Ferruzzi Balbi: Difenderemo 'I Sanniti', è solo polemica dannosa per mire gestionali

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Le interne controversie al Consorzio “I Sanniti” che gestisce il centro commerciale di Via dei Longobardi a Benevento, da una dozzina di giorni, sono finite sugli organi d’informazione provinciali e in particolare su questo portale www.ilquaderno.it.
Sono emerse le prese di posizione che accusavano la proprietà della struttura Becom Srl, a proposito di presunte quote condominiali non pagate; di rimborsi per delle multe promessi e non mantenuti; dei prossimi ingressi aziendali al posto dei locali lasciati libero dalla Coop che ha ridimensionato il suo spazio.
Non è mancato chi s’è dissociato da tali accuse affermando che la contrapposizione con la proprietà non c’è o non è così aspra e che trattasi solo di questioni interne.

E’ ora la volta di Marco Ferruzzi Balbi, di professione responsabile commercializzazione e gestione delle strutture commerciali, che parla per il Gruppo Mandi, presente in gran parte nei locali al piano terra del centro commerciale. Fa sentire la sua voce, per chiarire l’accaduto e per contestare quanto sostenuto, in particolare, dall’imprenditore Ambner De Iapinis e da altri esercenti, presenti nella galleria dei negozi del centro commerciale, che lo hanno seguito nella polemica.

“Come altri, il Gruppo Mandi – esordisce Ferruzzi Balbi –, non è mai entrato nel merito dei singoli contratti, sulla gestione del Consorzio (questo è gestito da un Consiglio d’Amministrazione, presieduto da un titolare, socio fondatore, rappresentante dei negozi della Galleria e composto da un rappresentante della società Becom che fa riferimento a Maurizio Zamparini e da un altro rappresentante della Coop, NDR). Una gestione dagli esiti a dir poco discutibili. Il centro commerciale necessita di vari interventi di manutenzione ordinaria. Per esemplificare, si guardi lo stato del parcheggio, tuttavia, anche sulle spese effettuate e sul metodo utilizzato c’è da ridire.
Per questo stato di cose, separatamente, la Coop prima e la Becom poi di recente hanno cambiato i loro rappresentanti nel CdA, nominando rispettivamente il dottor Lorenzo Ferrario e l’avvocato Luca Moscardino. Sia ben chiaro, si tratta di storture assolutamente rimediabili. Il centro commerciale ‘I Sanniti’ non sarà una Ferrari, ma sicuramente è molto di più di un’utilitaria. Va gestito meglio, innanzitutto, con maggiore trasparenza”.

Tre sono le questioni principali poste dal gruppo di imprenditori guidati da De Iapinis, la prima è relativa alle quote condominiali: il gruppo Zamparini, quando attraverso la COGEST, gestiva direttamente il centro commerciale, non avrebbe mai mandato ai singoli soci le specifiche dettagliate delle spese condominiali dagli stessi ricevute e contestate da molti, relative al periodo 19 ottobre - 31 dicembre 2006. Le richieste di chiarimento di soci in merito non avrebbero avuto risposta. Becom srl e Mandi, inoltre, starebbero mettendo in difficoltà la Società consortile non versando quell’asserito credito che il Consorzio vanterebbe nei loro confronti…

“Sono state dette cose gravi – replica Ferruzzi Balbi -, non vere e inesatte su questo punto. Stiamo valutando quindi come rispondere, non escludendo il ricorso ad alcuna via, anche legale. Ad affermare questo, però (e questo la dice lunga) è stato proprio De Iapinis. L'azienda di cui è socio è stata morosa nel 2008 e si è messa in regola solo dopo lo scoppio di questa controversia interna...
Venendo al merito dell’ingiusta accusa di morosità, posso dire che Mandi ha regolarmente pagato le quote nel 2006, nel 2007 , nel 2008 e nel 2009. Ha contestato la fattura aggiuntiva dei costi forfettari per l’apertura domenicale, relativa al 2008, quale unica attività cui per legge è concessa la deroga alla chiusura, semplicemente, perché è risultata di importo quasi doppio rispetto alle precedenti.
Abbiamo cioè solo chiesto di vederci chiaro. E’ nostra intenzione capire il metodo di calcolo a mezzo del quale si è arrivati a quel risultato.
Ma prima vogliamo vedere le carte, tante carte, al cui accesso non poche difficoltà ci sono state poste, anche precludendocelo. Noi chiediamo, infatti, una revisione di tutta la contabilità e si sappia che chi dovesse aver preso delle decisioni sbagliate ne risponderà. Anche in questo caso le faccio un solo esempio. Ci risulta che è stata rifiutata la proposta transattiva a saldo degli oneri comuni e promo pubblicitari dovuti al Consorzio nella misura del 70% del dovuto. Ed adesso il Consorzio si ritrova a dover recuperare l’intero credito. E Mandi di questa somma ne paga ben il 37%".

La seconda accusa posta è che Zamparini non avrebbe mai versato ai soci le somme delle multe pagate al Comune di Benevento per l’apertura anticipata del Centro Commerciale voluta dallo stesso Zamparini che si sarebbe appunto impegnato, attraverso la Cogest, a pagare le stesse, per una somma totale pari a qualche centinaia di migliaia di euro…

Su questo Ferruzzi Balbi è telegrafico: “Non so nulla al riguardo”.

Gli imprenditori dissenzienti rimproverano al locatore Zamparini, proprietario dell’immobile, di non venirgli incontro calmierando i fitti…

“Bisogna essere in due per incontrarsi – replica Ferruzzi Balbi -. Per avviare un proficuo e reciproco confronto, in tal senso, abbiamo chiesto al Consorzio di cominciare con il ridurre gli oneri comuni e promo pubblicitari, con una gestione sana e trasparente cui tutti gli operatori diano il loro contributo, ma non abbiamo avuto ascolto…”.

Ci sono poi le proteste perché i nuovi possibili o previsti ingressi di aziende di nome potrebbero diventare letali, per quelli già esistenti…

“Non è affatto così – risponde Ferruzzi Balbi -. Cominciamo col dire che oggi quasi tutti i players più importanti della grande distribuzione alimentare stanno riducendo la superficie di vendita. Mentre le ‘ancore’, cioè, le medie superfici attirano i visitatori e i compratori. Se quindi riusciranno a entrare nella struttura dei ‘Sanniti’ altri marchi importanti non faranno che bene, a tutti, perché porteranno più gente. Chi già opera potrà competere meglio e di più, a seconda dei casi, con la propria migliore qualità oppure con la propria maggiore convenienza. Come si fa a dolersi del fatto che la struttura di Via dei Longobardi a Benevento possa aggiungere maggiori e migliori attrattori per la clientela?”.

Le polemiche interne sono esplose in pubblico, dopo una prima denuncia di Gabriele Corona di Altrabenevento. Questi ha parlato di una scrittura provata tra Zamparini e il Consorzio ‘I Sanniti’, secondo la quale il primo lascia, a suo insindacabile giudizio, la gestione al secondo. Potendola però avocare a sé, se e quando opportuno. E’ così?

“Il proprietario della struttura – precisa Ferruzzi – è Zamparini. Avrebbe potuto anche gestirla, come ha fatto all’inizio, ma ha concordato di lasciarlo fare al Consorzio ‘I Sanniti’. Come ha ricordato l’avv. Prozzo in assemblea, se non viene rispettato l’accordo tra il professor Saginario e il signor Maurizio Zamparini la gestione ritornerebbe di diritto alla proprietà. La stragrande maggioranza degli operatori, singolarmente e per metraggio occupato, della struttura di Benevento non è affatto contro Zamparini e non è affatto con De Iapinis e i pochi altri che lo seguono. Vogliono come noi una gestione corretta.
Ho visto le firme della sua ultima uscita sul vostro portale. Alcune riguardano due negozi dello stesso proprietario (a cominciare da quelli suoi), altre sono state apposte da commesse, salvo poi i titolari dissociarsi successivamente, altre sono le ragioni sociali e il marchio che rappresentano, cioè due per lo stesso negozio… Senza tema di smentita, affermo che i dissenzienti, come li chiama lei, al fianco di De Iapinis non arrivano al 15-20% del totale, e parlo per eccesso…”.

Perché allora avrebbero scatenato tutto ciò?
“Perché vogliono assolutamente mantenere il controllo sulla gestione – sottolinea Ferruzzi Balbi - di quel milione e 350mila euro di budget annuo (Iva esclusa) dei ‘Sanniti’. Sulla quale, ripeto, c’è molto da dire, a cominciare dall’esperienza dell’unico impiegato presente.
Ma non mi voglio far coinvolgere in questa lotta intestina. Sono loro che hanno si sono lasciati prendere dalla logica del ‘Muoia Sansone con tutti i Filistei’. Non era assolutamente il caso di andare in pubblico a portare queste questioni squisitamente interne. Con queste incongrue polemiche non fanno che danneggiare tutti gli operatori e la struttura intera. Ma la città e gli operatori stiano tranquilli: non permetteremo che una così importante realtà economica, piena di potenzialità e fonte di reddito per centinaia di famiglie, possa soffrirne venendosi messa in discussione in questa maniera”.






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