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21/03/2014 :: 15:58:51

Operazione ‘Tabula rasa’. Scoperto un bunker nell’abitazione di Corrado Sparandeo jr




Continuano le attività investigative dei Carabinieri nel contesto dell’operazione “Tabula rasa”. Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, sono tornati, al rione Capodimonte, nell’abitazione dove l’altro giorno è stato arrestato Corrado Sparandeo jr. Nel corso della cattura e della perquisizione domiciliare, i militari hanno scoperto un “bunker” degno dei boss della camorra, realizzato da Sparandeo nelle pertinenze della sua abitazione, un alloggio popolare dell’Istituto Autonomo delle Case Popolari. Si è scoperto che nel piano seminterrato, collegato con l’abitazione al primo piano, Sparandeo si era appropriato abusivamente degli spazi condominiali (cantine e garage) nonché delle aree esterne che aveva recintato ed adibito a propria residenza, sottraendolo agli altri condomini del palazzo che, ovviamente, non si erano ribellati. Le due unità immobiliari erano collegate da una botola che dal primo piano portava al seminterrato. La tavernetta, rifinita e arredata con materiale di pregio, aveva anche una saletta adibita a cinema. Pertanto saranno effettuati tutte le incombenze del caso al fine di rimuovere le opere abusive e di restituire gli spazi a coloro che ne hanno diritto, ristabilendo la legalità. Il bunker aveva una doppia finalità, quella di rifugiarsi nel caso di arrivo delle Forze dell’Ordine e poter scappare dall’uscita secondaria o nascondersi per non essere scovato.

Mi chiedo come mai i miei commenti non vengano pubblicati! Tutto sembra tranne un bunker, trattasu di scala a chiocciola (stile) che dal piano rialzata va in cantina. I bunker sono altra cosa. I carabinieri cercano pubblicità Renato   Savoia -  - 
Prima cosa nn è a capodimonte. Poi non è un bunker. È la cantina collegata col piano di sopra dove abita! Nessun bunker, nessuna botala. I bunker sono altro. I carabinieri voglio solo fare notizia. Pubblicate..questa è la verità! Renato   Savoia -  - 
Complimenti alle fdo..ma accorgesene dopo 25 mila anni mi sembrano un pò troppi. Marco   De Nigris -  - 
Se questi agiscono e\'grazie anche alla classe politica che li tollera perche\' utili in campagna elettorale e per non avere rogne.Quindi si dovrebbe indagare a fondo e non fermarsi al semplice bunker o agli affari con altri clan.I nostri politici sanno e sapevano di questi soggetti, forse ora e\' saltato qualcosa e hanno agito. Pubblicate diciamo   la verita' -  - 
Spero rinchiudano questi parassiti della società e buttino le chiavi Marco   rossi -  - 
Credo che adesso bisognerebbe controllare anche se prendesse contributi o altro dai servizi sociali del comune. Se così fosse sarebbe davvero interessante sapere quali assistenti sociali hanno seguito la pratica e se nel loro compito vi era anche quello di accertarsi dello stato di bisogno e reale indigenza proprio con una visita domiciliare. Si   approfondisca -  - 
A Benevento città con 60mila abitanti, ci sono 3 o 4 famiglie di delinquenti con pochissimi affiliati che agiscono da anni e le forze dell'ordine non sapevano e non sanno dei loro movimenti e delle loro attività mi chiedo   perchè -  - 
pure la casa popolare! e io, semplice operaio con reddito minimo , onesto lavoratore, costretto a pagare 300 euro di fitto. p   p -  - 
scommetto che era stata anche censita dai supertecnici dello Iacp. ora controlli su tutti gli affiliati che sono assegnatari delle case popolari. forza Carabinieri. MARIO   GIORGIONE -  - 
Spero che il comune gli tolga la casa popolare e che la dia a chi ha bisogno.Vorrei sinceramente vedere quelli che contestano sempre dei sense casa se adesso andranno a protestare!!! Mario   fuorisede -  - 

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