Fortore, dal 18 al 23 luglio torna Liminaria con il tema del rural futurism

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E' partita il 18 luglio la terza edizione di Liminaria. Quattro i comuni che quest'anno ospiteranno la manifestazione.

Immaginare futuri possibili per i territori rurali come il Fortore beneventano, attualmente a rischio a causa di processi di spopolamento che sembrano inarrestabili. Ed allo stesso tempo, ridisegnare questi territori, utilizzando le arti sonore ed i linguaggi delle nuove tecnologie di comunicazione.

Con questa mission, è cominciata la terza edizione di Liminaria, con una sei giorni (18-23 luglio) declinata attraverso residenze artistiche, incontri, dibattiti, presentazioni, workshop, installazioni, live performance audiovisive e gastronomiche.
 
Ad ospitare i lavori sono quattro comunità del Fortore: Baselice, Ginestra degli Schiavoni, Montefalcone di Valfortore e San Marco dei Cavoti, che si alterneranno nell'accoglienza degli artisti in residenza e nella scansione degli eventi in calendario.

"Quest’anno - ha spiegato Leandro Pisano, curatore dell'edizione 2016 – concentriamo la nostra attenzione su una serie di questioni che riguardano i futuri possibili della ruralità, con riferimento specifico alle declinazioni complesse del concetto di Sud, attraverso un approccio critico mediato da discussioni teoriche, da incontri aperti e dalle pratiche estetiche sviluppate dagli artisti in residenza." 

In piena continuità con il festival di arti e nuove tecnologie Interferenze, da cui è nato nel 2014, Liminaria consolida la sua natura di progetto internazionale, ospitando quattro artisti sonori in residenza provenienti dall’area sudamericana: Nandy Cabrera (Uruguay), David Velez e Miguel Isaza (Colombia) e Fernando Godoy (Cile). Tra le istituzioni che supporteranno l’evento, oltre ai quattro comuni fortorini coinvolti ed alla Comunità Montana del Fortore presieduta da Zaccaria Spina, ci saranno anche l’Ambasciata del Cile in Italia, l’Istituto Cervantes di Napoli ed il Centro di Studi Postcoloniali e di Genere dell’Università “L’Orientale” di Napoli.

Tanti saranno gli ospiti nel programma di questa edizione, da Iain Chambers, docente dell’Orientale di Napoli ad Hilde Methi, curatrice norvegese del progetto Dark Ecology, dal giornalista di Radio Due Tiziano Bonini a Maurizio Chiantone, che sarà l’unico italiano tra gli artisti in residenza. Come nelle scorse edizioni, parte importante dell’evento saranno una serie di workshop e laboratori che coinvolgeranno le comunità locali su diversi temi: dal design artigianale alla stampa 3D, dalla regia di documentari all’innovazione ed alla comunicazione di prodotto.

Diversi i contributi che arriveranno dai partner dell'evento: oltre ad Interferenze e Scafando, ideatori ed organizzatori dell’evento, l’azienda agricola e residenza artistica abruzzese Pollinaria, il festival di media arts Flussi, Tabula Rasa Eventi, Radio Papesse, il progetto di design rurale E.colonia, l’associazione teramana Bambun, l’organizzazione artistica portoghese Binaural/Nodar ed una serie di associazioni locali: Nuovi Orizzonti e Il Lonfo a Montefalcone di Valfortore, la Pro Loco a Baselice.

Per tutte le informazioni sul progetto, è in rete la versione aggiornata del sito www.liminaria.org



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