psaut è quello che ci vuole, un medico con infermiere fissi li, un ambulanza con medico sempre li e senza dare adito alle ciance se è urgente l'ambulanza può andare direttamente a Lucera o Foggia, come è capitato varie volte! Per cortesia, lo spot elettorale c'è stato, ma dall'altra parte c'è stato un certo Mario Pepe e Cimitile e per di più un certo Umberto del basso de caro ha accompagnato i sindaci dal prefetto per richiedere la sospensione della delibera dell'asl!Azz, quindi il PD non fà campagna elettorale!Assolutamente!Il resto è solo sterile polemica, accesa e mantenuta viva da chi fà campagna elettorale pro e contro! Siamo   realisti -  - 
bravissimo vessichelli! le cose stanno esattamente così! gianni   mof -  - 

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