Da Area Interna ad Area Centrale: Benevento e le sue potenzialita' logistiche

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Filippo Liverini, presidente Confindustria BeneventoFilippo Liverini, presidente Confindustria Benevento

Sarà presente all’incontro promosso da Confindustria Benevento anche il direttore dell’Agenzia delle Dogane, Rosario Del Vecchio.

Benevento e le sue potenzialità logistiche saranno al centro dell’incontro/confronto organizzato il prossimo 12 maggio alle ore 17:00 in Confindustria Benevento alla presenza del presidente dell’Autorità Portuale, Pietro Spirito e dell’assessore Regionale alle Attività Produttive, Amedeo Lepore.

“Si tratta di un momento di confronto – spiega Filippo Liverini presidente di Confindustria Benevento - nel quale affronteremo le opportunità di sviluppo della nostra area alla luce delle importanti opere infrastrutturali che saranno realizzate, della vivacità imprenditoriale che contraddistingue la nostra provincia e della possibilità di individuare sull’area un’HUB logistica. L’incontro, però, rappresenta soprattutto il momento per affrontare in maniera operativa le questioni afferenti l’utilizzo dei porti entrando nel dettaglio delle attività che riguardano le singole aziende. Solo così riusciremo a fornire risposte concrete a chi opera con l’estero e per farlo ricorre ai porti. Nell’occasione rilanceremo il tema delle Zone Economiche Speciali (cosiddette ZES) rispetto anche al ruolo di rilancio dei porti campani con la nuova autorità Mar Tirreno centrale. Riteniamo che la logistica rivesta un ruolo determinante per lo sviluppo economico della regione. L’aumento delle produzioni e la necessità di volgere lo sguardo all’estero impongono una riflessione sui sistemi di trasporto delle merci e sull’intermodalità degli stessi, vale a dire la capacità di generare un sistema di offerta integrato tra porti e retroterra logistico. Negli ultimi 13 anni il volume totale delle merci trasportate via mare nel bacino del Mediterraneo è cresciuto di oltre il 123%. La funzione di cerniera per il trasporto delle merci presenta elementi che di per sé inducono a ritenere sempre più strategici il bacino del Mediterraneo, anche per effetto del raddoppio dei grandi canali di Panama e SUEZ. Di qui la necessità di lavorare in maniera organica e lungimirante. Gli esiti di questo profondo processo di trasformazione li misureremo nei prossimi decenni , come è inevitabile che accada quando si determinano investimenti infrastrutturali di rilevanza tale da poter generare una riorganizzazione nelle rotte e nei collegamenti in modo molto più flessibile e con aumento della capacità”

 



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