Artelesia, il Social Film Festival di tutti per valorizzare il territorio

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Presentato  il programma dell’International Social Film Festival che si terrà dal 18 al 21 luglio.

Oggi, alle ore 11:00, presso la Sala Convegni del Centro Servizi Volontariato di Benevento, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento finale dell’undicesima edizione del Social Film Festival ARTELESIA 2019 ideato da un ragazzo diversamente abile, Francesco Tomasiello.

Alla conferenza erano presenti Francesco Tomasiello, Antonio di Fede, direttore artistico dell’Artelesia social film festival, Molly Chiusolo, consigliere comunale, Rossella Del Prete, assessore e Maria Cristina Aceto direttore del Cesvob, Vincenzo De Rosa, addetto stampa del Cesvob e Mariella De Libero, presidente dell’associazione ‘Libero Teatro’.

Il social film festival che si svolgerà a Benevento dal 18 al 21 luglio rappresenta l’epilogo di un percorso che si è svolto tutto l’anno, perché si parte da un bando di concorso, un bando internazionale; infatti al festival arriveranno tantissimi lavori svolti da tutte le parti del mondo.

Vi saranno due giorni di proiezioni presso la Rocca dei Rettori; il 19 si terrà l’evento più leggero, ma anche nazionalpopolare “Made in Sud”, collegato all’iniziativa di solidarietà in linea con la mission del festival e una parte del ricavato della serata verrà data all’istituzione di uno sportello per la tutela dei diritti delle persone diversamente abili; il 20 ci sarà una serata di gala con madrina Giuliana De Sio durante la quale saranno premiati i registi, produttori, attori dei film e cortometraggi in concorso.

“Questi lavori vengono selezionati anche dagli studenti perché noi diamo molto rilievo alle scuole. - dichiara Mariella De Libero - Andiamo nelle scuole o le scuole vengono a teatro per vedere e valutare in qualità di giurati alcuni dei cortometraggi in concorso.

Tutto il resto viene scelto dal comitato di preselezione e poi affidato alla giuria tecnica, anch’essa composta sia da giurati italiani che stranieri, - conclude Mariella De Libero - proprio per il carattere internazionale del festival.”

“L’artelesia è stata un’esperienza di grandissimo valore educativo e sociale. Rappresenta per noi un momento di grande rilevanza dal punto di vista solidaristico e formativo per tutte le generazioni, perché è vero che parte dall’età scolastica però con la realizzazione di eventi che hanno una grande risonanza per tutta la provincia e coinvolge tutte le fasce di età. -afferma Maria Cristina Aceto - "E’ un’occasione per affrontare temi importantissimi come l’integrazione sociale, come la diversità che è ricchezza e non limite.

Ha rappresentato in modo particolare la programmazione annuale del Cesvob, un’occasione d’oro per poter promuovere il volontariato nelle scuole, perché grazie alla presentazione dei cortometraggi inteso come un metodo di comunicazione immediato, persuasivo, semplice che più facilmente raggiunge l’obiettivo nel voler comunicare messaggi importantissimi che altrimenti, attraverso altri canali, potrebbero risultare più difficili da raggiungere e per promuovere la solidarietà, la diversità, il bisogno di incontro rispetto alla diversità e punta all’arricchimento comune con il nostro grande progetto che ha coinvolto più di 19 associazioni – conclude Maria Cristina Aceto - “Il mantello condiviso” appunto perché tante associazioni come ‘Libero teatro’ hanno realizzato varie attività.

Si conclude con degli eventi importantissimi che partiranno dal 18, 19, 20 e 21 e il Cesvob ha sostenuto e continuerà a sostenere anche per il futuro questa iniziativa perché possa crescere ed affermarsi sempre di più anche a livello internazionale, come naturalmente sta già facendo.”

“L’Artelesia, il Cesvob e tutte le associazioni stanno cercando di valorizzare quello che è il connubio perfetto tra l’arte, la cultura e l’integrazione sociale che sono fondamentali per poter far crescere una comunità, per far sì che le comunità possano essere reali, presenti sul territorio e che possano essere vicine a quelle che potenzialmente possono essere delle diversità e che non devono essere interpretate come tali, anzi dobbiamo camminare all’unisono e cercare di valorizzare soprattutto quelle che sono le volontà personali, delle associazioni che cercano di essere presenti sempre sul territorio e fare l’impossibile per crescere e al tempo stesso far crescere anche la nostra città. - dichiara Molly Chiusolo - L’importante è mettere il cuore in ogni cosa che si fa e penso che l’esito positivo di questo festival che sta crescendo giorno dopo giorno sia la prova di quanto sia importante lavorare bene e lavorare per la nostra comunità.”

“Sono anche io particolarmente felice di assistere a questo fervore culturale, storico, artistico che il nostro territorio propone con questa collaborazione con il Cesvob che non trascura la professionalità degli artisti e della produzione e dei cortometraggi. - afferma Rossella Del Prete - Mi auguro non solo che sia l’ennesimo successo anche questa edizione, ma che possa anche nel segno di una continuità caratterizzata da una crescita anno per anno della qualità degli interventi e della capacità di congiungimento a livello territoriale.

E’ fondamentale mantenere la continuità perché sappiamo che anche oggi la capacità di attrazione, di finanziamento è data anche dalla storicità di certi eventi, quindi assolutamente bisogna insistere, -prosegue Rossella Del Prete - ma è anche una forma di rispetto quella di continuare al di là delle amministrazione che si succedono, dei vari cambiamenti che si verificano con una certa frequenza e che tendono ad interrompere un percorso che è formativo, economico e sociale e bisogna assolutamente rispettare la storicità di certi eventi, il percorso fatto.  Complimenti ancora per questo ennesimo impegno in questa organizzazione e in bocca al lupo, puntiamo al successo!”

“Una caratteristica che ci distingue un po’ da tutti quanti gli altri festival che è l’attenzione costante al mondo della scuola e agli studenti. Ogni anno sono tra i 3.000 e i 4.000 gli studenti che partecipano attivamente al nostro festival, chiedendo agli studenti stessi un loro giudizio e la volontà di portare il cinema nelle scuole nasce dalla consapevolezza che il cinema sia uno strumento di divulgazione della cultura. - dichiara Antonio Di Fede - In questo anno di laboratorio siamo stati molto contenti di ricevere dagli studenti, consigli, suggestioni e impressioni che ci fanno ben sperare nelle future generazioni.

Francesco è il fondatore, è l’anima di questa iniziativa. - prosegue Antonio Di Fede - Undici anni fa Francesco ha avuto questa meravigliosa intuizione, è stato sicuro dall’inizio del suo progetto e la sua passione e la sua voglia di fare ci hanno contagiati dandoci la possibilità di partecipare a questa bellissima avventura – dichiara Antonio Di Fede - e spero che non abbia mai fine per quanto mi riguarda.
Francesco mi ha dato tanto insegnamento. Ossia che la diversità è solamente nella testa e negli occhi di chi guarda.”

“Questo è il festival della provincia, dei cittadini, della collettività e delle discriminazioni razziali. Il festival è di tutti, per valorizzare il territorio, la Regione Campania, la provincia di Benevento, coloro che partecipano al festival. - dichiara Francesco Tomasiello - Un abbraccio a tutti.”

Enza Cappabianca



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