Elementi naturali come fattori di rischio. il Convegno a Benevento

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Panarese ha ricordato la grande difficoltà incontrata dalla Provincia nell’intervenire per svolgere i compiti di propria competenza all’indomani dell’alluvione del 2015.

Il responsabile del Settore Viabilità 2 della Provincia di Benevento, Michelantonio Panarese, ha rappresentato l’Ente e il Presidente Antonio Di Maria al Convegno sul tema: “Acqua, Terra, Fuoco. Elementi naturali come fattori di rischio. Riflessioni ed esperienze in ottica di Protezione Civile”, promosso stamani dalla Regione Campania – Direzione Genio Civile presso il Museo del Sannio.

Panarese, nel portare il saluto del presidente della Provincia, impossibilitato ad intervenire per impegni istituzionali connessi alla manovra di Variazione del Bilancio che sarà discussa in Consiglio provinciale, ha sottolineato il valore e l’importanza del Seminario di studi voluto dal Genio Civile e che ha visto la partecipazione di Istituzioni pubbliche, amministratori locali, esperti, docenti universitari ed operatori della Protezione Civile. In una materia tanto delicata quale quella trattata nel corso del Seminario, è quanto mai necessaria ed utile, ha detto Panarese, la cooperazione istituzionale tra tutti i Soggetti di governo del territorio, gli Enti locali, le Istituzioni e unitamente al mondo del Volontariato e dell’Università.

Il responsabile di Servizio della Provincia ha ricordato la grande difficoltà incontrata dalla Provincia nell’intervenire per svolgere i compiti di propria competenza all’indomani dell’alluvione del 2015 non avendo alcuna risorsa finanziaria disponibile e a corto di personale a seguito delle leggi n. 56/2014 e Finanziaria: quelle norme “punitive” nei confronti di un Soggetto fondamentale della Pubblica Amministrazione, ha aggiunto Panarese, hanno dimostrato che non è possibile “cancellare” un pilastro di un complesso sistema senza che questa operazione non abbia pesanti e negative ricadute nei servizi ai cittadini.

"La Provincia di Benevento -  ha dichiarato l’ingegnere - è riuscita a portare a termine i compiti ad essa affidati dal sistema della Protezione Civile nazionale e regionale, grazie alla cooperazione con il Genio Civile e, naturalmente, all’apporto prezioso del Commissario incaricato arch. Grimaldi. La vicenda delle eccezionali calamità atmosferiche del 2015 hanno comunque insegnato, ha proseguito Panarese, l’importanza della prevenzione dei rischi e delle opere di manutenzione sul territorio, irrinunciabili presìdi a tutela dei cittadini e della sicurezza, certamente di gran lunga meno costosi sotto tutti i punti di vista rispetto a quelli di ripristino dei danni".

“In questa ottica e su questa base, Acqua, Terra e Fuoco non debbono essere considerati come fattori di rischio - ha precisato Panarese - ma come vere e proprie opportunità per tutti i soggetti pubblici e i cittadini stessi per far crescere una vera e duratura cultura della prevenzione. E’ evidente infatti che se noi riusciamo a creare sul territorio un substrato solido, capace di reggere gli urti delle calamità naturali non dovremmo temere il verificarsi di nuove condizioni estreme. Oggi dobbiamo cercare di contrastare i meccanismi di franosità innescati dalle eccezionali precipitazioni dell’autunno 2015”.

A tale proposito, Panarese ha ricordato l’apporto enorme dato dalla Diga di Campolattaro a mitigare la catastrofe del 2015: "lo sbarramento è riuscito infatti ad arginare la caduta a valle del serbatoio e dunque sulla Città di Benevento di una ondata di piena del fiume Tammaro misurata in poche ore addirittura in 10 milioni di metri cubi".



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