Filardi:"Giocare Fiorentina-Benevento e' assurdo. Peccato che certi acquisti siano arrivati a gennaio"

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Massimo Filardi, Foto: introsport24Massimo Filardi, Foto: introsport24

Così come affermato da diversi suoi colleghi ascoltati in settimana, anche l’ex difensore del primo scudetto del Napoli, Massimo Filardi, trova assurdo aver consentito che si disputasse Fiorentina – Benevento.

“E’ una gara a dir poco particolare. La perdita di Astori è legata al destino. Anche noi, quando giocavamo, eravamo frequentemente controllati. Parlare della gara è difficile. Io l’avrei assolutamente rinviata, perché è stata una settimana difficile un po’ per tutti e soprattutto per i suoi ex compagni di squadra. E’ dura resettare e pensare a giocare. Ci sono cose che vanno al di là di una partita. Ci sono stati momenti difficili da gestire. E’ una partita che avrebbero tranquillamente potuto giocare in un’altra data”.

"Inciderà molto l’aspetto emotivo - continua Filardi - io prevedo uno zero a zero, una di quelle partite nelle quali è difficile trovare la grinta. Io non ci riuscirei. In linea generale, parlando di calcio,  posso dirti che questo Benevento nel mercato di gennaio è uscito alla grande. Se questa squadra fosse stata costruita ad agosto avrebbe avuto grandi possibilità di salvezza. Ci sono ancora, per carità, ma bisogna avere una media scudetto. Quella del Benevento resterà una bella favola. Questi ragazzi stanno onorando il campionato. Specialmente in casa darà del filo da torcere a tutti. La cosa che mi piace sottolineare è il carattere. Non mollano mai. Oggi è una squadra di serie A. Purtroppo - continua l'ex difensore -  quando fai un triplo salto e ti ritrovi in A c’è sempre uno scotto da pagare. La massima serie è tutt’altra cosa. Serviva un bomber di provata esperienza che andasse in doppia cifra. In certi ruoli era importante affidarsi a delle certezze”.

“Con Baroni sono state disputate delle belle partite, ma mancava la fase realizzativa. Sono state perse delle partite assurde che, molto probabilmente, con un bravo finalizzatore avresti portato a casa e avresti avuto una classifica diversa. De Zerbi è stato bravo perché ha preso una squadra che veniva da una serie di sconfitte e ha risollevato mentalmente il gruppo. E’ uno che sa leggere le partite, ha un 4-3-3 interessante con dei piccoletti in attacco che sono molto veloci”.

“Spesso questa squadra è stata penalizzata sui palloni inattivi. Al di là degli schemi e della tattica, quando in serie A incontri squadre ben strutturate fisicamente e concedi centimetri, chiaramente soccombi. Si tratta di un fatto di struttura, fisico. Oggi non si spiega più la marcatura a uomo. In area, dove si dovrebbe marcare ad uomo sui palloni inattivi, i difensori non lo sanno più fare, figuriamoci i centrocampisti e gli attaccanti, perché in quei casi va a marcare tutta la squadra. Di base, lo ripeto, c’è un problema di struttura. Il discorso salvezza, ma non perché lo dica io, è difficile, un minimo di percentuale comunque c’è, ma se lo dovessi quantificare lo individuerei attorno al 25%”.

Claudio Donato



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