Esplosione durante sgombero casolare: morti tre carabinieri, 15 feriti. Fermati tre fratelli. Procuratore: "Scena apocalittica"
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Esplosione durante sgombero casolare: morti tre carabinieri, 15 feriti. Fermati tre fratelli. Procuratore: "Scena apocalittica"(Adnkronos) - Tre carabinieri sono morti nell'esplosione avvenuta oggi durante uno sgombero in una casa rurale del comune di Castel d'Azzano (Verona) nel corso delle prime ore del mattino. L'esplosione ha provocato il crollo della struttura. Ci sono 15 feriti: 11 carabinieri sono stati trasportati, in codice rosso ma non in pericolo di vita, in quattro ospedali del luogo. Quattro agenti delle Uopi della polizia hanno riportato lesioni.
Un uomo e una donna, fratello e sorella, che occupavano il casolare dove si è verificata l'esplosione, sono stati fermati per accertamenti. Sono italiani. Poco dopo i carabinieri hanno fermato anche il terzo fratello, allontanatosi dopo l’esplosione, che è stato rintracciato dai militari del Nucleo Investigativo in una campagna di sua proprietà e non ha opposto resistenza. I tre fratelli sono Dino Ramponi, 63 anni, Maria Luisa Ramponi, 59 anni, e Franco Ramponi, 65 anni, l'ultimo fermato.
“Una scena apocalittica. Sono stato tutta la notte sul luogo, è una cosa struggente”, ha detto all'Adnkronos il procuratore di Verona Raffaele Tito. “È successa una cosa tristissima, davanti mi sono trovato una delle cose più brutte della mia vita: vedere il lenzuolo bianco sulla divisa dei carabinieri”, le parole del procuratore.
La Procura di Verona guidata da Raffaele Tito procederà per omicidio volontario premeditato, - mentre “ci sono alcuni aspetti da valutare” per contestare la strage - nei confronti dei tre fratelli sospettati di aver innescato l’esplosione.
Questa mattina "erano diversi i provvedimenti giudiziari che stavamo eseguendo: nell'accedere all'abitazione ci siamo trovati di fronte a un gesto di assoluta follia. È stata accesa una bombola del gas. La deflagrazione ha colpito in pieno i nostri militari", ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Verona, Claudio Papagno, alla trasmissione 'Uno mattina news', dove sono state trasmesse immagini esclusive del Tg1 sull'esplosione avvenuta a Castel d'Azzano.
"Stiamo cercando di recuperare gli elementi a disposizione - ha aggiunto - ma questa è la ricostruzione: un gesto intenzionale fatto durante l'accesso dei militari in una palazzina in stato di abbandono in cui da diversi mesi gli occupanti si erano asserragliati al suo interno".
A quanto si apprende, uno dei tre occupanti del casolare già nel 2004, in occasione del precedente sgombero, si era cosparso di benzina per evitare le operazioni delle forze dell’ordine.
“È una grande tragedia. Questo è il momento del dolore, dello stare uniti e vicino all'Arma dei Carabinieri. Si è trattata di un’operazione curata nel dettaglio. Ciononostante era inimmaginabile ci potesse essere un livello di aggressività di questo tipo in cui sono rimasti vittime i tre carabinieri”, le parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dopo la visita al comando generale dei Carabinieri di viale Romania a Roma. Nella visita, il ministro ha anche parlato in videoconferenza con alcuni militari dell’Arma intervenuti nell’operazione e con il comandante provinciale dei carabinieri di Verona Claudio Papagno.
Nello specifico, ha spiegato Piantedosi, “si doveva eseguire un provvedimento di sgombero: c’erano stati già dei tentativi fatti in passato, si era capito che ci si trovava in presenza di persone che avrebbero opposto resistenza. Sembra che addirittura ci fosse stato un intervento di mediazione da parte dei carabinieri e c’era stato un contatto che sembrava potesse essere foriero di una composizione bonaria. Un atto proditorio, quasi premeditato”.
Nella cascina di Castel d’Azzano sembrerebbe che "quello che è successo sia stato determinato dalla saturazione del gas volutamente posta in essere dalla donna che era nella casa e poi dall’innesco da lei fatto volontariamente. C’erano delle molotov ma non so se siano state usate e quanto abbiano concorso alla deflagrazione”.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, gen. c.a. Salvatore Luongo, il seguente messaggio: "Ho appreso con sconcerto e profondo dolore la notizia della morte dei tre militari dell’Arma dei Carabinieri, Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, Carabiniere Scelto Davide Bernardello e Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, travolti da un’esplosione durante un’operazione di sgombero in provincia di Verona, nella quale sono rimasti feriti anche altri operatori delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco".
"In questa drammatica circostanza, esprimo la mia solidale vicinanza all’Arma dei Carabinieri e sentimenti di partecipe cordoglio ai familiari, insieme all’augurio di pronta guarigione agli operatori feriti", aggiunge il capo dello Stato.
"Con profondo dolore apprendo della tragica scomparsa di tre Carabinieri e del ferimento di altri tredici tra militari dell’Arma, Vigili del Fuoco e Polizia, a seguito di un’esplosione avvenuta durante un’operazione di sgombero nel Veronese". Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
"Il mio cordoglio e quello del Governo vanno ai familiari delle vittime. Ho voluto esprimere personalmente la mia vicinanza al Comandante Generale dell’Arma in una telefonata, estendendola a tutti i Carabinieri - prosegue la premier - Un pensiero va anche a tutte le Forze dell’Ordine e ai Vigili del Fuoco, che ogni giorno operano con dedizione e coraggio al servizio dello Stato".
"Ai feriti rivolgo l’augurio di una pronta guarigione e il ringraziamento va al personale sanitario e a tutti coloro che sono intervenuti con tempestività e professionalità. Seguo con partecipazione e dolore gli sviluppi di questa drammatica vicenda, che ci richiama al valore e al sacrificio quotidiano di chi serve l’Italia e i suoi cittadini", conclude Meloni.
"Con immenso dolore ho appreso stamattina della tragica scomparsa di tre Carabinieri, caduti in servizio questa mattina a Castel d’Azzano, in provincia di Verona, travolti da un’esplosione durante un’operazione di sgombero. Desidero rendere onore alla memoria del Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, del Carabiniere Scelto Davide Bernardello e del Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, che hanno sacrificato la propria vita compiendo fino all’ultimo il loro dovere al servizio del Paese". Così in una nota il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
"In questo momento di profonda tristezza, a nome mio personale, come Ministro della Difesa, come padre e come cittadino, e a nome di ogni donna e uomo della Difesa, esprimo il più sincero e commosso cordoglio alle famiglie delle vittime, ai loro cari e a tutta l’Arma dei Carabinieri. Ho manifestato la mia vicinanza al Comandante Generale dell’Arma, Generale Salvatore Luongo, assicurando la piena e concreta vicinanza della Difesa in questo momento così doloroso. La grande famiglia della Difesa - prosegue il ministro - si stringe con affetto e rispetto intorno ai familiari dei militari caduti".
"Esprimo inoltre - conclude Crosetto - la mia più sentita vicinanza e il mio pieno sostegno ai Carabinieri, agli agenti delle forze dell’ordine e ai Vigili del Fuoco rimasti feriti nell’esplosione. A loro va il nostro pensiero, la nostra gratitudine e l’augurio di una pronta guarigione. Il loro coraggio, la loro dedizione e il loro spirito di servizio rappresentano un esempio straordinario di amore per il Paese e per i valori che lo tengono unito".
















