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23/05/2013 :: 11:20:26

Ludopatia: Lettera di una lettrice del Quaderno.it: 'Ha rovinato la mia famiglia'




Una lettrice ha scritto al Quaderno.it per denunciare la difficile situazione che sta vivendo la sua famiglia a causa della ludopatia e per chiedere al sindaco di Benevento di intervenire per tenere sotto controllo il fenomeno, magari impedendo che le slot machine siano presenti nel centro cittadino.

Riceviamo e pubblichiamo
"Buongiorno Direttore,
mi chiamo Anna ed ho 30 anni. Sono madre di un figlioletto di tre anni, e sono sposata da quattro anni. Vi scrivo questa lettera sperando che la stessa venga pubblicata, in modo da dare visibilità alla mia situazione, ma nello stesso tempo, a quella di tantissime altre famiglie.
Arrivo subito al dunque. Mio marito, da un paio d'anni a questa parte, ha preso fortemente il vizio del gioco, ed in particolare si sta giocando di tutto nelle VLT e nelle slot machines. Lavoriamo sia io che lui, ciò nonostante non riusciamo più ad arrivare a fine mese, e quei pochissimi risparmi che avevamo messo da parte nel tempo, si sono volatilizzati, appunto, nelle slot.
Litighiamo spesso, non c'è più pace in casa nostra. Cosa che non è mai successo prima, dai dieci anni di fidanzamento al post matrimonio. Eravamo una coppia affiatata, vivevamo l'uno per l'altro, c'era serietà, armonia, benessere.
Tutto questo oggi non c'è più, per colpa di queste dannatissime slot e macchine che mangiano soldi. Non sono la sola: ho seguito mio marito, l'ho seguito nel pieno centro cittadino, dove risiede una di queste agenzie che è zeppa di tali slot, e che vive su tali disgrazie.
Dopo un po’ entro dentro e mi accorgo che non era solo mio marito in preda alla disperazione: ho visto giovanissimi (che non so nemmeno se erano maggiorenni), ragazzi universitari, donne, ed in particolare mi ha colpito un vecchietto: piangeva perché aveva perso oltre duemila euro.
Mio marito gioca poco perché si accorge della mia presenza, ma nonostante i miei pedinamenti, nonostante gli abbia ritirato la carta di credito, nonostante tutto, sono sicura che così, da sola, non riuscirò a vincerla questa battaglia.
Ebbene, è diventata una vera battaglia la mia, e spero che riuscirò a vincerla, lo spero per noi, per mio figlio, e per il bene di tutti quei giovani e tutte quelle famiglie che si stanno rovinando con questi terribili giochi.
Vi scrivo sperando che la notizia giunga a chi di dovere: ho letto che in altre regioni e comuni, gli amministratori stanno varando forti leggi restrittive per queste sale e spero che tale politica si applichi anche a Benevento.
Non è giusto che agenzie di slot machines possano vivere nel centro della città, ad un passo dall'Università e da scuole elementari, sotto le case dei cittadini.
Non è giusto, non è corretto, e non è un qualcosa che tutela i cittadini. Scrivo a voi, ma è come se stessi parlando con il Sindaco, sperando che si adoperino il prima possibile: più controlli, e soprattutto più restrizioni.
Facciano chiudere queste agenzie, controllino che non ci siano minori! Non è giusto che padri di famiglia possano raggiungere anche a piedi queste sale.
Che vadano ad aprire in periferia, lontani dal centro cittadino, e che siano controllate. Stesso discorso per tutti i bar e tabacchi (ma anche altri esercenti) che sfruttano la ludopatia della gente, installando slot anche accanto ai banconi!
Vi prego, ve lo chiedo con il cuore in mano: adoperatevi. Al Nord ed in Lombardia, già è partita una campagna contro tali agenzie, spero inizi presto anche a Benevento.
Grazie per lo spazio che mi avete reso,
cordialmente,
Anna".

Ultima modifica 23/05/2013 alle ore 11:27

si rivolga al SERT, vedrà che come primo passo avrà presto risposte concrete e modi efficaci per combattere questo male che è esattamente una droga "legale", quando poi in breve tempo sarà indirazzata ad effettuare colloqui presso e con i servizi sociali non abbia timore per il suo bambino...perchè magari suo marito la smetterá proprio per lui, auguri e tenga duro infondo se ci guardiamo attorno tanti giovani coppie non possono affatto realizzare una famiglia e chi lo ha fatto spesso non ha la possibilità di apparecchiare la tavola. ottaviano   de luca -  - 
MA CHE CI GUADAGNA? E' ORMAI NOTO A TUTTI DELL' EVASIONE PER 100 MILIARDI DI EURO(200.000 MILIARDI DI LIRE) DA PARTE DI QUESTE SOCIETA' DEL GIOCO D' AZZARDO! IL COLONNELLO DELLA FINANZA CHE AVEVA SCOPERTO QUESTA MAXIEVASIONE TOLLERATA E' STATO COSTRETTO ALLE DIMISSIONI. PECUNIA NON OLET. ANZI LA MASSIMA PER LA NOSTRA EPOCA E': PECUNIA IMPERA!! Dante   Tammaro -  - 
Gentile Sig.ra Anna, con plauso e tristezza leggo il suo grido di aiuto. Suo marito ha un problema che deve essere affrontato dagli specialisti del settore. La Ludopatia è un disturbo del comportamento che rientra nella categoria diagnostica dei disturbi ossessivo-compulsivi. Ha una grande attinenza con la tossico dipendenza, tanto da essere inquadrata nelle dipendenze senza sostanze.Io sono una Pedagogista che opera sul territorio della calabria e spesso ho lavorato con le tossico dipendenze. Esistono sul territorio dei centri che la possono aiutare "SERT"si informi alla sua asl di appartenenza. tanti auguri, Francesca francesca   Sisinni -  - 
ANNA, TI DICO CHE QUESTO DEL CONTROLLO ALLE MACCHINETTE NON FINIRA' MAI, PERCHE' CI GUADAGNA LO STATO. LO STATO CHE DOVREBBE CREARE LAVORO, CREA DEI MOSTRI DI DIPENDENZA DA GIOCO E QUANT'ALTRO. LO SAI QUANTI MILIARDI INCASSA LO STATO DALLE SLOT E DAI GIOCHI GRATTA E VINCI COMPRESI? SERVONO PER PAGARE GLI SPERPERI CHE FA LO STATO CENTRALE, NON E' COLPA DEGLI ESERCENTI, PERCHE' SE TU HAI UN PRODOTTO, E NON LO VENDI, LO TOGLI; LA VERITA' E' CHE MOLTA GENTE SI STA ROVINANDO LA VITA....ORMAI L'ITALIA LA STANNO DISTRUGGENDO A POCO A POCO!!!!!! FELICE   PASTORE -  - 
Conoscendo il nostro Grande sindaco ho dei forti dubbi che adotterà questi tipi di provvedimenti.Comunque resta uno schifo.Signora l'unica cosa che posso fare io per lei pregare,perchè da poco mi sono avvicinato alla religione cattolica e mi sento meglio.Anche io ho famiglia come voi e mi sto allontanando dal gioco ma gradatamente,solo con la preghiera ci si riesce e sinceramente se mi pubblicano la faccia leggere anche a suo marito questo messaggio vedrà che l'aiuterà moltissimo.Resto in anonimato ma fiducioso.Auguri. B.   G. -  - 
Cos’altro si potrebbe aggiungere al “grido disperato” di questa giovane signora e mamma? E’ un argomento penoso che viene continuamente evidenziato da tutti i mass-media ma sembra che soltanto coloro che siano deputati ad apportare le opportune rettifiche legislative non ne sentano la grave urgenza e improcrastinabile necessità! Bisognerebbe diffondere questa dolorosa lettera (che segnale sarebbe se la potessimo vedere affissa su giganteschi manifesti in città!) per far capire quanto è smisurato il danno che procurano queste maledette macchinette. Pur se agli alti livelli (le nostre “adorate” Camere) niente si muove per i più svariati interessi economici, credo che sia indispensabile escogitare qualche espediente seppure a livello locale. Sono convinto, inoltre, che anche i Sindaci possano contribuire quantomeno a far da deterrente o ad ostacolare con ogni mezzo possibile codesta indecenza, bloccando o vincolando concessioni, licenze, autorizzazioni varie per l’esercizio di tali attività. Non è assolutamente ammissibile concepire che la disgrazia di tanti possa diventare la fortuna di pochi! La mia solidarietà, dunque, a quanti sono costretti a lottare, spesso in completa solitudine ed abbandono, contro tale cancro sociale! NIcola   Morelli -  - 
E' INCREDIBILE COME A VOLTE VENGANO COMMENTATE LE PIU' GRANDI FESSERIE E SI LASCINO NEL SILENZIO PIU' ASSOLUTO I TANTI DRAMMI QUOTIDIANI IN CUI MOLTI DI NOI SI TROVANO A VIVERE. SIGNORA,LE AUGURO DI RIUSCIRE CON IL SUO AMORE, LA SUA COSTANZA E LA SUA PERSEVERANZA AD AIUTARE SUO MARITO E SE STESSA E LE CONSIGLIO IN TUTTA FRANCHEZZA DI NON ASPETTARSI NIENTE DALL'ALTO, PERCHE' NIENTE AVRA'. A.   m.r. -  - 

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