Incontro in Prefettura vertenza CMR di Sant'Agata De' Goti

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CMR S. Agata dei Goti (foto di archivio)CMR S. Agata dei Goti (foto di archivio)

Sulla vicenda del CMR di Sant’Agata dé Goti CISL FP IrpiniaSannio condivide l’appello del Prefetto Francesco Antonio Cappetta, rivolto a tutte le parti presenti all’incontro svoltosi presso la Prefettura di Benevento.

Dall'incontro in prefettura è scaturito l’invito a proseguire il confronto nelle sedi opportune, ad abbassare i toni ed a lavorare sin da subito per cercare soluzioni e percorsi condivisi nell’interesse comune. "Da tempo stiamo sostenendo che avremmo prima dovuto discutere e confrontarci con l’azienda e poi eventualmente, in caso di posizioni insanabili e divergenti invocare l’intervento della Prefettura" -  Antonio Santacroce Segretario Generale della CISL FP IrpiniaSannio - "ci auguriamo che con l’intervento di sua eccellenza il Prefetto si sia capito. Apprezziamo l’intervento del Commissario Giudiziale avvocato Antonio Pio Morcone, dichiarano i Dirigenti Sindacali della CISL FP IrpiniaSannio Sonia Iasiello, Mario Musto e Antonio Martino che in modo chiaro ed esaustivo, nel rispetto della posizione rivestita e senza impropri sconfinamenti, ha onorato la platea con le argomentazioni del caso sottolineando alcuni aspetti meramente tecnici e dando le opportune delucidazioni ai quesiti posti che, se non altro, sono serviti a dirimere dubbi ed incertezze espresse sul percorso. Stesso dicasi dei rappresentanti dell’ASL presenti anch’essi all’incontro".

"Al tavolo prefettizio - continuano i dirigenti della CISL FP IrpiniaSannio Iasiello, Musto e Martino - abbiamo affermato che considerata la delicata situazione del Centro Medico Erre occorre più che mai serrare le fila, fare gioco di squadra, in primis tra le parti sociali e con il massimo coinvolgimento dei lavoratori. E’ arrivato il momento di dimostrare senso di responsabilità da parte di tutti. Abbassare i toni è opportuno in questo momento delicato che precedere l’approvazione del piano economico del concordato. Ovviamente, non mancano le preoccupazioni per le COM che diminuiscono e per il mantenimento dei requisiti di accreditamento, soprattutto per quanto riguarda il criterio relativo alla dotazione organica del personale. L’ipotesi di trasformazione del personale da contratto di dipendenza a quello di libera professione, non potendo quest’ultimo superare la soglia del 28%, requisito indispensabile per mantenere l’accreditamento, ci sembra un punto di partenza importante da discutere ad un tavolo tecnico che riteniamo urgente".

I sindacalisti aggiungono di essere disponibili ad un confronto che ritengono non possa più essere mensile ma più frequente al fine di arrivare presto ad una soluzione condivisa.  Per CISL FP IrpiniaSannio è necessario trovare immediatamente i punti di sintesi e prioritariamente iniziare con il porre in essere tutte le azioni che consentano di mantenere i livelli occupazionali.

"Da qui si parte e non arretreremo per nessuna ragione, per noi è un limite invalicabile, una condizione essenziale per la buona riuscita della trattativa e per iniziare a dare uno spiraglio di tranquillità ai lavoratori. Non aiuta a e non giova a nessuno sventagliare la scure dei licenziamenti. Siamo convinti che il CMR abbia tutte le carte in regola per recuperare il gap e le difficoltà che sono solo dal punto di vista economico e certamente non quello che concerne l’alto livello professionale del personale e delle prestazioni erogate. Auspichiamo che dal futuro incontro tra le parti, programmato per il prossimo 7 novembre, si inizi davvero ad entrare nel merito della vicenda, ognuno apportando il proprio contributo, tralasciando inutili schermaglie e tatticismi che non fanno altro che dilatare i tempi del confronto ed alimentare il senso di smarrimento e frustrazione tra i lavoratori – conclude Santacroce.



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